La grande festa di “Bibenda”
Nel salone delle feste dell’Hotel Rome Cavalieri sono stati premiati i 747 vini selezionati dalla guida di Franco Maria Ricci. Tra gli ospiti Al Bano, Giorgia, Bruno Vespa, Franceco Moser. All’allenatore della Roma Claudio Ranieri conferito il titolo di “sommelier ad honorem”.
C’erano cantanti, campioni dello sport, politici, rappresentanti delle istituzioni, personaggi del mondo del cinema, dello spettacolo e della televisione. C’erano gli imprenditori dell’agroalimentare Made in Italy. E c’erano naturalmente i produttori, i vignaioli, i wine maker, i veri protagonisti della grande festa organizzata a Roma da “Bibenda“, la rivista del mitico Franco Maria Ricci, il geniale animatore delle serate culturali romane nonchè presidente della Fondazione Italiana Sommelier.
Il pretesto, questa volta, era la serata di gala, nella prestigiosa cornice del Rome Cavalieri Hotel, con premiazione dei 747 vini selezionati (assieme a 52 grappe) dalla guida 2025 “Bibenda” che assegna ogni anno il prestigioso riconoscimento dei “Cinque Grappoli”.
Standing ovation per Claudio Ranieri “Sommelier ad honorem”
Il colpo di teatro questa volta Franco Maria Ricci l’ha riservato a Claudio Ranieri, neo-allenatore della Roma, acclamato in sala con una vera e propria ovazione e insignito del titolo di “Sommelier ad honrem”. E’ stato proprio Franco Maria Ricci a consegnare il riconoscimento a Claudio Ranieri, vincitore – come si ricorderà – nel 2016 della Premier League inglese alla guida del Leicester City.
Claudio Ranieri, commosso, ha dichiarato ad Alessandro Regoli, direttore di WineNews: “Sono stato chiamato alla Roma dopo una grande grandinata. Ora dovrò fare con ciascuno dei miei calciatori quello che fate voi con ogni grappolo d’uva: prendermene grande cura.”
Mister Ranieri ha poi confessato di avere un rapporto di sobrietà con il vino: “A casa con mia moglie non lo beviamo nel quotidiano, ma con gli amici ci fa piacere condividere un buon vino rosso e qualche volta anche le bollicine.”
Calorosa l’accoglienza ad Albano, alla cantante Giorgia e a Bruno Vespa
Non meno calorosa l’accoglienza per i cantanti Al Bano, artista evergreen nonchè produttore di vino nella sua Puglia a Cellino San Marco e la cantante Giorgia, tra le interpreti più amate in Italia, in questo momento alla ribalta dei riflettori come conduttrice di X Factor (era presente insieme al compagno, il ballerino Emanuel Lo).
Al tavolo era seduta accanto allo scrittore Fulvio Abbate. Il patron di “Bibenda” Franco Maria Ricci ha strappato loro una promessa di un prossimo concerto esclusivo per il mondo del vino.
In questa occasione mondana non poteva mancare Bruno Vespa, anchorman nonchè decano del giornalismo italiano, che da dieci anni è pure produttore di vino con l’azienda “Vespa Vignaioli” a Manduria(Taranto). Presenti in veste di vignaioli anche i politici Massimo D’Alema (possiede una tenuta in Umbria) e il senatore pugliese Dario Stefàno che con la consulenza del famoso enologo Riccardo Cotarella possiede una cantina nel cuore della zona Doc del Negroamaro nel territorio a cavallo tra le province di Brindisi e Lecce.
Il banco d’assaggio con oltre 9 mila bottiglie in degustazione
Alla serata-evento per la festa di gala dei “Cinque Grappoli” by Bibenda 2025, animata, come da tradizione, dal “deus ex machina” Franco Maria Ricci,
hanno partecipato una marea di produttori giunti da tutta Italia, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia: oltre 1.200 persone.
Da record il banco di assaggio con oltre 9 mila bottiglie in degustazione, per un valore superiore ai 650 mila euro.
L’evento è stato non solo l’occasione per discutere delle prossime sfide che il mondo del vino italiano dovrà affrontare, ma anche per brindare al suo futuro, basato su civiltà, stile, cultura ed eccellenza, nel nome della convivialità e del “savoir faire” del BelPaese.
Il ministro Lollobrigida, Moser e il museo della bicicletta a Montalcino
Per quanto riguarda le istituzioni al più alto livello era presente il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida che durante la cena di gala ha confermato come “la cucina senza un buon vino è come se fosse afona.
Il vino è il fiore all’occhiello dell’agroalimentare italiano, apprezzato nel mondo.
Un mondo planetario che ha sete e fame di made in Italy.”
Il legame tra il mondo del vino e dello sport ha avuto come testimonial d’eccezione il campione trentino di ciclismo Francesco Moser, produttore di Trentodoc nella sua azienda di Maso Warth a Gardolo di Mezzo. A tavola il vignaiolo Mosera ha amabilmente conversato con l’amico Paolo Bianchini, patron della famosa griffe del Brunello di Montalcino Ciacci Piccolomini d’Aragona, tenuta che ha dedicato uno spazio della cantina, caso unico in Italia, ad un vero e proprio Museo della Bicicletta.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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