In arrivo nel 2022 un aumento dei prezzi dei vini
I prezzi dei vini non sono ancora aumentati a differenza del gas, della luce, della carne e dei carburanti.
I prezzi all’ingrosso della carne hanno visto un incremento del 20 % e il costo di gas e luce è ad un livello mai raggiunto negli ultimi sette anni.
I carburanti nonostante il ribasso del prezzo dei barili continuano ad aumentare anche se qualcuno aveva promesso di eliminare le accise.
Il vino è tuttora uno dei pochi prodotti che non ha subito rincaro. Ma la situazione è purtroppo destinata a mutare.
L’inflazione, la riduzione della resa della vendemmia in tutto il mondo, le difficoltà logistiche e il contemporaneo aumento dei costi dei trasporti nonché la forte domanda di bottiglie fanno prevedere aumenti consistenti.
Il vino è meno soggetto alla variazione dei prezzi.
Il tasso di inflazione generale è stato del 2,21 % tra il 2004 e il 2021 nonostante la pandemia e i prezzi dei vini sono aumentati in genere solo dello 0,8 %.
I produttori non hanno molto interesse ad incrementare i prezzi soprattutto alla luce della ripresa post – pandemia ma non ci sarà altra scelta.
I costi appunto continuano a salire e i distributori in tutto il mondo stanno già pagando prezzi più alti per le spedizioni delle bottiglie.
Sono costretti a riversarli sul mercato e assieme agli altri aumenti nei primi mesi del 2022 si determinerà una lievitazione dei prezzi per i consumatori.
I produttori e i distributori hanno lavorato per evitare aumenti nel periodo natalizio ma nel 2022 sarà inevitabile applicarli.
In arrivo nel 2022 un aumento dei prezzi dei vini
I vini importati sono quelli che ne risentiranno maggiormente.
I costi dei container sono saliti del 100 % e oltretutto non se ne trovano.
Le scarse o diminuite vendemmie accentueranno la pressione sui prezzi in tutte le categorie dei vini di tutto il mondo.
E i rivenditori non sono e non saranno in grado di applicare sconti ai clienti non potendo avere la possibilità di acquisire grandi volumi di bottiglie.
I Fine Wines o vini di altissima gamma probabilmente non subiranno flessioni nelle vendite poiché questa tipologia non conosce crisi di vendite.
Per i vini compresi nella fascia da 6 a 25 euro ci sarà un aumento minimo almeno del 10 %.
Gli champagne stanno attraversando un periodo non molto buono.
Problemi logistici e di volume uniti a calo delle vendite stanno squassando il loro mercato.
I vini spumanti italiani e il Prosecco stanno spopolando all’estero ma anche per loro un ritocco ai prezzi sarà inevitabile.
Molti analisti di mercato affermano che l’inflazione non durerà essendo frutto di situazioni transitorie.
Altri sono sicuri che la situazione si protrarrà per almeno nove mesi e l’aumento dei costi e dei prezzi si farà sentire per tutto il 2022 e il 2023.
Umberto Faedi
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