La nuova generazione è rappresentata da Hermes Rusticali laureatosi recentemente in Viticoltura ed Enologia presso l’università di Bologna.
Avere un papà che ha dato grande impulso allo sviluppo del vino Bursòn, è quasi obbligatorio che il figlio sviluppi ulteriormente il tema. Un figlio d’arte, inizia a mettere in pratica l’esperienza dei genitori, fondatori di una azienda tra le più rappresentative della Romagna.
Certamente le premesse ci sono tutte, e sicuramente Tenuta Uccellina la troveremo ancora nell’olimpo delle grandi. Già da qualche anno Hermes con la supervisione del padre ha iniziato micro vinificazioni che hanno dato vita a vini interessanti. L’azienda si completa con la figura della mamma Antonietta che segue le vendite ed è inutile dire che ha spronato Hermes anche al marketing. Ora non ci resta che aspettare il 2024 per poter gustare il primo grande vino firmato da Hermes Rusticali.
Per conoscerlo meglio ci siamo fatti raccontare come è stato il suo percorso.
“il mio percorso nel mondo del vino inizia sicuramente molti anni fa, infatti fin da quando ho iniziato a camminare ho passato diverso tempo in azienda, “impegnandomi” più che altro nel fare dei danni: una volta feci esplodere il dosatore dell’anidride solforosa creando una nube bianca che avvolse me e mio padre, ma di questo episodio da quanto ero piccolo non ne ho neanche ricordo, un’altra volta invece caddi di faccia sull’asfalto da sopra il camioncino dell’ uva…. ci fu bisogno di andare all’ospedale per saturare la ferita che si era creata.”
“Nonostante questo “battesimo” ho sempre guardato di buon occhio questo mondo, fino a circa 14 anni ho frequentato sempre le fiere a cui i miei genitori partecipavano, ed anche il tempo passato in cantina era molto. Poi negli anni delle scuole superiori insieme anche all’aumento dell’impegno sportivo mi ero un po’ allontanato da questo mondo, fin quando tra i 19 e 22 anni iniziai veramente a coltivare questa passione, in quegli anni prestavo semplicemente mano d’opera in azienda e nel mentre continuavo a giocare a calcio. Tra il 2014 e 2015 decisi che era ora di smettere con il calcio e di dedicarmi interamente alla cantina, di lì a poco scelsi anche di incominciare gli studi in Viticoltura ed Enologia all’università di Bologna, la frequenza non obbligatoria mi permetteva di dedicare comunque molto tempo al lavoro riuscendo anche a viaggiare all’estero in Cina, Nord Europa e USA per promuovere i nostri prodotti. E’ inutile dire come in questi anni la mia passione per questo mondo sia cresciuta a dismisura, inoltre ho la fortuna che mio padre mi ha sempre lasciato provare e sperimentare, arrivando negli ultimi 3 anni a gestire in totale autonomia le scelte enologiche relative a tutte le vinificazioni.”
“Oggi posso dirmi estremamente contento di questo primo percorso fatto, ottenendo il 16 Luglio la laurea in Viticoltura ed Enologia. Lo studio svolto per la tesi ha trattato l’effetto dell’impiego di lieviti inattivi in campo sui vini ottenuti dalla cultivar Uva Longanesi, l’utilizzo di questo preparato naturale composto da 100% frazioni di specifici lieviti enologici inattivi, Saccharomyces cerevisiae, applicato con trattamento fogliare, va incontro alla necessità di ristabilire l’equilibrio tra la maturazione tecnologica e quella fenolica, a causa del sempre maggior discostamento tra esse per via del riscaldamento globale, e di un generale miglioramento qualitativo del prodotto. E’ stata principalmente analizzata la maturazione fenolica per quanto riguarda l’incremento del contenuto di polifenoli totali ed antociani, i tannini, relativamente ad un aumento del loro grado di polimerizzazione, e un complessivo miglioramento gustativo e qualitativo dovuto alla riduzione di note erbacee e caratteri aggressivi a favore di una maggiore morbidezza. Per fare ciò e stata sfruttata la comparazione tra il TEST, l’uva trattata con il lievito inattivo, e il CONTROLLO, quella non trattata.”
“Termino annunciando che dalla tesi è nato un vero è proprio vino, in questo caso un Bursôn etichetta nera (prodotto con appassimento delle uve in fruttaio) il quale riposa ora in tonneaux ed uscirà in commercio con un’etichetta dedicata nel 2024.”
Tenuta Uccellina
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