
E per Pasqua i vini passiti da… meditazione

In questi giorni di festa sono i protagonisti della tavola: accompagnano i dolci della tradizione pasquale. Le manifestazioni in Valle dei Laghi (Trentino) e a Volta Mantovana (Lombardia).
Luigi “Gino” Veronelli, poeta del vino e del cibo, filosofo illuminato, maestro di giornalismo e padre indiscusso della critica enogastronomica italiana, è entrato nella storia del pianeta vino grazie anche ad un linguaggio immaginifico da lui creato. Se oggi parliamo di vini di pronta beva, di vini dialettici, di vini dal nerbo viperino, di vini opulenti, di vini da meditazione, il merito è suo.
Quei vini passiti… da meditazione che Veronelli teneva sul comodino

Veronelli amava i vini da meditazione: quei vini passiti che in occasione delle festività pasquali non possono mancare sulle nostre tavole per accompagnare i dolci della tradizione.
Per esorcizzare la morte teneva sul comodino un Picolit, grande vino da meditazione, della leggendaria contessa friulana Giuseppina Perusini Antonini, proprietaria di Rocca Bernarda, morta all’età di 101 anni e un Porto Quinta de Resurressi del 1926 (sua data di nascita) che gli ricordava una notte d’amore con una splendida signora portoghese.
Alla fine si è consolato con una bottiglia di «Scaccomatto» (Albana Passito della Fattoria Zerbina di Faenza). Siamo sicuri che se la sarà goduta a piccoli sorsi nell’ora del trapasso.
Il Vino Santo Trentino e i riti della Settimana Santa in Valle dei Laghi

I vini passiti – dicevamo – sono i protagonisti delle tavole pasquali per accompagnare i dolci della tradizione. Uno dei più famosi è il Vino Santo Trentino della Valle dei Laghi. Un vino antico, prodotto con i migliori grappoli dorati di uve Nosiola, unico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino, che nella “Settimana Santa” vive il simbolico passaggio dall’appassimento all’invecchiamento, dopo la tradizionale spremitura.
In questi giorni le cantine trentine della Valle dei Laghi che producono questo nettare, raro e prezioso, aprono le porte agli appassionati e ai wine lover per le gite enogastronomiche fuoriporta. Scampagnate che quest’anno, dopo Pasqua e Pasquetta, portano al ponte del 25 aprile, Festa della Liberazione.
A Volta Mntovana la Mostra nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione
Oltre alIa Valle dei Laghi vini passiti e da meditazione (d’Italia e del mondo) sono protagonisti anche della “Mostra Nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione” allestita a Volta Mantovana, unica rassegna dedicata a questo patrimonio da custodire e valorizzare. E’ in programma dal 25 al 27 aprile a Palazzo Gonzaga di Volta Mantovana ed è l’unico evento del genere dedicato ad un patrimonio da salvaguardare e valorizzare. Promosso dal Comune di Volta Mantovana con il patrocinio dell’Onav-Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino vedrà sfilare sul red carpet oltre 100 etichette: dal Passito di Pantelleria all’Aleatico dell’Elba, dal Vino Santo Trentino al Montefalco Sagrantino Passito, dal Moscato di Scanzo a tante altre perle enologiche che caratterizzano l’Italia, oltre – come ospite – al Tokaji ungherese.
Il mitico Château d’Yquem francese e il Tokaji “muffato” ungherese
Oltre ad incontri, degustazioni guidate e maserclass a Volta Mantovana sono previsti due eventi che faranno conoscere vini famosi a livello globale: il primo letterario dedicato a Château d’Yquem, la leggenda con la scrittrice e gastronoma Cinzia Benzi, autrice del libro “Yquem”, incontro moderato dall’esperto assaggiatore Onav Matteo Battisti, e il secondo sul Tokaji, prezioso vino muffato, curato da Battisti con il Consolato Generale di Ungheria a Milano.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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