Conclusa con successo anche l’edizione 2018 di «Durello & friends», la manifestazione clou per questa denominazione che si estende tra le colline tra Verona e Vicenza. Un programma ricco che ha portato a Villa Bonin a Vicenza oltre 1200 persone ad incontrare le 28 cantine con più di 100 vini in degustazione. Protagonista assoluto lo spumante autoctono che messo alla prova con abbinamenti e degustazioni ha brillantemente superato ogni sfida.
Dopo il taglio del nastro alla presenza del Ministro agli Affari Regionali e delle Autonomie Erika Stefani, e l’apertura dei banchi di assaggio, si è entrati nel Dna del vitigno con l’agronomo Ermanno Murari che ne ha evidenziato le differenze clonali ed il carattere che queste conferiscono.
Anche il confronto tra vini prodotti di alta quota di tutta la penisola ed alcuni 60 mesi di Durello, guidato dal giornalista Andrea Gori, ha confermato il carattere deciso e pieno dello spumante Berico.
Spazio anche per l’approfondimento culturale insieme a Giamberto Bochese, presidente dell’ATS con la presentazione del progetto di candidatura della Val D’Alpone come patrimonio dell’Unesco e Diego Tomasi, presidente del comitato tecnico-scientifico del Cervim, con un approfondimento sulle peculiarità e i valori identitari dei vini di montagna.
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