La storica azienda Pallini lancia la bottiglia di limoncello ricoperta d’oro, realizzata da un’artista giapponese. Un pezzo d’arte, unico soprattutto per i materiali utilizzati. La struttura è in porcellana, dipinta da Yuriko Damiani, con oro antico proveniente dal Giappone. Un elemento raro, in Italia l’artista è la sola a possederlo.
Opaco, ruvido al tatto, è sottoposto a uno speciale trattamento ideato da Yuriko, “oro antico giapponese con sotto oro”. L’artista, per metà giapponese e metà italiana, ha creato il suo stile inconfondibile, che mescola temi e riferimenti artistici tra oriente e occidente.
Oggi il suo tratto è considerato inconfondibile e unico. L’opera finita per Pallini, una bottiglia gigante, ha richiesto numerosi passaggi di ‘pennellate’ a mano e ben sei cotture. L’antico oro giapponese rappresenta il tipico giallo oro dei limoni Igp della Costiera Amalfitana utilizzati per realizzare il Limoncello Pallini.
Il progetto si chiama Golden Nectar e nasce prima dello scoppio della pandemia da Covid. Sulla bottiglia sono riportati alcuni simboli che rimandano all’idea di rinascita e alla famiglia Pallini. Per la sua realizzazione Yuriko si è ispirata a più richiami simbolici. Ha diviso la bottiglia in dodici parti, sotto la superficie d’orata si intravedono dodici strisce che la attraversano.
Tra i significati attribuibili al numero, quello di fine ciclo e di ripartenza verso nuove sfide. E’ presente anche un’ape, il cui legame con la rinascita è noto, oltre a significare coraggio e determinazione. La bottiglia, se da un lato rappresenta un innegabile valore artistico, dall’altro, dunque, è intrisa di numerosi significati propiziatori. Pallini ha deciso di battezzare in questo modo un nuovo percorso, in un momento, al livello globale, difficile. Un auspicio per tempi migliori.
“Anche l’idea stessa dell’oro, è un modo di comunicare un prodotto ricco, pieno di vita, è un oro caldo, infatti, nei confronti di chi guarda”, spiega Micaela Pallini, presidente dell’azienda. Le difficoltà del momento rendono necessario un richiamo alla responsabilità, a un forte senso di comunità per il bene collettivo. Un messaggio racchiuso proprio nell’opera di Yuriko, che si presta a vari livelli di lettura.
Presente, infatti, anche un rimando alle attuali tematiche ambientali. L’ape è lì per lanciare l’appello per un cambio di rotta in favore del pianeta. E’ un insetto che rischia l’estinzione dovuta alla progressiva perdita dell’habitat selvaggio in favore dell’urbanizzazione, al riscaldamento globale e altri comportamenti di cui l’essere umano è unico responsabile.
La bottiglia sarà esposta all’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino in una teca della Gondola Pallini, presso l’Hub East al Terminal 1 e sarà in vendita a circa 7mila euro. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto alla Caritas.
Il limoncello è il prodotto con cui la Pallini, già nota nella produzione di liquori, apre un nuovo corso, a partire dagli anni 2000. In breve si trasforma nella punta di diamante dell’azienda, diventando leader nel Duty Free e Travel Retail e uno dei liquori italiani più iconici nel mondo, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui la Medaglia d’Oro allo Spirit Selection del Concours Mondial de Bruxelles 2020.
Attraverso questa iniziativa, Pallini continua e rafforza il suo percorso che contempla scelte che coinvolgono sempre di più tradizione e innovazione, producendo liquori secondo antiche ricette, ma impiegando le tecnologie e gli strumenti più moderni. Il connubio con l’arte, nelle intenzioni dell’azienda, ha tra gli obiettivi quello di rafforzare il consumo responsabile e di qualità.
Dopo questa esperienza artistica, Pallini intende continuare, in futuro, con nuove collaborazioni, per far reinterpretare agli artisti il proprio marchio che da 145 anni rappresenta il perfetto stile italiano nel mondo.
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