Grappolo d’Oro Clivus Monteforte d’Alpone 21 giugno 2024
Cantina di Monteforte compie 72 anni celebrando il paesaggio, la bellezza e l’arte. A Vittorio Sgarbi il premio Grappolo d’Oro Clivus .
Dall’arte al vino, dalla cultura all’informazione, numerosi i temi affrontati nel corso della premiazione, all’interno del Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone, dove si è svolta la serata di gala con la consegna del premio che da anni Cantina di Monteforte, in collaborazione con il Gruppo Podistico Valdalpone, assegna a professionisti e a personaggi illustri che meglio condividono i principi dell’informazione e della cultura.
“Il Premio Grappolo d’Oro Clivus è un evento unico che celebra l’essenza del vino, della cultura e dello sport, valorizzando le eccellenze di un territorio nel quale l Cantina di Monteforte è profondamente radicata ha spiegato Massimino Stizzoli presidente della cantina nel presentare il premio.
Le nostre colline non solo producono vini eccezionali, riconosciuti e apprezzati a livello nazionale e internazionale, ma offrono anche paesaggi incantevoli. Una simbiosi tra sistema produttivo e paesaggio che genera allo stesso tempo bellezza e valore.
Le Colline Vitate del Soave sono state infatti riconosciute come primo paesaggio rurale italiano di interesse storico ed a seguito di questo riconoscimento sono entrate successivamente a far parte dei patrimoni colturali di rilevanza mondiale tutelati dalla FAO perché sono ecosistemi agricoli caratterizzati da una ricca biodiversità e da una storica identità paesaggistica i cui tratti distintivi sono la pergola veronese e le caratteristiche sistemazioni idrauliche fatte da muri a secco e terrazzamenti che testimoniano nel tempo il legame profondo tra paesaggio, prodotti locali e comunità rurali”.
“Cantina di Monteforte da oltre 70 anni rappresenta un fulcro di sviluppo e innovazione, nel rispetto della tradizione, ha continuato Paola Gregori direttore della Cantina “Un successo raggiunto grazie anche all’impegno dei nostri 600 soci che lavorano con dedizione e passione 1200 ettari di vigneti coltivati con cura e spesso in condizioni eroiche rispettando l’ambiente circostante e mantenendo una forte biodiversità.
Oggi, Cantina di Monteforte vive un periodo di crescita e trasformazione, producendo vini di grande personalità ed elevata qualità, tra cui quelli a marchio Clivus che danno il nome a questo prestigioso premio.
Premio che compie 14 anni e che quest’anno va a Vittorio Sgarbi per la sua capacità di rendere la bellezza e l’arte accessibili a tutti attraverso la sua conoscenza, competenza e forza divulgativa, un maestro nel celebrare la bellezza dell’arte e dei paesaggi, come quelli che ci circondano qui a Monteforte d’Alpone”.
«È bello che questo premio sia a Monteforte d’Alpone, una meta della mia giovinezza quando studiavo Palladio e andavo a vedere le opere nel padovano, nel vicentino e a Verona, in Valpolicella a Santa Sofia di Pedemonte, ha risposto Vittorio Sgarbi.
Mi colpiva che in un piccolo paese, appunto Monteforte, ci fosse la chiesa parrocchiale così evidentemente ispirata a Palladio le cui colonne sono il più grande omaggio alla classicità a partire da quella romana e a quella greca.
È bello che in un posto con un Duomo così imponente ci sia un premio, che ho accettato volentieri, che in qualche misura lega l’arte alla natura, la terra fertile al vino.Tra l’arte e il vino c’è una connessione, come quella ritratta ad esempio in Caravaggio nel quadro del ragazzo con il cesto di frutta. È un dato della storia dell’arte, come le storie dei mesi che sono nelle grandi cattedrali e rappresentano il rapporto con la natura. E il vino è uno dei temi cruciali non solo della rappresentazione della pittura di genere ma anche di quella che riguarda Cristo.
Il vino è il tema fondamentale del sangue di Cristo che si rappresenta nella funzione domenicale con la trasformazione di una materia della terra che è il vino nel sangue di Cristo come testimonianza di Dio. L’idea che arte e vino siano connessi passa attraverso i valori cristiani».
L’albo dei premiati del Grappolo d’oro Clivus
Prima di Vittorio Sgarbi sono stati insigniti del premio Grappolo d’Oro Clivus: Massimo Mamoli, direttore del quotidiano L’Arena di Verona e Bresciaoggi (2023), Maurizio Cattaneo, tra i direttori più longevi alla guida del quotidiano L’Arena di Verona (2019), Donatella Scarnati, prima donna ad apparire stabilmente nei collegamenti della celebre trasmissione 90° minuto e nota giornalista sportiva (2018); Marino Bartoletti, volto storico del giornalismo sportivo italiano in Rai e Mediaset (2017); Maurizio Belpietro, giornalista oggi fondatore e direttore del quotidiano “La Verità” (2016); Domenico Quirico, giornalista ed inviato di guerra de “La Stampa” (2015); Andy Luotto, attore e conduttore televisivo (2014); Mario Giordano, giornalista Mediaset (2013); Massimo de’ Manzoni, vicedirettore vicario di “Libero” (2012); Gerardo Greco, volto storico di Rai e Mediaset (2011); Mauro Mazza, già direttore di Rai Uno (2010). Nomi di prestigio che, da dieci anni, Cantina di Monteforte accompagna sulle colline del Soave Classico, dando vita per l’occasione ad un vivace dibattito che spazia dalla cultura all’attualità.
Sport & colline: la Montefortiana
Sulle colline dove nasce il Soave Classico, si corre la celebre Montefortiana: la corsa podistica non competitiva organizzata dal Gruppo Sportivo Val d’Alpone De Megni, giunta quest’anno alla 46a edizione. Gemellata con la Maratona di New York, di Tai Pei e di Roma, ogni anno a gennaio richiama da tutto il mondo migliaia atleti che gareggiano tra i filari di garganega, il vitigno autoctono che dà vita al Soave.
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