E’ Luigi Fabian il re del “museto”
Norcino per passione, ha vinto l’edizione 2023 delle Olimpiadi di “Porcomondo” organizzate a Riese Pio X
(Treviso) dall’Ingorda Confraternita del Cotechino
Barba bianca da Babbo Natale, mani nodose, norcino per passione, una vita dedicata alla campagna e all’allevamento di animali.
E’ lui, Luigi Fabian, 62 anni, il vincitore del Campionato mondiale del Museto ribattezzate le “Olimpiadi del Cotechino”, evento organizzato alla Caneva dei Biasio, trattoria e azienda vitivinicola di Cendrole di Riese Pio X (Treviso), sede fin dalla nascita dell’Ingorda Confraternita del Museto.
Una vita intensa, la sua: ha lavorato con i bachi da seta, ha coltivato tabacco, ha allestito un vivaio, ha allevato bovini da carne e da latte.
Oggi è in pensione e si dedica a tempo pieno ai maiali, ha una piccola produzione locale a Salvarosa, frazione di Castelfranco, nel Trevigiano, e per la macellazione si avvale della consulenza del norcino Giorgio Squizzato.
Trentasei i norcini in gara quest’anno alle Olimpiadi di “Porcomondo”
All’edizione 2023 delle Olimpiadi di “Porcomondo” quest’anno hanno partecipato 36 norcini, provenienti da tutto il Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. Il segreto del vincitore?
L’amore per gli animali, tanto che dopo la vittoria ha dedicato al suo maiale una sorta di monologo.
“Da quarant’anni confeziono e mangio museti, quest’anno i miei erano davvero buoni. Per questo ho deciso di iscrivermi per la prima volta al concorso, quasi avessi avuto un presagio” ha raccontato tra gli applausi dopo il rito di consacrazione: la consegna del coltello della Confraternita da parte del Gran Norcino Matteo Guidolin.
Il vincitore: “Nessun segreto particolare. Solo sale e pepe, niente spezie”
“Non ho segreti particolari – ha aggiunto Luigi Fabian – solo grande cura e grande amore per i maiali.
Nel museto ci vanno solo sale e pepe, niente spezie. Poi passo la mano a mia moglie che è bravissima nel farlo diventare una bontà… da leccarsi i baffi.” Quanto alla produzione di quest’anno (150 museti), è già sold out, distribuita tra parenti, amici e alcuni clienti.
Sul podio al secondo posto della kermesse si è classificata la Macelleria Sartori Carni di Brenzone del Garda (Verona) e al terzo la Macelleria Peron di Schio (Vicenza). Premi di consolazone per tre norcini trevigiani: l’azienda agricola Rossi di Musano di Trevignano, la Mario Vanzo di Riese Pio X e la Denny Mascherin di Altivole.
Nell’albo d’oro delle Olimpiadi, il “Re della Cotica”, Pierluigi De Meneghi, rimane ancora in vetta dopo aver vinto due volte (nel 2022 e nel 2020), subentrando al primo vincitore, Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019).
La giuria oltre alla bontà ha valutato l’impatto visivo e olfattivo dei museti
La giuria era composta da 18 professionisti del settore che hanno seguito una scheda tecnica elaborata da De Gustibus Carnis che ha valutato l’impatto visivo e olfattivo dei “museti” in gara prima di passare alla degustazione vera e propria.
La giuria era composta da Elisa Guizzo, presidente della giuria e meat specialist, che ha anche condotto una lezione di analisi sensoriale. Gli altri componenti: Iuri Martinato, vice presidente De Gustibus Carnis, Cesare De Stefani della Salumi De Stefani, Mario Conte, sindaco di Treviso,
Walter Brunello libero professionista, Alessandro Martini direttore Marca Treviso, Giovanni Scapin della Locanda da Doro, Federico Caner assessore regionale Turismo e Agricoltura,
Luca Breccia macellaio De Gustibus, Antonella Alban dirigente dell’Istituto Agrario Sartor, Clodovaldo Ruffato organizzatore Magna Porcatio, Furio Bragagnolo di Pasta Zara e i giornalisti Giancarlo Saran, Laura Maragliano, Lucia Russo, Domenico Basso, Mauro Pigozzo e Maurizio Drago.
Durante la serata, l’assessore regionale Federico Caner, storico partecipante alla manifestazione, ha difeso le produzioni locali da chi, in questi giorni, le aveva attaccate.
“Questa è la nostra tradizione, questa è la nostra gastronomia. Dobbiamo difendere il nostro modo di vivere e di mangiare.” Per il sindaco diu Treviso Mario Conte è stata invece la prima volta in giuria:
“Di museti buoni ce n’erano molti, è stato difficile scegliere, ma alla fine ha vinto la passione e l’amore per l’allevamento dei nostri piccoli produttori locali.”
Il Festival “Suin Generis”, segreti, curiosità e ricette del BelPaese
Il campionato del mondo di Museto è inserito all’interno delle iniziative di “Porcomondo”.
Il Festival “Suin Generis” proseguirà il 24 gennaio all’istituto Agrario Domenico Sartor di Castelfranco Veneto quando si scopriranno tutti i segreti del maiale a partire dalla qualità delle sue carni intese come alimento ricco di componenti bioattivi, all’analisi della filiera suinicola con le principali razze allevate in Italia.
Si parlerà anche di tendenze del mercato europeo con l’analisi dell’export di carni suine, si parlerà di maiale nella tradizione veneta e nella mitologia per concludere con le curiosità e le ricette del BelPaese: dal Trentino Alto Adige alla Sicilia.
Interverranno Elisa Guizzo, esperta di carni, il prof. Danilo Gasparini dell’Università degli Studi di Padova e l’esperto di gastronomia Giancarlo Saran.
Venerdì 27 gennaio a Castelfranco Veneto la “Disfida del Salame”
Il Festival di “Porcomondo” non finisce qui. Venerdì 27 gennaio, alle ore 20, all’Albergo alla Speranza di Castelfranco Veneto, è in programma la “Disfida del Salame” e sabato 28 gennaio alle ore 20, all’Agriturismo La Penisola, invece, si terrà la “Magna Porcatio”.
Venerdì 3 febbraio, sempre alle ore 20 presso Ferrowine (Castelfranco Veneto), andrà in scena “Muset & Champagne” con la consegna del premio Suin Generis a Pierluigi Pardo, noto giornalista sportivo, che conduce il programma di cultura enogastronomica “Mangia come parli” su Radio 24.
Giovedì 16 febbraio, infine, a Casa Riese ci sarà la presentazione della nuova condotta Slow Food, che unisce le condotte di Bassano del Grappa e della Castellana. (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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