Finferli & Tartufi alla locanda Solagna
Successo meritato delle serate gourmet a quattro mani di Intavolando
La cucina racconta chi siamo, riscopre le nostre radici, si evolve con noi.
E’ frutto della tradizione e dell’innovazione, per questo va salvaguardata e tramandata.
E’ lo spirito che anima i ristoratori di Intavolando protagonisti delle cene a quattro mani sul tema “Finferli& Tartufi”. Indovinata e riuscita rassegna che alla Locanda Solagna di Vas di Setteville è giunta al giro di boa.
Prossima e ultima tappa, il 5 dicembre, alla Cucina di Crema a Giavera del Montello (0422/776042). “Scopo del tour enogastronomico – dice Maurizio Potonick Reeds, ideatore e regista dell’evento – è quello di valorizzare la cucina veneta come momento di convivialità promuovendo la conoscenza culturale del territorio”.
Concetto ripreso dall’assessore alla cultura del comune di Belluno, Raffaele Addamiano che ha sottolineato come “la buona tavola è un patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia, basta pensare alla dieta mediterranea”.
Il menu proposto da Andrea Riboni e dallo chef Ermanno Barbaresco della Locanda Soragna che ha ospitato Simone Baggio del Borsa Bistrot di Castelfranco Veneto, ha esaltato un connubio, non sempre facile in cucina, fra i finferli e il tartufo bianco e nero.
Piatti riusciti ed apprezzati stando ai favorevoli commenti dei commensali.
Si è iniziato con la delicata spuma di Blu, finferli e polenta croccante (Locanda Solagna) seguita dal bignè glassa salata di rapa rossa ripieno di Casatella Trevigiana Dop e tartufo (Borsa Bistrot), amuse bouche accompagnati dall’indovinato drink; marsala, rapa rossa, tartufo e Mezcal.
Nella tradizione della Locanda l’antipasto di battuta di manza Garronese, gelato al tarfuto nero e funghi trombette.
Piatto equilibrato valorizzato da Linde Doc, Colli Orientali del Friuli 2023, dell’azienda La Viarte. Due primi: il gustoso tortello di patate e tartufo uncinato, crema di cavolo nero e sablèe di Piave riserva (Locanda Solagna) e il saporito conchiglione “Felicetti” ripieno di zucca, anitra e castagne, gel di Marsala Florio, trombette confit e tartufo (Borsa Bistrot).
Due dei migliori vini dell’azienda Cecchetto hanno accompagnato i piatti: l’Incrocio Manzoni Igt 2023 Marca Trevigiana fresco e minerale dai profumi immediati ed il Raboso 2021 Doc Piave deciso, avvolgente.
Una sorpresa la valorizzazione di quest’ultimo vino che era stato un po’ dimenticato ma grazie alla tenacia dell’azienda Cecchetto è stato riportato sulle tavole ed è sempre più richiesto nell’accompagnare le pietanze.
Un pre dessert dello chef Ermanno ha predisposto al gran finale con cannolo al cioccolato, ricotta e tartufo con cenere di arachide, dolce preparato dal Borsa Bistrot che lo chef Simone ha abbinato al cocktail Old Fashioned con Santa Teresa Rum al tartufo e bitter.
Il bilancio è di una serata che ha convinto, partecipata. Il pairing ai piatti dei cocktail di Simone ha catturato anche gli scettici. Abbinamenti non sempre facili per i gusti e sapori diversi, a volte decisi, ma che sono stati capiti nel loro insieme prima di essere degustati.
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