Giorgio Sordo un produttore con i piedi per terra

Spesso quando andiamo nelle aziende, troviamo sempre il titolare che ci riceve e non perde occasione per sembrare bello e simpatico, in questo caso lo è di per sé, genuino come i suoi vini.

Sono stato nella sua meravigliosa cantina per discutere con i responsabili marketing di un grande evento che si svolgerà il primo di marzo, con una memorabile degustazione di ben otto Cru di Barolo, in un’unica serata.

Ma è di Giorgio Sordo che vi voglio parlare e del suo modo di porsi. Partecipa alla riunione sorseggiando con noi un Barolo Gabutti 2012, un privilegio molto gradito.

Il piacere di vedere il proprietario dell’azienda che ascolta ciò che stiamo programmando e interviene per dare il suo prezioso contributo alla discussione, è in se un valore aggiunto. Giorgio lo ha fatto con entusiasmo rendendo divertente la riunione e le conseguenti decisioni per un evento unico nel mondo del vino.

Giorgio mi racconta che suo padre iniziò a comprare i terreni quando ancora non erano così costosi; oggi la proprietà è di 53 ettari, tutti rientranti nella docg e produce circa un milione di bottiglie, pur tuttavia Giorgio non si è montato la testa e rimane con i piedi ben piantati in quella terra.

Mentre parliamo, mi dice “a me piace assaggiare il vino perché davanti a una bottiglia ci si trova amici” e a tavola mi ha fatto assaggiare un vino autoctono che appena lo imbottiglia già finisce, il “Pelaverga”, un vino rosso molto profumato e speziato, veramente incantevole in abbinamento con i piatti del territorio, un vino che merita di essere scoperto.

La semplicità di Giorgio Sordo si trova anche nelle etichette, pulite, essenziali senza troppi fronzoli, come lui e il suo Barolo. Un buon amico con cui è piacevole lavorare. Se avete l’occasione andate a visitare l’azienda di Giorgio, magari lo incontrerete con la sua tuta aziendale, pronto a regalarvi un sorriso.

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