Sono stati recentemente presentati i risultati della prima “Settimana della cucina italiana nel mondo – The Extraordinary Italian Taste”, promossa dal Governo italiano e attuata dai Ministeri degli Esteri, delle Politiche Agricole, dell’Istruzione e dello Sviluppo Economico, con il contributo fattivo della FIC-Federazione Italiana Cuochi.
Per l’iniziativa di promozione della cucina italiana e dei prodotti Made in Italy, che ha coinvolto la rete estera della Farnesina lo scorso novembre, sono stati realizzati complessivamente 1.395 eventi in 108 Paesi esteri, per più di un centinaio di eventi che hanno toccato l’Australia e la Cina.
Gli eventi hanno riguardato 21 concorsi e premiazioni, 234 conferenze, dibattiti sulla tradizione culinaria italiana, seminari tecnico scientifici o accademici, 412 degustazioni e cene a tema, 364 proiezioni di film, documentari, rappresentazioni teatrali, concerti, mostre di design, arte e fotografia, legati al cibo e alla cucina italiana, e inoltre 187 tra cooking show, corsi di cucina e masterclass.
Infine, 59 attività di comunicazione (pubblicazioni, attività formativa, social network, conferenze stampa e 118 eventi promozionali con i ristoranti italiani locali.
Al tavolo di confronto – insieme ai rappresentanti dei Ministeri, enti istituzionali come ICE, Conferenza Stato-Regioni, Assocamere, ma anche attori come Alitalia, UniVerde, Associazione Italiana Sommelier, Gambero Rosso, le più importanti associazioni legate al vino ed alcune università ed istituti di cultura, tanto per citarne alcuni – sono stati comunicati gli straordinari risultati di questa prima edizione, annunciando che la seconda edizione dell’iniziativa sarà ancora più ricca di contenuti ed eventi che coinvolgeranno nell’azione di promozione oltre alla nostra cucina anche un altro importante prodotto italiano come il vino. Il tavolo di lavoro e la presentazione della seconda edizione targata 2017, sarà convocato nei prossimi mesi.
«Il nostro obiettivo per la seconda edizione – hanno dichiarato i dirigenti FIC – sarà un più capillare coinvolgimento delle nostre associazioni regionali e dei nostri territori per contribuire alla realizzazione di un numero ancora maggiore di eventi, nonché la preparazione di programmi più strutturati ed integrati che prevedano la sinergia con enti e ambasciate dei Paesi esteri, ma anche il coinvolgimento, insieme agli chef, di tante realtà istituzionali e culturali nell’azione di diffusione dei valori del nostro Paese».
Maura Sacher
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