Graspo , con Riccardo Velasco al CREA-VE di Conegliano, per coordinare le attività comuni nel 2023
Giornata di lavoro straordinario per Graspo, nella sede centrale del CREA di Conegliano con il suo direttore
Riccardo Velasco ed i suoi più prossimi collaboratori Manna Crespan e Massimo Gardiman.
Era da tempo che un allineamento sugli obiettivi comuni e l’illustrazione dei risultati da noi sinora raggiunti doveva essere fatta.
Il C.R.E.A. è infatti il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia agraria, una istituzione del Ministero dell’Agricoltura che dal 2015 ha sostanzialmente riorganizzato funzionalmente tanti centri di ricerca presenti sul territorio nazionale.
Anche L’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano che nel 2005 era confluito nel C.R.A. ovvero Consiglio per la Ricerca in Agricoltura oggi rientra in questa nuova struttura che ottimizza tutte le competenze scientifiche dalla genetica alla fisiologia, dalla meccanica alla robotica dalla selvicoltura all’industria agroalimentare.
Oggi il centro è guidato proprio da Riccardo Velasco un ricercatore appassionato con tanta esperienza sui temi della genetica e della genomica.
Oltre a Conegliano ha la responsabilità anche dei centri di Arezzo, Asti, Gorizia,Turi e Velletri.
Nello specifico il Centro di Conegliano con le sue strutture collegate realizza piani di miglioramento genetico nonché di selezione varietale della vite, esegue analisi di caratterizzazione genetica e qualitativa delle cultivar nazionali ed internazionali e dei relativi cloni con metodi convenzionali e biologico-molecolari.
Svolge studi sulle tecniche di conservazione, di propagazione, di coltivazione e di protezione fito sanitaria della vite, con particolare riguardo alle interazioni tra metodi di produzione e qualità dell’uva e del vino.
Dispone inoltre di laboratori attrezzati per la coltura “in vitro” e ed il risanamento della vite.
Il miglioramento genetico finalizzato alla creazione di nuove varietà di uva da tavola e da vino, è focalizzato prevalentemente alla costituzione di varietà resistenti oltre alla esplorazione della biodiversità occulta presente nel genoma della vite, non ancora pienamente espressa.
Il Centro si occupa anche del recupero e della caratterizzazione dell’intero germoplasma nazionale, con particolare riguardo alle varietà autoctone.
Il Centro, è poi titolare della gestione e dell’aggiornamento del Catalogo Nazionale delle Varietà di vite, che, come “campo Catalogo” è localizzato a Susegana e viene continuamente aggiornato.
Relativamente alla certificazione dei materiali di moltiplicazione della vite, il Centro cura le denunce di produzione dei materiali di moltiplicazione della vite e sta predisponendo un catalogo nazionale informatico da rendere disponibile in rete.
Una Istituzione strategica quindi nel campo viticolo in particolare per la catalogazione e la conservazione anche dei vitigni storici a rischio estinzione.
Due i motivi fondamentali, nella proficua collaborazione ormai da anni iniziata.
L’aspetto della individuazione da parte di Graspo di un numero alto di nuovi vitigni, supportati dalla puntuale assistenza analitica del Crea di Susegana che sta dando un forte impulso per nuove strategie di ricerca.
In secondo luogo, ma non meno strategico, la condivisione di un programma di comunicazione e divulgazione di quanto insieme stanno facendo queste due realtà.
In particolare con la pubblicazione del nuovo libro di Graspo “La Biodiversità Viticola, i custodi, i vitigni ed i vini” in occasione del prossimo Vinitaly proprio in sinergia con il CREA nella sede del Ministero dell’agricoltura (MASAF).
Il nuovo testo raccoglie infatti quanto registrato nelle varie vigne e fatto in cantina relativamente a circa 50 vitigni sopratutto in Veneto, ma non solo.
Non si tratta di un mero catalogo ma ha più chiavi di lettura a partire dalle storie di autentico eroismo viticolo dei Custodi di questi vitigni, alle segnalazioni storiche anche inedite del loro percorso, alle note ampelografiche fino al profilo organolettico dei singoli vini.
Il libro, per dare il maggior risalto alle illustrazioni, in particolare ai grappoli riprodotti a grandezza rigorosamente naturale, sarà in formato A4 prevedendo mediamente 4 pagine per ogni vitigno ed i suoi custodi, più una serie di presentazioni tematiche in chiave territoriale e con approfondimenti tecnici esposti in modo semplice e didattico.
Un lavoro di oltre 300 pagine, un impegno editoriale importante che vede il supporto di più realtà istituzionali come Siquria e CODIVE oltre al CREA-VE e di tante altre aziende amiche di Graspo.
Di questa nuova avventura editoriale e dei 50 vini realizzati si parlerà in numerosi appuntamenti che ci porteranno a Vinitaly a partire dal 12 marzo dove saremo presenti a Treviso presso la sede camerale per una grande master class organizzata da AIS Veneto.
Il viaggio continua…..
Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi
Foto di Gianmarco Guarise
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