Vino e Ristoranti

La ceramica d’autore sposa il Nadél di Morini

IMG_20141203_153323_edit (1)Parlare con Alessandro Morini è come entrare nel cuore della Romagna. Non stupisce che la passione per la sua terra si ritrovi intatta nel suo vino e in tutto quello che ci gira intorno come l’ultima edizione limitata di Nadel Magnum firmata dall’artista Gianfranco Morini.

Fondata nel 1998 l’azienda da subito ha mostrato la carta d’identità romagnola con la produzione di un San Giovese Superiore Riserva dedicata al nonno materno di Alessandro Morini “Nonno Rico”.  La strada seguita è sempre stata quella di evidenziare le produzioni autoctone senza mai rinunciare alla qualità.

Ancorati alla terra ma  guardando al futuro, con tante soddisfazioni e tanta attenzione per questo progetto nato dall’amore e portato avanti con professionalità senza mai abbandonare la passione che lo ha generato.

Radici che affondano in una terra che sa dare buoni frutti, e aria che sa di storia e d’Arte: Faenza con le sue ceramiche è lì e la gioia vitale della Romagna richiama gli artisti più blasonati. L’Arte è passione come la terra e Morini le ha da tempo unite offrendo ad un artista la libera gestione di un’etichetta per un vino a tiratura limitata.

Il felice matrimonio tra immagine e prodotto di qualità, ha portato alla creazione di etichette assolutamente uniche come quelle create da  Pablo Echaurren, artista di anima sudamericana  che per primo ha firmato le etichette dei Poderi Morini.

A lui sono seguite quelle del pittore modenese Giuliano Della Casa  e oggi  quelle, assolutamente uniche, di  Gianfranco Morini, detto Il Moro,  artista -ceramista di Faenza, geniale direttore artistico di una azienda ceramica toscana. Il Moro ha reso unica ogni bottiglia con la creazione di etichette in ceramica grezza, l’una diversa dall’altra per le  150 bottiglie di Nadèl  Magnum.

Una tiratura limitata – ci racconta Alessandro Morini – che ormai i collezionisti prenotano uscita dopo uscita.” Una bottiglia di ottimo vino, Il Nadèl,  felice unione di quattro uve autoctone San Giovese, Merlot, Centesimino unite all’internazionale Merlot; un vino con un’ottima struttura, dal profumo intenso, speziato, dal sapore fruttato con un colore rosso rubino. Un eccelente vino dal sapore di Romagna unito all’arte nella sua forma più territoriale: la ceramica.

Roberta Capanni

 

 


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio