Stile e Società

Una festa per l’antico pomodoro riccio di Parma

Anche l’antico pomodoro parmense ha scoperto la sua festa che, in seconda edizione, si svolge domenica 13 agosto 2017, a Traversetolo (Parma), per ricordare le sue origini e le sue qualità.

Traversetolo ospiterà l’esposizione di una settantina di varietà antiche di pomodoro di forma e dimensioni differenti e su tutte il Riccio, un pomodoro dalla forma tondeggiante, appena appiattita alle estremità e con scanalature, dalla buccia rosso scarlatto e molto sottile, polpa carnosa e dal sapore dolce e delicato, unico.

Si tratta di una varietà sperimentata 150 anni orsono dall’agronomo Carlo Rognoni che ne introdusse la coltura nella rotazione agraria con un sistema di coltivazione “a pieno campo”, utilizzando filari con filo di ferro e pali di sostegno per le piantine, detta “alla genovese”, rimasto in uso fino agli anni Cinquanta del Novecento, quando venne soppiantato dall’utilizzo di mezzi meccanici, e quasi abbandonata con gli anni Sessanta.

Da Traversetolo, ogni mezz’ora, una navetta raggiungerà ‘La Mamiana’ di Panocchia, il podere Rognoni, un luogo storico sottoposto a tutela del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in cui oggi è stata ripresa la coltivazione dell’antico e prezioso “oro rosso” di Parma, secondo il sistema di allora.
Per l’occasione, grazie alla disponibilità di Laura Rognoni, e alla collaborazione della biblioteca Bizzozero di Parma e il Museo del Pomodoro della Corte di Giarola (Collecchio, Parma), verranno esposti documenti originali, cartoline, fotografie e cimeli d’epoca.

Tutt’ora nel podere annesso alla villa rimane l’antica “Conservera”, dove si produceva la conserva “nera”, che le mamme davano ai bambini spalmata sul pane come marmellata.
Fu Carlo Rognoni a costituire la “Società anonima dei coltivatori per la preparazione delle conserve di pomodoro” che provvedeva anche a vendere semi e piantine per diffondere la coltivazione: così da Panocchia il pomodoro si diffuse nelle zone limitrofe e poi nei vari paesi della val Parma che possedeva il terreno e il clima ideali per il Riccio. Con le sue innovazioni Rognoni riuscì a ottenere risultati produttivi senza precedenti che portarono la città ducale a essere famosa in Italia e nel mondo.

Per tutta la giornata di domenica, nell’area adiacente al Prosciutto Bar di Rosa dell’Angelo, in occasione della Festa del Pomodoro Riccio, un mercato della biodiversità agricola accoglierà alcune eccellenze emiliane e toscane, come i salumi di maiale nero, le uova di gallina Romagnola, il formaggio di razza Bardigiana e Ottonese, il latte d’asina Romagnola, lo yogurt biologico di antica razza Valpadana, il formaggio Pioniere, la carne di Cinta senese, marmellate di susina Zucchella, e tanti altri prodotti unici.

Alle 10 in Corte Agresti a Traversetolo si terrà un convegno sugli ”Antichi pomodori di Parma” con esperti, piccoli coltivatori del pomodoro Riccio e appassionati, per confrontarsi sul recupero e la valorizzazione di questo prodotto.
Per completare la giornata, alle 21, nell’area verde adiacente, si esibirà il cantautore Gino Paoli con la sua jazz band in un concerto gratuito (fino a esaurimento posti).

Maura Sacher


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