I ricordi di Edoardo Raspelli
Particolarmente commosso Edoardo Raspelli che, recensendo il buon ristorante Agritur La Polentera di Storo, scrisse:
“Ma da queste parti c’è un altro gioiello, ed è una farina di granoturco per la più buona polenta del mondo: io l’ho trovata perfino a Parigi, sugli Champs Elisèes, al ristorante Nolita, all’interno dell’esposizione della FIAT.
La storia del granoturco di Storo (e del suo boom) è curiosa drammatica ed emblematica.
Tutto si deve ad un operaio, Vigilio Giovanelli, che 40 anni fa perse dita della mano destra sotto una pressa.
Il colpo di genio superò lo sconforto e “con 4 amici al bar” (proprio come cantava Giorgio Gaber) creò un gruppetto che decise di riprendere la tradizionale coltivazione di quel clone di grano Marano: prima gli orticelli di casa, poi appezzamenti sempre più grandi ed infine quell’ AGRI’90, la cooperativa che l’ha fatto conoscere al mondo.
Migliaia di pannocchie sono appese sulla facciata del grande meraviglioso stabilimento/esposizione/negozio e la stessa cosa succede nell’attiguo Agritur La Polentera, regno di Mauro Armanini, dei suoi familiari e dei suoi validi giovani collaboratori”.
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