Nel cuore del Prosecco nasce la foresta Follador 1769
Piantati i primi 500 alberi. Paladino di questa benemerita iniziativa ecostenibile dell’azienda di Col San Martino è il Prosecco Brut Superiore Docg “Fosélios”. Nuovi prestigiosi riconoscimenti dalla rivista tedesca Falstaff.
Cinquecento alberi all’anno, per almeno 3 anni. Con l’impegno di contribuire alla riduzione della CO₂, l’azienda trevigiana Follador Prosecco dal 1769 ha dato il via ad un nuovo progetto di incremento delle risorse ambientali, in collaborazione con la B Corp Treedom, che dal 2010 promuove la piantumazione di alberi in tutto il mondo. La benemerita iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Vinitaly nello stand dell’azienda di Col San Martino.
“Fosélios”, quel raggio di luce del Dio Sole catturato in bottiglia
Paladino dell’iniziativa ecosostenibile è il Prosecco Superiore Docg Brut “Fosélios”, l’etichetta più recente dell’azienda. Un gioiello che rappresenta al meglio la filosofia ecologica dell’Alta Marca Trevigiana. Il nome di queste piacevoli e simpatiche bollicine rappresenta infatti un inno alla luce, alla convivialità e alle generazioni future, fondendo il sostantivo greco Phos (ossia “Luce”), con il nome proprio Elios che designa il “Dio Sole”. Un raggio di sole catturato in bottiglia, portabandiera di quei valori fondati sul rispetto per la Madre Terra, che Follador Prosecco 1769 perpetua da nove generazioni.
Ogni bottiglia acquistata contribuirà alla creazione della Foresta Follador
“Ogni bottiglia di Fosélios acquistata contribuirà alla creazione della Foresta Follador in diversi Paesi del mondo – ha ribadito Cristina Follador, direttore vendite e marketing dell’azienda – la nostra tradizione enologica si intreccia profondamente con la terra che ci ospita, portandoci ad operare in modo olistico alla viticoltura e al territorio. – e conclude – Promuovere la piantumazione di nuovi alberi ci rende fieri di poter preservare la Natura che tanto amiamo.”
“È con grande soddisfazione che vediamo aziende di eccellenza italiana, come quelle nel settore dell’enogastronomia, unirsi agli sforzi per la salvaguardia dell’ambiente. Questo impegno non solo preserva il nostro patrimonio naturale, ma anche ciò che ci nutre e sostiene. Insieme, possiamo fare grandi cose” ha dchiarato Mario Pacifico, Treedom Managing Director.
Analoghe iniziative nel mondo con piante di cacao, caffè, ancardi e mangrovie
Analoghe iniziative con piantumazioni di piante di caffè, cacao, mangrovie e anacardi sono già stati predisposti in Colombia, Nepal, Kenya, Haiti e Tanzania. La Foresta Follador contribuirà a portare benefici non solo all’ambiente, ma anche alle persone che lo abitano: la piantumazione di alberi in contesti agricoli mira infatti a garantire risorse alimentari e opportunità economiche per le comunità locali.
Un gesto d’amore verso il mondo che ci circonda e le generazioni future
Assieme all’adesione al programma Sustainable Wine, al percorso di certificazione Equalitas, alla recente installazione di pannelli fotovoltaici gestiti con piattaforma Regalgrid® e all’ultimo Decanter per vino, gioiello della tecnologia, si rafforza così la determinazione di Follador Prosecco dal 1769 nel contribuire ad un futuro più salubre.
La degustazione di “Fosélios” diventerà per gli estimatori del brand un momento di connessione con la terra, un gesto di rispetto e di amore verso il mondo che ci circonda e le generazioni future.
Altri prestigiosi riconoscimenti da Falstaff per il Fosélios e il Ruiol Castei
Nel frattempo è da registrare l’exploit dell’azienda di Col San Martino premiata dalla prestigiosa rivista tedesca Falstaff in occasione del “Prosecco Trophy 2024”. Al Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Brut “Fosélios” Falstaff ha assegnato il punteggio di 93 centesimi, mentre il “Ruiol Castei” Prosecco Superiore Docg Extra Dry, già detentore del titolo di Miglior Prosecco del 2020 al “The Champagne & Sparkling Wine World Championships” si è confermato alla grande con il lusinghiero punteggio di 92 centesimi.
“Siamo grati per la fiducia espressa dalle giurie internazionali e determinati ad affrontare le nuove sfide del mercato italiano e mondiale” ha dichiarato Cristina Follador, direttore delle vendite e del marketing dell’azienda. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è promuovere il saper fare artigianale e la buona qualità dei vini, proprio come ci hanno insegnato i nostri nonni”.
Quella prima onorificenza ricevuta nel 1769 dal Doge di Venezia
Il prestigio della tradizione enologica della famiglia Follador 1769 è testimoniata dalla prima onorificenza ricevuta nel 1769 dal Doge di Venezia Alvise IV Mocenigo, che premiò l’impegno dell’antenato Giovanni Follador nel produrre un vino di eccezionale qualità, da quelle sue proprietà destinate interamente a vigneto.
Da oltre due secoli la famiglia Follador assolve il compito di preservare e tutelare l‘esclusività del Territorio di Valdobbiadene (eletta nel 2019 Patrimonio dell’Umanità) tramandando, generazione dopo generazione, il valore di questa terra dalla posizione privilegiata. Un fil rouge che ha portato a comporre con umiltà e perseveranza 255 anni di storia, per offrire agli estimatori magnifiche varietà di Prosecco DOCG, oggi ricercate e apprezzate in tutto il mondo.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri