Quando sento dire se non ci fosse l’Europa … Penso alle nostre responsabilità nel
mandare a Bruxelles i vari trombati senza lavoro, politici incapaci, che riescono a far accumulare al nostro Paese una serie di fregature.
L’Italia orto d’Europa era la più grossa produttrice di zucchero, coltivava barbabietola da zucchero nella pianura padana, quando lo zucchero era quotato da 70 a 110 lire. Allora tutti stavano bene, i contadini guadagnavano e l’industria alimentare fioriva. Quando l’Europa ha cominciato a dire che era conveniente coltivare zucchero
in Germania e in Polonia con costi minori, allora i trombo-politici senza neppure batter ciglio accettarono una miseria per una riconversione industriale, mai realizzata.
Se si gira nella pianura padana si vedono ancora gli scheletri di capannoni industriali che i giovani neppure sanno che sono esistiti; erano gli zuccherifici che davano lavoro compreso l’indotto e trasporti al 15 per cento dei lavoratori agricoli di quel territorio. Adesso tutto perso.
Lo zucchero che comperiamo attualmente dalla Germania, anche quello polacco passa dalla Germania, ha un prezzo aumentato del 240 per cento rispetto al passato. Invece di mandare a Bruxelles i Trombo-Politici senza arte e ne parte, forse questa fregatura non sarebbe sul nostro groppone.
Altro esempio il latte. Qui siamo proprio alle comiche. I politici italiani imprigionati da leggi da loro votate che hanno ridotto i nostri allevatori alla miseria. In questo caso non è possibile che le nostre mucche non possano produrre di più di quelle tedesche e i nostri Trombo-Politici hanno fregato i contadini italiani, cosa ancor più grave abbiamo ceduto il mercato del latte e dei formaggi a una società francese che continua a usare i nostri marchi ma usa il latte di tutto il mondo.
Se qualche politico vuole siamo pronti a dimostrare con i fatti ciò che sosteniamo. Agricoltori è ora di riprenderci ciò che è nostro, l’Italia è vocata per l’agricoltura, basta con i parti extrauterini dei vari Trombo-Politici.
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