Aperta la prima forma “Kosher” nel padiglione di Israele a Expo 2015, prodotto in stretta osservanza delle regole religiose Kasherut.
Seguito da Rabbini in tutte le fasi che vanno dalla mungitura del latte alla trasformazione in caseificio, è ufficialmente nato il primo Parmigiano Reggiano destinato al consumo da parte degli ebrei osservanti.
La prima forma, inclusa nella produzione marchiata nei giorni scorsi dal Consorzio di tutela, che certifica l’appropriatezza dell’uso della denominazione solo dopo 12 mesi di stagionatura, è stata infatti aperta a Expo nel padiglione di Israele.
Prodotta un anno fa dall’azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma aperta a Expo è stata certificata “Kosher” (ossia conforme alla legge ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo.
“Siamo di fronte – ha sottolineato il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – ad una realtà nuova e straordinariamente importante per il Parmigiano Reggiano, perché è ora acquisito il risultato di un’attenzione e di un rispetto di norme che vanno oltre i semplici aspetti culturali e, contemporaneamente, si aprono nuovi spazi di vendita e di consumo tra gli ebrei osservanti”.
Ai 13,5 milioni di persone di fede ebraica che vivono in tante parti del mondo (40 mila in Italia) si aggiungono i 12,5 milioni di consumatori di prodotti kosher presenti negli Stati Uniti, dove questi alimenti rappresentano quasi il 30 per cento di quelli venduti nei supermercati.
La capacità produttiva dell’azienda agricola Bertinelli sarà di 5 mila forme l’anno di Parmigiano Reggiano Kosher: la prima annata disponibile, intanto, è già stata completamente venduta, a testimonianza dell’interesse suscitato da questa assoluta novità per una delle più prestigiose Dop italiane.
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