“En plein” del Trentino Alto Adige a Villa Farsetti
Al “Venice International Wine Trophy” premiati con la Gran Menzione Franz Haas, Cavit, Vivallis e Cantina Valle Isarco. Tre ori a Pojer&Sandri, un oro a Grigoletti.
Molti temevano che il fatidico 17 portasse sfortuna. Nossignori. Gli uccelli del malaugurio e i seguaci della smorfia napoletana sono stati smentiti dai fatti e dalle cifre. L’edizione numero 17 della Grande Festa del Vino a Villa Farsetti, la Versailles dei Dogi, ha registrato l’ennesimo record di adesioni sia per quanto riguarda la partecipazione delle cantine (136 gli stand con 252 espositori provenienti da 26 Paesi, ottomila bottiglie in degustazione, 4 masterclass), sia per la partecipazione dei visitatori, favoriti quest’anno da due splendide giornate di sole. Vanni Berna, regista dell’evento, al termine della kermesse, era visibilmente soddisfatto.
Partecipazione record al Concorso “Venice International Wine Trophy”
Una partecipazione record ha registrato anche il “Venice International Wine Trophy” che di anno in anno acquista notorietà, autorevolezza e prestigio come testimoniano le nazioni partecipanti. Riservato ai vini bianchi, rossi, rosati e dolci, il concorso è un po’ la cartina al tornasole che consente di verificare in quale direzione si muove il mercato. Un mercato – inutile negarlo – che sta vivendo un momento non proprio brillante.
A parte il boom delle bollicine, un trend che sembra non conoscere crisi come si è visto al recente Trentodoc Festival delle Bollicine e all’analoga rassegna organizzata in Franciacorta, sono molti i vini che soffrono (i rossi in particolare) e che registrano una vistosa contrazione dei consumi. La Francia è addirittura costretta ad estirpare 30 mila ettari di vigneti in una delle zone più pregiate (Bordeaux) per sostenere i prezzi eliminando i vigneti meno pregiati.
Sei Gran Medaglie d’Oro all’Italia con punteggi di assoluta eccellenza
Ma torniamo al concorso di Villa Farsetti. Nella due giorni di degustazioni i commissari di giuria hanno potuto toccare con mano, meglio con il palato, la produzione delle scorse annate presentate da alcuni colossi del mondo della cooperazione e da piccoli vignaioli italiani, francesi, tedeschi, austriaci e sloveni. Positivo il riscontro dal punto di vista qualitativo, in alcuni casi addirittura lusinghieri i punteggi con punte di assoluta eccellenza.
L’Italia si è confermata al top con l’en plein di medaglie d’oro conquistate: 30 in totale su 33 comprese 6 Gran Medaglie d’Oro, menzione speciale attribuita alle etichette che hanno ottenuto un punteggio superiore ai 93 centesimi. Due le Gran Medaglie d’Oro “straniere”: sono state assegnate ad un Riesling Renano del Burgenland (Austria) e ad un Riesling della Mosella (Germania). Premiato con la medaglia d’oro anche uno Chablis della Borgogna (Francia).
Cinque i vini dolci (quattro italiani e uno austriaco) premiati dalla Giuria
La parte del leone – per quanto riguarda i punteggi più altisonanti – spetta a cinque vini dolci. Eccoli nell’ordine: Passito “Re Sole” Lacrima di Morro d’Alba 2016 di Mancinelli (Ancona). Un vino morbido, intenso ed elegante, dolce, ma non stucchevole, premiato con il punteggio di 95,50 centesimi. Ex aequo con il punteggio di 94,50 centesimi premiati un toscano e un altoatesino: il Vin Santo Bianco Pisano di San Torpè “Baciamano” 2015 del Conte Aldobrando degli Azzoni Avogadro, un Trebbiano passito dal colore giallo ramato brillante, bouquet etereo, un vino fresco, elegante, non stucchevole, con un retrogusto ammandorlato e il Moscato Rosa 2023 di Franz Haas, un vino da meditazione dal colore rubino lucente, bouquet aromatico che ricorda la rosa, i chiodi di garofano, la cannella, la buccia d’arancia. Un vino carezzevole ed affascinante per il piacevolissimo gioco di contrasti tra l’acidità e la dolcezza.
Il Moscato Giallo Castel Beseno Vivallis e il Riesling “muffato” del Burgenland
Premiato con 94 centesimi anche un Moscato Giallo trentino: il Castel Beseno annata 2023 Vivallis, colore giallo dorato, bouquet che ricorda i sentori di fiori d’acacia, l’albicocca e le spezie. In bocca è una “spremuta” di miele, ma con la componente dolciastra che è mitigata e supportata da una acidità che esalta la lunghezza gustativa, sapida e minerale.
Il quinto vino dolce premiato con il punteggio di 93,5 centesimi è un Riesling austriaco: il Trockenbeerenauslese 2017 di Helmut e Katerina Gangl proprietari della tenuta di famiglia (5 ettari) in quel di Illmitz (siamo al confine tra la regione austriaca del Burgenland e l’Ungheria, località famosa per il romanzo d’esordio della scrittrice triestina Susanna Tamaro «Illmitz»). Un vino “muffato” dal fascino antico, mai stucchevole, elegante, con un bouquet che ricorda il miele, l’albicocca, l’arancia candita, i datteri, i fichi, mentre in bocca lascia una piacevole scia sapida grazie ad una spiccata acidità.
La Gran Menzione alla Cuvèe Maso Toresella e al blend Adamantis
Punteggi lusinghieri con il riconoscimento della Gran Menzione sono stati assegnati anche a tre vini bianchi d’annata del Trentino, dell’Alto Adige e della Mosella. Cavit, la Cantina Viticoltori del Trentino, ha conquistato il gradino più alto del podio con la Cuvèe Maso Toresella annata 2021 (un blend di Sauvignon Blanc, Chardonnay, Riesling e Gewürztraminer). Un vino elegante, ben strutturato, armonico, che regala al palato una piacevole sapidità. Punteggio assegnato dalla giuria: 94,25 centesimi.
Premiato con il punteggio di 93,50 centesimi anche il gioiello della Cantina Valle Isarco “Adamantis” annata 2020, un blend di Sylvaner, Grüner Veltliner, Pinot Grigio e Kerner. Un vino affascinante con un profilo aromatico che ricorda la pietra focaia, mentre in bocca è un’esplosione di sensazioni minerali con un incredible equilibrio tra freschezza, struttura ed eleganza. La terza Gran Menzione è stata assegnata (punteggio 93 centesimi) al Riesling Renano Trocken Tschüss No Limits della Gut Avelsbach (Treviri) importato in Italia dalla Enoemme di Fabrizio Maria Marzi.
Premiato con medaglia d’oro anche il Retiko 2022 di Grigoletti (Nomi)
L’exploit del Trentino Alto Adige è completato dalla medaglia d’oro conquistata dall’azienda agricola Grigoletti di Nomi con il Retiko 2022 (punteggio 91 centesimi). Un vino di alto lignaggio che nasce da un blend di uve a bacca bianca (Chardonnay, Sauvignon Blanc e Manzoni Bianco) fermentate e maturate in barrique di acacia. Di colore giallo paglierino carico, ha un bouquet complesso, fine ed intenso con intriganti sentori di vaniglia, frutta esotica, cedro, menta e delicate note agrumate. Il sapore è pieno, ampio, fruttato.
Tra i premiati con medaglia d’agento segnaliamo, infine, la Schiava Gentile “I Filari” 2022 dell’Azienda Casimiro di Bernardino Poli (Santa Massenza), lo Chardonnay Maso Toresella Riserva 2022 della Cavit, il Foja Tonda Casetta 2019 di Albino Armani, il Valpolicella Superiore 2022 sempre di Armani, il Cabernet Sauvignon Bio 2020 della Cantina di Riva e il Bianco siciliano Dalila Riserva 2022 Feudo Arancio della Nosio (Gruppo Mezzacorona).
