I Viaggi di Graspo

La nuova “VIGNA” di G.R.A.S.P.O.

La nuova “VIGNA” di G.R.A.S.P.O. “’I bibliofili sono quelli che non lasciano i libri fermi a dormire.

La nuova “VIGNA” di G.R.A.S.P.O.

Chiara Guglielmi, direttrice della bibblioteca- La Vigana in Vicenza

“’I bibliofili sono quelli che non lasciano i libri fermi a dormire.

La biblioteca deve essere viva, deve rendere un servizio. Il pubblico deve frequentarla. Avere un libro in mano porta un piacere, una sensazione straordinaria”.

Parole di Demetrio Zaccaria fondatore del CENTRO DI CULTURA E CIVILTA’ CONTADINA BIBLIOTECA INTERNAZIONALE “LA VIGNA”

A Vicenza.

Una giornata da ricordare per GRASPO che diventa ufficialmente Ambassador della Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza, con il presidente del Comitato Scientifico Danilo Gasparini, il Prof. Attilio Scienza , la direttrice della biblioteca Chiara Guglielmi e tanti nuovi soci di Graspo.

Ottima occasione per condividere il percorso fatto in questi anni e illustrare i tanti  nuovi progetti attivati per il 2025.

Da sx Attilio Scienza, Danilo Gasparini e Aldo Lorenzoni

Un luogo magico questa Biblioteca, oggi guidata dal Presidente Remo Pedon, ricco di 62.000 volumi di cui circa tremila molto antichi riconosciuto dal Ministero come luogo di eccezionale interesse culturale e riferimento internazionale per qualsiasi studio di interesse agricolo.

“Il Centro è un’associazione legalmente riconosciuta, spiega Danilo Gasparini presidente del Comitato scientifico della biblioteca, i cui soci sono il Comune di Vicenza, la Provincia di Vicenza, la Regione del Veneto e l’Accademia Olimpica che nasce nel 1981 proprio per volontà dell’imprenditore vicentino Demetrio Zaccaria, con lo scopo di “conservare, gestire ed incrementare la Biblioteca Internazionale “La Vigna” e di promuovere e agevolare studi, convegni, stages e qualsiasi iniziativa e attività idonea al progresso dell’agricoltura, alla conoscenza e diffusione della cultura e civiltà contadina, con particolare riferimento alla viticoltura ed alla enologia ed attivare iniziative di carattere promozionale nel settore vitivinicolo”.

da sx Chiara Guglelmi, Attilio Scienza, Danilo Gasparini, Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Il fondo conserva la collezione di libri raccolta dal fondatore e costantemente cresciuta dopo la sua scomparsa attraverso acquisti sul mercato corrente e antiquario, donazioni e scambi.

La viticoltura e l’enologia sono i temi predominanti all’interno della collezione poiché, insieme alla gastronomia, sono state le discipline su cui Demetrio Zaccaria ha inizialmente concentrato la sua attenzione.

Danilo Gasparini Presidente del comitato scientico della bibblioteca -La Vigna di Vicenza

Zaccaria ha acquistato libri su questi argomenti provenienti da tutto il mondo e scritti in tutte le lingue conosciute, abbracciando sia opere antiche che moderne. Il risultato è stato la creazione di un luogo unico che ospita gran parte delle pubblicazioni su viticoltura, enologia e gastronomia, rappresentando un punto di riferimento per gli studiosi.

 “Ma attenzione, sottolinea il Prof. Attilio Scienza membro del Comitato scientifico, la Biblioteca “La Vigna” non è solo un deposito di libriamo un luogo di cultura ed un catalizzatore di futuro in quanto si distingue soprattutto per offrire agli studiosi l’accesso a un’ampia gamma di opere antiche, permettendo anche un approfondimento attraverso una ricca

collezione di materiale moderno”.

“L’Ambassador della Biblioteca, spiega la direttrice Chiara Guglielmi, ha il compito di divulgarne la conoscenza promuovendone la missione, le attività e i progetti, favorendone la diffusione anche attraverso attività di comunicazione, networking e coinvolgimento della comunità e dei propri stakeholders”.

Il prof. Attilio Scienza del comitato scientifico della bibblioteca -La Vigna di Vicenza

Così G.R.A.S.P.O. ovvero Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità e la biodiversità viticola che nasce dall’idea fondamentale che il recupero di antichi vitigni abbandonati e la ricchezza della biodiversità viticola possa essere una risorsa importante per il futuro della viticoltura, diventa un catalizzatore importante anche per la Biblioteca.

“La ricerca attiva sviluppata da GRASPO, spiega Aldo Lorenzoni, sul fronte della biodiversità viticola sia in chiave di cambiamento climatico che per una migliore e più dinamica comunicazione delle singole identità territoriali oggi coinvolge numerosi professionisti e viticoltori sensibili di tutta Italia.

Marta De Toni

L’azione di G.R.A.S.P.O., anche grazie al supporto di tanti amici con cui si condividono sensibilità, visioni e quando possibile progettualità, si è sviluppata proprio partendo con rilievi sul campo e micro-vinificazioni per indagare le peculiari caratteristiche dei vitigni considerati perduti per testarne le potenzialità, sia in purezza che come supporto ai vitigni storici.  

Una operatività che si è poi allargata anche ad altre realtà in tutta Italia identificando varietà ed areali dove il recupero di una più forte attenzione alla biodiversità viticola potesse essere strategica per delineare nuove prospettive produttive in un contesto oggi piuttosto omologato.

il brindisi finale, di buon lavoro

Il risultato di questi primi anni di lavoro, di rilievi e di vinificazioni è stato raccontato in alcune pubblicazioni e testimoniato su riviste di settore e social dedicati.
Racconti dove forse per la prima volta accanto all’identificazione, alla storia, alle caratteristiche del vitigno e del vino vengono valorizzate le persone, che chiamiamo custodi. Una esperienza di oltre 200.000 chilometri in tanti territori italiani, incontrando tantissimi produttori, eseguendo numerosissimi prelievi di materiale vegetale per stabilire l’identità dei vitigni, scoprendo ad oggi 15 nuove varietà di uva e realizzando solo nell’ultima vendemmia oltre 100 micro-vinificazioni.

Una esperienza che oggi ci consente con competenza e serenità di condividere anche con la Biblioteca Internazionale la Vigna di Vicenza i risultati acquisiti in questi anni e le risposte che questi vitigni hanno dato in campo ed in cantina.

Così Brepona, Quaiara, Rossa Burgan, Saccola Bianca, Ottavia, Rossa Durlo, Leonicena, Pontedara e tanti altri antichi vitigni veneti sconosciuti o dimenticati sono tornati a produrre vini originalissimi ed identitari.”

Il viaggio continua….

 

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

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