Il convegno europeo di Europêch, tenutosi a Perpignan, in Francia, il 22-23 aprile 2015, è stato l’occasione per uno scambio di informazioni sulla situazione della campagna della frutta estiva in Europa.
Si sono confrontati i rappresentanti di Francia, Spagna, Grecia e Italia. Nei bacini produttivi di questi Paesi, l’inverno appena trascorso è stato in linea generale mite, ma il completamento della fioritura si è trovato in condizioni climatiche più difficoltose rispetto al 2014 a causa delle piogge e di leggere gelate. Al momento il ritardo di maturazione di pesche e albicocche, rispetto al 2014 è di circa 7-10 giorni, ma si confida che l’andamento climatico dei prossimi mesi possa portare ad un rapido recupero dello stato al momento.
Per il 2015 le produzioni, a livello europeo, sembrano al momento inferiori a quelle dello scorso raccolto, con una certa eterogeneità in funzione delle varietà e delle diverse zone di produzione.
A livello europeo si stima una produzione di circa 3,7 milioni di tonnellate complessive di pesche, percoche e nettarine (+1% sul 2014, +3% sul periodo 2009-2013).
Rispetto alle medie dei volumi precedenti, mentre scendono del 7% le pesche tonde, risultano in forte aumento le pesche piatte (+230%). In Spagna l’incremento di pesche piatte è in atto già da alcuni anni e registra attualmente un +12% grazie anche all’entrata in produzione degli investimenti effettuati nel 2010-2013, anche se ad oggi si assiste ad un rallentamento di ulteriori nuovi impianti.
Le produzioni europee di nettarine sono stimate su 1.477.000 tonnellate, -1% sul 2014 e +1% sul periodo 2009/2013. In aumento le produzioni spagnole (+1% sul 2014), in riduzione gli altri Paesi: Italia (-2%), Grecia (-1%), Francia (-7%).
Le produzioni di percoche, dopo i cali degli ultimi anni, sembrano stabilizzarsi in Grecia e in Spagna, che si confermano i principali Paesi produttivi.
Per contro, sul versante delle albicocche, si sono riscontrate nette diminuzioni, rispetto alla scorsa campagna, sempre a causa delle avversità climatiche che hanno influito sulla fioritura. La previsione della produzione è un -7% a livello per l’Italia e un -4% in ambito continentale (poco sotto le 510.000 tonnellate complessivamente), con Grecia a -13%, Francia a -4%.
Solo la Spagna, anche per le albicocche, segna +12, pari ad un raccolto di quasi 100.000 tonnellate, in esito delle positive condizioni climatiche, a cui si aggiunge l’aumento delle superfici nelle regioni del Nord.
Il CSO fa sapere che il ritardo rispetto al 2014 evidenziato in tutte le aree produttive rende difficoltosa la valutazione complessiva dell’offerta europea, per cui tali previsioni sono da considerare come una prima stima che sarà rivista e verificata prossimamente.
Maura Sacher
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