La cena di gala con le peccaminose ostriche “Lucrezia” dell’Emilia Romagna
La Grande Festa del Vino veneziana ha avuto come degna conclusione la cena di gala al Ristorante “La Capinera” di Pianiga della famiglia Bordin. Lo chef Claudio Nastasi e la lady chef Patriza Baldan hanno accolto gli ospiti in giardino con le peccaminose ostriche Lucrezia dell’Emilia Romagna, il caciocavallo, il sedano con il gorgonzola, la vera mortadella bolognese, lo gnocco fritto, il pane carasau, le pesche affumicate. Il tutto accompagnato dalle bollicine di rito e dai vini premiati a Villa Farsetti in occasione del “Venice International Wine Trophy” 2024.
Nel salone delle feste con intrattenimento musicale sono stati serviti i maccheroni con la ‘Nduja, i pomodoro, la burrata e il basilico. Una ghiottoneria anche il risotto al gorgonzola e mascarpone con una crema di pomodorini gialli. Piatto forte della serata: la tagliata di Scottona nostrana al sale aromatico e riduzione di Chianti classico con patate alla crema e verdure cotte. Gran finale in giardino con la torta millefoglie alla crema, il tiramisù “mundial” di Diletta, la campionessa vicentina del Concorso 2019, e i dolci peccati di gola dell’Antica Pasticceria Loison di Costabissara.
Le 8 etichette premiate con la Gran Medaglia d’Oro e la Gran Menzione
Ecco le 8 etichtte premiate con la Gran Medaglia d’Oro e la Gran Menzione:
* Lacrima di Morro d’Alba “Re Sole” 2016 di Mancinelli (punteggio 95,50).
* Moscato Rosa di Franz Haas 2023, Alto Adige (punteggio 94,50).
* Vin Santo “Baciamano” 2015 dei Conti degli Azzoni (punteggio 94,50).
* Cuvée Vigneti delle Dolomiti Maso Toresella della Cavit (punteggio 94,25)
* Moscato Giallo “Castel Beseno” Cantina Vivallis di Nogaredo (punteggio 94).
* Cuvée Adamantis 2020 della Cantina Valle Isarco (punteggio 93,50)
* Riesling Trockenbeerenauslese 2017 di Helmut Gangl (punteggio 93,50).
* Riesling Trocken Tschüss No Limits, Gut Avelsbach, Treviri (punteggio 93).
– Müller Thurgau Monogramma Albrecht Dürer 2020 di Pojer&Sandri.
Punteggio 92
– Passatempo Rosso delle Marche 2021 Conti degli Azzoni Wines.
– Pinot Nero Oltrepo’ Rout 10.46 Opusperfecta 2019 di Enoemme.
– Roero Arneis Docg 2023 dell’Azienda Agricola Massucco (Cuneo).
– Roero Arneis Docg Riserva 2016 dell’Azienda Agricola Massucco.
Punteggio 91,75
– Pinot Grigio Rulendis 2022 della cooperativa Cavit (Trento).
– Recina Ribona 2921 Conti degli Azzoni (Montefano, Macerata)
– Cabernet Sauvignon 2022 Azienda Agricola “La Ciocca” (Piacenza).
Punteggio 91,50
– Pinot Nero 2023 Pojer& Sandri (Faedo, Trento).
– Barolo Docg Mascarello 2020 La Morra (Cuneo).
Punteggio 91,25
– Pinot Nero “Aristos” 2022 Cantina Valle Isarco (Bolzano).
– Malvasia Colli Piacentini Azienda Agricola “La Ciocca”.
Punteggio 91
– Manna 2022 Cantina Franz Haas di Montagna (Bolzano).
