La denuncia del sindacato Ugl dell’Isola per la gestione catastrofica da parte dell’assessorato regionale alle Risorse Agricole. E non è la prima volta.
Le ferie estive non si toccano! E così l’ufficio ragioneria dell’assessorato alle Risorse Agricole senza personale da quattro mesi non paga gli stipendi ai dipendenti dell’Irvo (Istituto regionale vini e oli di Sicilia). La denuncia proviene dal sindacato Ugl Sicilia che ha diramato una nota in cui evidenzia l’irresponsabilità della burocrazia regionale e nello specifico, dell’assessorato regionale alle Risorse Agricole che ha lasciato senza stipendi le 68 famiglie dei dipendenti dell’Irvo.
Una situazione mortificante che mette a rischio la tenuta psicofisica degli stessi dipendenti e si ripete nel tempo. Già a dicembre scorso abbiamo pubblicato un articolo in cui si evidenziava lo stesso problema. Secondo l’Ugl Sicilia “Il governo regionale è complice di questo misfatto, che attraverso il turnover dei funzionari e dei dirigenti e attraverso una serie di leggi e leggine finanziarie, prive di sostanza e di liquidità, ha fatto precipitare nell’oblio più totale gli enti vigilati, fra cui l’Irvo”.
E va giù duro il sindacato siciliano definendo “incapace e inadeguato” il governo regionale, che umilia i lavoratori dell’Irvo. La denuncia dell’Ugl si estende al silenzio dell’assessore Antonello Cracolici, in merito ad una richiesta di incontro per affrontare alcune problematiche per il rilancio dell’Ente stesso, visto che negli ultimi anni l’Irvo è stato, non solo abbandonato dalla politica ma amministrato da direttori e commissari straordinari inadeguati (designati dalla politica), che ne hanno compromesso gli scopi e la funzione istituzionale, nel settore vitivinicolo, nel campo della ricerca enologica e nell’ambito dei controlli dei vini a Denominazione di origine.
Che tristezza! Non stiamo scrivendo di uno dei soliti Enti inutili della Regione Sicilia, ma di un fiore all’occhiello per l’Isola che per dinamiche misteriose rischia il collasso.
L’Irvo è un Ente pubblico della Regione Sicilia, istituito nel 1950, al servizio della vitivinicoltura siciliana, preposto alla tutela, evoluzione e promozione della produzione vitivinicola siciliana. Con L.R. n. 2/2007 è stato riconosciuto Ente di ricerca della Regione siciliana e nel 2011 sono state attribuite competenze in materia di oli.
Sin dalla sua istituzione ha svolto un ruolo molto delicato assicurando al settore viti-enologico il controllo e la certificazione dei vini Ig e Do, oltre alle attività di analisi dei vini, di ricerca e di sperimentazione nel settore vitivinicolo. Con la sua attività è stato propulsore del rinascimento enologico siciliano.
Nessuno dei produttori vitivinicoli siciliani, potrà dimenticare il ruolo che, ha sempre esercitato l’Istituto regionale vino e olio, (ex Istituto vite e vino) e i tanti riconoscimenti ottenuti negli anni nella valorizzazione dei vitigni autoctoni; nella sperimentazione e vinificazione di varietà internazionali; nelle attività di promozione dei vini all’estero e in Italia e nella promozione dei vini al Vinitaly.
E adesso cosa sta succedendo? Qualche anno fa, un presidente della Regione lo voleva eliminare, l’attuale presidente Crocetta sta facendo di peggio: da tre anni in totale abbandono e da alcuni mesi i 68 dipendenti sono stati lasciati senza stipendio. Appare evidente che il protrarsi di questa situazione nei prossimi giorni potrà indurre molti dipendenti, che fino ad ora hanno regolarmente e per senso di responsabilità assicurato i servizi, alla “messa in mora” dell’Ente stesso.
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