Via libera dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), al consumo di questo controverso edulcorante nella zona Ue. Ma i dubbi rimangono su una sostanza utilizzata da oltre 200 milioni di persone e presente in seimila prodotti e in più di cinquecento farmaci.
“L’Aspartame e i suoi prodotti di degradazione sono sicuri per il consumo umano ai livelli di esposizione attuali”. Queste le conclusioni dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) presentate qualche giorno fa a Bruxelles. Allora possiamo stare tranquilli? Per niente.
Sulla sicurezza alimentare dei cittadini non si scherza! A maggior ragione se tali affermazioni possono fare la fortuna delle multinazionali del terrore che distribuiscono sul Pianeta questo additivo alimentare con un potere dolcificante 200 volte maggiore rispetto al saccarosio, ma con un apporto calorico equivalente.
L’utilizzo dell’aspartame fino al 1981 era bandito negli alimenti, per la sua presunta cancerogenicità, dovuta alla liberazione nell’organismo del metanolo, sostanza nota per avere effetti tossici. Perfino l’Agenzia statunitense per gli alimenti e i medicinali (Fda) non ne approvava l’utilizzo, salvo poi, grazie all’intervento del potente presidente Usa di allora, Ronald Reagan, cambiò parere.
Mi chiedo come può un’istituzione come l’Efsa autorizzare l’uso dell’aspartame nella dose giornaliera ammissibile (40 mg/kg peso corporeo) anche se lo studio effettuato non dimostra con sicurezza la relazione fra l’insorgenza di tumori e il consumo del dolcificante?
Il solo dubbio sulla pericolosità dell’aspartame (così come di altri additivi chimici), dovrebbe essere da solo sufficiente per vietarne l’utilizzo a tutela della salute dei cittadini. E invece no. Grazie al colpevole silenzio della politica (dove sono i nostri parlamentari europei?), la scienza rischia l’asservimento alle ragioni del capitale.
Con questa incauta decisione dell’Efsa, l’Europa segna l’ennesimo solco con i propri cittadini. Come difendersi? Non rimane che il fai da te, ossia basta leggere l’etichetta dei prodotti alimentari che consumiamo e bandire quelli che portano la sigla E 951!
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