– Pinot Nero 2022 Cantina Franz Haas di Montagna (Bolzano).
– Retiko 2002 Azienda Agricola Grigoletti di Nomi (Trento).
– Bianco Borjac 2023 di Ivan Sosol, Oslavia (Gorizia).
– Alidor 2021 Corte Bacaro Wines, Summaga (Venezia).
– Canace Nero di Troia 2021 Cantina Diomede, Canosa di Puglia.
– Petit Chablis 2021 Chateau de Maligny (Borgogna, Francia).
– Tajà Dolcetto di Ovada Docg 2016 di Cascina Bretta Rossa.
Punteggio 90,50
– Pinot Grigio 2023 Ronc di Guglielmo, Spessa (Friuli)
– Vino Bianco Woman Vision 2022 di Josko Colja, Sgonico (Gorizia).
– Vi Veri Cabernet Sauvignon, Casa Grazia (Sicilia).
– Carmenere 2021 Marocchesa Vini, Mogliano (Treviso)
– Rosato Vin dei Molini Pojer&Sandri (Faedo, Trento).
Diciasette le etichette premiate con la medaglia d’argento
– Chardonnay Trentino Doc Maso Toresella Riserva 2022 Cavit (Trento).
– Cabernet Sauvignon Bio 2020 Cantina di Riva del Garda (Trento).
– Dalila Bianco Riserva 2022 Feudo Arancio Nosio (Sicilia).
– Foja Tonda Casetta Albino Armani 2019 (Trentino-Veneto-Friuli)
– Valpolicella Superiore 2022 Albino Armani (Trentino-Veneto-Friuli).
– Schiava Gentile “I Filari” 2022 Azienda agricola Casimiro (Trento).
– Rosso Piemonte Doc 2017 Cascina Bretta (Monferrato).
– Gutturnio Riserva 2018 Azienda “La Chioccia” (Piacenza).
– Orione Mornasca Igt 2018 Cascina Gnocco (Pavia).
– Lacrima di Morro d’Alba Mancinelli 2021 (Ancona).
– C Y IGT Calabria rosso 2021 Kalabria Wines Tenuta Lonetti (Calabria).
– Pecorino Bio Auà Dop 2019 Fattoria Gaglierano (Abruzzo)
– Lavente Malvasia Putinata 2022 Emiliano Fini (Lazio).
– Friulano Collio Doc 2023 di Ivan Sosol (Oslavia, Gorizia).
– Pinot Grigio Ramato Bakren 2023 di Ivan Sosol (Gorizia).
– Sauvignon Colli Orientali 2023 Ronc di Guglielmo (Friuli).
– Cerasuolo d’Abuzzo 2020 Fattoria Gaglierano (Pescara).
In alto i calici. Prosit!
Villa Farsetti, la Versailles dei Dogi, sede del concorso “Venice International Wine Trophy”.
La cerimonia di premiazione del Concorso “Venice Internationl Wine Trophy”.
Vanni Berna e Francesco Turri durante le premiazioni del “Venice Internationl Wine Trophy”.
Francesco Turri e la madrina del Concorso Chiara Perale premiano Fabrizio Maria Marzi.
Il rosso marchigiano “Passatempo” del conte Valperto degli Azzoni premiato con 92 punti.
Andi Punter, direttore marketing e vendite della Franz Haas con Sofia Haas.
Le due etichette “Moscato Rosa” e “Manna” di Franz Haas premiate a Venezia.
La Cuvèe Maso Toresella 2021 della Cavit premiata con la Medaglia d’Oro e Gran Menzione.
Il direttore della Cantina Vivallis Marco Iachemet con il presidente Mauro Baldessari.
Mario Pojer e Fiorentino Sandri superstar a Venezia con 3 medaglie d’oro.
Armin Gratl, direttore della Cantina Valle Isarco, mostra orgoglioso l’ultimo gioiello: Adamantis.
Carmelo Grigoletti, patron dell’Azienda agricola di Nomi.
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