“Friulano on tour” è la targa che l’Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, ha scelto per promuovere i vini delle cantine del territorio friulano nelle principali capitali europee e diffondere sui mercati esteri la conoscenza della realtà vinicola di una precisa area geografica del FVG.
Il percorso di promozione all’estero del vino friulano è un progetto partito nel 2011, coordinato dal Consorzio delle DOC-FVG su incarico dell’ERSA con la collaborazione di PromoTurismoFVG ed è giunto alla sesta edizione, con due tappe semestrali.
Dopo Monaco di Baviera di febbraio 2016 ora tocca a Praga ospitare la manifestazione, in seminari e degustazioni per un confronto-incontro tra produttori friulani e professionisti locali del settore enogastronomico sulle caratteristiche dei vini e le peculiarità delle varie denominazioni regionali.
Nella capitale della Repubblica Ceca, giovedì 3 marzo, presso l’Hotel Hilton Prague, una selezione di viticoltori e cantine andrà all’incontro con gli operatori stranieri nell’intento di coinvolgerli direttamente nella conoscenza dei vini di alta qualità, come quelli prodotti nelle zone più pregevoli del FVG.
Dunque non solo il Friulano”, già ben noto con il nome di Tocai, o Tocai Friulano, fino al 2007, bensì un nutrito gruppo di altri vini tipicamente locali, rossi e bianchi, che le stesse cantine partecipanti porteranno.
Il tour ha un valore strategico in chiave di esportazione: «i mercati da presidiare – fanno sapere dal Consorzio delle Doc-Fvg – sono stati scelti in base alle indicazioni suggerite dai produttori stessi», proiettando la sensibilizzazione «verso mercati più recettivi di quello italiano, tuttora poco vivace».
Se valutare il mercato italiano “poco vivace” o “attualmente abbastanza stagnante”, come definito nei comunicati degli ultimi anni, anche dallo stesso presidente del Consorzio delle Doc-Fvg, in merito al mercato dei vini di alta qualità come quelli del Collio, goriziano e udinese, è una giustificazione della spesa regionale investita nella promozione del “Friulano”, coinvolgendo gli enti sopra menzionati, “strategicamente” la incassiamo, ma se corrispondesse al vero, io personalmente qualche domanda sul livello della campagna di sensibilizzazione dei consumatori nazionali la farei.
Maura Sacher
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