L’Istituto regionale vini e oli dell’Isola da tempo in stato di abbandono, con i 68 dipendenti lasciati senza stipendio. A rischio la certificazione di vini e oli.
Quella dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia è una storia senza fine. Da anni in gestione commissariale per volontà della “mala” politica regionale, che prima aveva pensato di sopprimerlo e adesso opera una sorta di ricatto, lasciando i 68 dipendenti senza stipendio da mesi.
Un disagio per i dipendenti messo in rilievo dal sindacato Ugl Sicilia, che denuncia le responsabilità politiche e della burocrazia regionale che vuole tarpare le ali ad un Istituto che da sempre è stato un fiore all’occhiello per l’Isola.
Nonostante le difficoltà finanziarie, l’Irvo con il suo personale tecnico, ha garantito la certificazione e il controllo dei vini siciliani a D.o., e degli Oli di Sicilia, ma, secondo l’Ugl, ormai la situazione è al limite e l’Istituto rischia la paralisi. Ciliegina sulla torta, da oltre un sessennio manca il Consiglio di Amministrazione, in grado di programmare e rilanciare, alcune delle attività istituzionali fra cui: ricerca scientifica e attività promozionali.
“Questa O.s. fa appello – dichiarano i rappresentanti dell’Ugl Sicilia – al presidente Musumeci, al fine di far predisporre agli uffici competenti, tutti gli adempimenti necessari, al fine di evitare il blocco dei prelievi e delle certificazioni dei vini a D.o. e degli Oli di Sicilia, dovuto alla mancanza corresponsione degli stipendi”.
L’Irvo è un Ente pubblico della Regione Sicilia, istituito nel 1950, al servizio della vitivinicoltura siciliana, preposto alla tutela, evoluzione e promozione della produzione vitivinicola siciliana. Con L.R. n. 2/2007 è stato riconosciuto Ente di ricerca della Regione siciliana e nel 2011 sono state attribuite competenze in materia di oli.
Sin dalla sua istituzione ha svolto un ruolo molto delicato assicurando al settore viti-enologico il controllo e la certificazione dei vini a Ig e a D.o., oltre alle attività di analisi dei vini, di ricerca e di sperimentazione nel settore vitivinicolo. Con la sua attività è stato propulsore del rinascimento enologico siciliano. E adesso?
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