La Massaretta di Pier Paolo Lorieri a Candia
“Quando, con gli anni, la follia non si esaurisce, ma, piuttosto si affina. Non c’è maggiore libertà dell’andare controcorrente: mettersi a fare un nuovo vino, mentre, una parte del mondo, ci vuole inculcare, che il vino è pericoloso sia per la salute, sia per la psiche”.
L’incontro con Pier Paolo Lorieri Viticoltore tenace sulle pendici eroiche delle Alpi Apuane che sembrano abbracciare Massa Carrara guardando oggi un mare minaccioso ed agitato, è di quelli che non si dimenticano.
“Se il vino è stato usato, al posto dell’acqua, nei momenti più bui dell’umanità, perché questa era insalubre, continua Pier Paolo nel giorno del debutto in società della Massaretta, antico vitigno storico di questa zona, penso che, ancora oggi, il vino, nella sua espressione, territorio, umanità, genuinità, rappresenti la migliore bevanda per il genere umano.
La scienza e la conoscenza ci hanno mostrato, le tante proprietà salutistiche, la qualità e la quantità di componenti e microcomponenti che sono fondamentali per la sua longevità e quella dell’uomo”.
Sincero e provocatorio Pier Paolo da sempre ha una passione innata per l’originalità viticola del suo suggestivo e verticale territorio, è oggi forse il contadino-viticoltore che conosce meglio il Vermentino in tutte le sue espressioni varietali e geografiche,
ha “scoperto” e valorizzato il Vermentino Nero e si è messo a disposizione del CREA per un campo di conservazione degli antichi vitigni storici della Toscana in collaborazione con il Dott. Paolo Storchi direttore della sezione di Arezzo.
“Assieme a Pier Paolo, ci racconta Storchi, abbiamo individuato, studiato e riprodotto ben oltre 50 varietà, dapprima esclusive della provincia di Massa-Carrara, per poi allargarci alla Toscana e ad altre varietà con DNA non ancora identificato.”
Una delle prime che abbiamo recuperato è stata la Barsaglina, conosciuta a Massa come Massaretta.
Come tutte le altre varietà, è stata sottoposta a lunga osservazione con adeguate microvinificazioni.
Nel tempo, la Barsaglina è stata ripresa da più produttori della Provincia di Massa-Carrara, ma piano piano è stata adottata anche in altre aree della Toscana e nella vicina Liguria, dando buoni risultati.
Guardando al futuro, ci auguriamo che altre varietà delle collezioni ospitate presso il Podere Scurtarola e presso le collezioni del CREA possano essere riprese e valorizzate per la produzione di vini monovarietali o nell’insieme di più varietà come accadeva una volta.
Dopo anni di ricerca Pierpaolo ha voluto finalmente presentarci la sua Massaretta,che assomiglia un pò al “ carattere libero ed ostico di chi l’ha fatta”.
Ma è il Prof. Mario Fregoni, uno tra i maggiori esperti di Viticoltura al mondo, che conferma con Lorieri l’origine della Massaretta proprio in provincia di Massa Carrara, numerosissime sono le testimonianze bibliografiche tanto che il vitigno è iscritto al catalogo nazionale delle varietà dal 1970.
I dati del censimento ISTAT del 1990 hanno evidenziato che in Toscana sono coltivati 33 ha di cui 24 in provincia di Massa Carrara.
È raccomandato per la provincia di Massa Carrara, è nella DOC Candia dei colli Apuani e nella DOC Colli di Luni.
Sono una decina oggi le aziende che vinificano la Massaretta, conferma Lorieri, è conservata inoltre in alcuni campi catalogo come qui nella mia azienda La Scurtarola dove abbiamo tre accessioni, per intenderci, tre piante provenienti da tre zone diverse del Candia.
La Massaretta è un vitigno a germogliamento e maturazione simile al Sangiovese.
E’ caratterizzato da elevata vigoria e produzione costante e richiede una potatura preferibilmente ricca di gemme, nelle zone soggette a gelate tardive è soggetta a danni anche gravi.
Anche le successive fasi di fioritura ed invaiatura sono assimilabili a quelle del Sangiovese; l’invaiatura in media si verifica entro la prima decade di agosto.
Non presenta particolari suscettibilità alle principali patologie della vite ad esclusione dell’Oidio, che risulta particolarmente elevata.
Alla vendemmia il peso dei grappoli e degli acini è contenuto, ed in particolare i grappoli appaiono meno compatti rispetto al Sangiovese.
L’uva presenta buoni contenuti sia in zucchero che in acidità, uniti a elevate dotazioni fenoliche e produce un vino robusto di colore rubino, profondo.
All’ olfatto risulta fresco con note vegetali ma dal gusto pieno, intenso, talvolta tannico”.
Tutte sensazioni confermate sia dalla degustazione dell’ultima vendemmia dove emerge tutta l’irruenza del vitigno che nella verticale dal 2001 al 2022 proposta in assaggio ai tanti operatori presenti.
La Scurtarola di Pier Paolo Lorieri si conferma ancora luogo ideale per incontri e scoperte…ma il viaggio continua…
Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi
Foto di Gianmarco Guarise
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Podere Scurtarola di Lorieri Pier Paolo
Via dell’Uva, 13, 54100 Massa MS
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