La grande cucina della Serenissima interpretata magistralmente dallo Chef Stefano Aldreghetti e dalla sua equipe e’ stata presentata a Venezia alla Vice Presidente della Repubblica di Bulgaria Onorevole Margarita Popova e all’Ambasciatore di Stato Marin Raikov.
Il nuovo progetto eno-gastronomico di Stefano da lui denominato Barkalà e’ derivato dall’unione delle parole bar, barca e baccalà che a Venezia significano tantissimo: dal bar, locale nel quale si servivano pesce fritto e ombre o cicchetti, barca che in tutte le sue interpretazioni a Venezia e nella sua laguna comprende gondole, barconi e le possenti navi che componevano le flotte della Serenissima oltre al Bucintoro dei Dogi e alle barche di famiglia, finendo con il baccalà che pur non essendo un pesce indigeno è diventato nei secoli emblema della grande cucina di Venezia e del Veneto.
Baccalà quindi come tema della cena di stato. Entreèdi Antipasti con Cremino di Baccalà mantecato in letto di mousse al tonno, Trippette di Baccalà ai profumi dei famosi e preziosi orti di Sant’Erasmo, l’isola più settentrionale della laguna e la seconda per grandezza che nei secoli ha fornito primizie alla città e Sarde in Saor.
Il primo piatto è un Risotto al Baccalà con julienne di seppioline di Chioggia e cozze degli Alberoni, zona caratterizzata da piccole dune ubicata nella parte meridionale della laguna.
Il secondo piatto è un Baccalà alla Veneziana. A degna conclusione Dolce su specchio alle due mousse con varianti di cacao e fragola.
Ogni portata è stata servita in perfetto abbinamento con i vini dei Colli Bolognesi della Cantina Gaggioli di Zola Predosa.
La cena piatto per piatto e’ stata illustrata da Stefano agli astanti con la grande competenza e la passione che Stefano mette nella sua professione.
Chef veneziano pluri-medagliato ed insignito di varie onorificenze da quella del presidente della repubblica ad essere l’ultimo italiano ad aver ricevuto il prestigioso Collare di Paul Escoffier, studia con pazienza e modestia ricette e tutti gli elementi che le compongono.
Ha illustrato le note di Pietro Querini sul baccalà, per passare alle storie della corporazione dei battitori del pesce venuto dal Nord, ogni dieci battuti regalavano una tripletta al cliente che li acquistava; rivelando l’origine del saor che nasce come tecnica di conservazione nelle due versioni estiva ed invernale e il riso che arriva a Venezia dal’Impero del Khatai portato da Marco Polo alla tavola della Serenissima Repubblica di San Marco.
Venezia gemellata a tavola con la Bulgaria con ampia soddisfazione reciproca. E non poteva essere altro che cosi’ con la cucina nelle mani di Stefano Aldreghetti e della sua ottima equipe.
Umberto Faedi
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