Opinioni Storie e Fatti

“c’è + gusto a Bologna”

"c'è + gusto a Bologna" Lo scorso weekend, il prestigioso Palazzo Re Enzo di Bologna è stato il palcoscenico di un evento che ha celebrato l'eccellenza enogastronomica

 “c’è + gusto a Bologna”

Lo scorso weekend, il prestigioso Palazzo Re Enzo di Bologna è stato il palcoscenico di un evento che ha

Screenshot

celebrato l’eccellenza enogastronomica: C’è + Gusto a Bologna, un festival che unisce la tradizione alla modernità, esplorando il connubio tra arte, artigianato, design e innovazione del cibo. 

Svoltosi il 12 e 13 ottobre, l’evento ha trasformato il cuore della città in una vera e propria festa dei sensi, dove sapori e storie si sono intrecciati in un’esperienza unica.

L’edizione di quest’anno ha presentato una ricca selezione di prodotti enogastronomici, con un focus su abbinamenti inediti e annate pregiate, in grado di raccontare storie attraverso sapori, profumi e texture. 

Al centro di tutto, c’era l’intento di offrire ai partecipanti un’esperienza sensoriale indimenticabile, capace di stimolare tanto il palato quanto la mente.

Gli spazi del Palazzo Re Enzo, con la loro maestosità storica, hanno fatto da cornice perfetta a un evento che ha messo in risalto le eccellenze del territorio, ma anche i legami con altre regioni e culture enogastronomiche italiane e internazionali. 

L’atmosfera vibrante e coinvolgente era permeata da un forte senso di condivisione e di scoperta. Uno dei temi centrali di quest’anno era “Le forme del Gusto”, un vero e proprio percorso tra arte e innovazione. 

Il cibo è stato presentato non solo come nutrimento, ma come espressione creativa, dimostrazioni dal vivo e laboratori interattivi. Chef, artigiani e designer del gusto hanno collaborato per creare piatti unici che raccontassero storie, non solo attraverso i sapori ma anche attraverso l’estetica e la presentazione.

Tra gli appuntamenti più apprezzati c’erano i laboratori dedicati alla creazione artigianale del cibo, dove i partecipanti hanno potuto assistere a dimostrazioni dal vivo sulla lavorazione dei prodotti tipici, come la pasta fatta a mano, il cioccolato e il pane, riscoprendo antiche tradizioni che si incontrano con tecniche moderne. 

Un altro aspetto chiave dell’evento è stato il focus sull’innovazione e la sostenibilità. Le aziende presenti hanno mostrato come sia possibile conciliare la tradizione con la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della produzione alimentare, con un occhio attento all’impatto ambientale e alla sostenibilità delle materie prime. 

L’evento ha offerto ai visitatori un’ampia gamma di degustazioni guidate, dove vino e cibo sono stati protagonisti indiscussi. 

Ogni abbinamento è stato pensato per creare un dialogo tra prodotto e territorio, raccontando attraverso ogni sorso e ogni boccone l’identità e la cultura di chi lo ha prodotto. 

Le degustazioni hanno messo in luce il lavoro di viticoltori, enologi e chef, creando una sinergia perfetta tra i sapori. 

Un aspetto fondamentale di C’è + Gusto è stato il ruolo delle persone. Ogni stand, ogni prodotto, ogni degustazione raccontava una storia fatta di passione, sacrificio e dedizione. 

Gli artigiani, gli chef e i produttori presenti non erano solo espositori, ma narratori che attraverso i loro prodotti hanno condiviso pezzi della loro vita e delle loro tradizioni con il pubblico.

Il calore e la convivialità che hanno pervaso l’evento hanno fatto sì che ogni momento fosse un’occasione di scambio e di arricchimento reciproco, rendendo C’è + Gusto a Bologna non solo una manifestazione enogastronomica, ma anche un’esperienza di connessione umana.

La manifestazione C’è + Gusto a Bologna ha dimostrato, ancora una volta, come l’enogastronomia possa essere uno strumento potente per raccontare storie, suscitare emozioni e creare connessioni profonde tra persone e territori. Tra abbinamenti ricercati, storie di artigiani e momenti di pura creatività, il pubblico ha potuto vivere un’esperienza multisensoriale che ha esaltato il valore del cibo come espressione di cultura, tradizione e innovazione.


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio