
Conto alla rovescia per Vinitaly

L’edizione numero 57 è in programma nei padiglioni della Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile 2025.
Saranno presenti 4.000 aziende e migliaia di operatori dall’Italia e da 140 Nazioni. Vola l’export, ma ora incombe la spada di Damocle dei dazi minacciati da Trump.
E’ cominciato il conto alla rovescia per il taglio del nastro dell’edizione numero 57 di Vinitaly in programma nei padiglioni della Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile 2025.
La più importante rassegna mondiale riservata al pianeta vino e distillati arriva dopo il record fatto registrare l’anno scorso dall’export dei vini italiani (8,1 miliardi di euro, +5,5%), ma nel bel mezzo di una tempesta perfetta causata dalla “querelle” sui minacciati dazi Usa, primo mercato del vino al mondo e primo partner straniero per l’Italia.
Continua il boom delle esportazioni, superati in valore gli 8 miliardi euro

Per quanto riguarda i numeri, l’Osservatorio Uiv-Vinitaly ha reso noto che il fatturato alla produzione ha superato i 14,5 miliardi di euro, cifra che sale a 31 miliardi con l’indotto e a 45,2 miliardi tra impatto diretto e indiretto, per un comparto che copre l’1,1% del Pil italiano.
L’export vale 8,1 miliardi di euro (1,9 solo verso gli Stati Uniti) con 3,6 miliardi di euro di vendite in valore.
Altre cifre: sono 670.000 ettari i vigneti coltivati e 29,4 milioni i consumatori nel Belpaese. Dopo un 2024 in sensibile crescita, soprattutto nelle esportazioni (+5,5% sul 2023) si registra una flessione sui consumi interni (-1,5% i volumi di vendita).
Si parlerà del “Vino e salute” e delle novità che interessano le etichette

Anche quest’anno l’impegno di Vinitaly sarà, come sempre, quello di valorizzare il lavoro delle imprese, la qualità del vino italiano e guardare al futuro oltre le contingenze, mettendo al centro tematiche non solo congiunturali, come quella dei dazi, appunto, ma anche strutturali: dal tema “Vino e salute” con focus sulle novità che arriveranno in etichetta, dove l’approccio sarà quello di informare più che spaventare.
Di questo si parlerà alla presenza del Commissario alla Salute dell’Unione Euripea, Olivér Várhely, e del Commissario all’Agricoltura Christophe Hansen. Il tutto alla presenza di 4.000 aziende, e di migliaia e migliaia di operatori dall’Italia e da 140 Nazioni.
In particolare è confermata la presenza di 30.000 buyer internazuonali, compresi quelli statunitensi compresi, per quella che è la più grande “Agenda business” del made in Italy enologico. È la fotografia dell’unica rassegna internazionale dedicata al vino italiano.
Il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “Sarà un grande Vinitaly”

Tra gli obiettivi che caratterizzano tutte le iniziative messe in campo quest’anno da VeronaFiere si consolidano quelli della promozione e dell’internazionalizzazione, mentre punta a crescere ulteriormente il palinsesto dei contenuti, con Vinitaly che evolve da osservatore delle tendenze a incubatore delle stesse.
“Ci aspettiamo un grande Vinitaly – ha detto il presidente Veronafiere, Federico Bricolo – ce lo dicono in numeri, grazie al grande lavoro del team di Vinitaly per tutto l’anno.
Confermata anche tutta la delegazione americana, che è un segnale importante. C’è tanto entusiasmo, e soprattutto oggi è un grande segnale di forza e di unità del vino italiano.
Apriremo all’enoturismo, con uno spazio dedicato, di cui siamo primi in Europa, ma si può crescere ancora e molto, facendo vivere bellezza, arte e l’unicità dell’Italia.
Ci saranno due Commissari Europei per la prima volta, Agricoltura (Christophe Hansen) e Salute (Olivér Várhely), una presenza importante per il confronto con le imprese e con tutte le loro rappresentanze, per la quale dobbiamo ringraziare molto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Pochi giorni fa eravamo a Bruxelles per un evento promozionale di Vinitaly, abbiamo visto tanti europarlamentari di tutti gli schieramenti, a dimostrazione di come il vino non ha un colore politico, ma viene sostenuto dal Sistema Italia unito, soprattutto in questo momento.”
Presentato a Bruxelles un pacchetto di misure a sostegno del settore
Ieri a Bruxelles il Commissario all’Agricoltura Christophe Hansen ha presentato il “Pacchetto Vino” con una serie di misure mirate a sostenere il settore in una fase importante e complessa di transizione verso il futuro.
“L’Ue è leader mondiale nella produzione e nell’esportazione di vino” ha detto.
“Al di là del peso economico del settore e del savoir-faire dei nostri produttori di vino, i vigneti fanno parte dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio culturale.
Per questo motivo presento ora questo pacchetto di misure, che rispondono direttamente alle richieste del settore e degli Stati membri.”
“Sono fiducioso – ha aggiunto – che le nostre proposte contribuiranno a stabilizzare il mercato e consentiranno ai produttori di cogliere nuove opportunità e rispondere all’evoluzione delle aspettative dei consumatori.
Invito gli Stati membri e il Parlamento Europeo ad agire rapidamente per l’adozione e l’attuazione finali di queste misure volte a dare sollievo al settore.”
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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