Ieri 6 aprile era il Carbonara Day 2019, la Giornata nazionale dedicata alla “Carbonara”, al piatto di pasta che tutti gli italiani conoscono, e pure gli stranieri di passaggio, e che sostanzialmente in ogni casa o ristorante ognuno fa a modo suo.
La ricetta tradizionale di questo piatto di pasta asciutta vuole come ingredienti base per la salsetta di condimento: il guanciale, il pecorino romano e il pepe nero, oltre alle uova, fresche perché vengono consumate crude. Non è il momento di discettare sulla ricetta originale e sulle sue varianti, che si piegano alle necessità contingenti (non avere a disposizione guanciale e pecorino bensì pancetta e parmigiano) o ai vari gusti personali (eliminare il pepe o utilizzare la panna o addirittura dare una scaldata alle uova); e nemmeno discutere se, oltre agli spaghetti, sono validi i rigatoni o altro tipo di pasta.
Qui, in questa Rubrica, vogliamo riportare la notizia che giunge dall’Osservatorio Just Eat, l’ufficio incaricato di ricerche sul cibo a domicilio della arcinota piattaforma on-line che riceve gli ordini dei clienti affamati e li direziona alle cucine convenzionate per portare a destinazione le pietanze calde.
Secondo le evidenze dell’Osservatorio Just Eat, diffuse in occasione di #CarbonaraDay, la Carbonara è la pasta preferita a domicilio dagli italiani, soprattutto in versione spaghetti, con oltre oltre 6.000 kg ordinati, un incremento di richieste del +110% nel 2018. A seguire, in fatto di pasta, le tagliatelle al ragù e la Amatriciana.
I richiedenti una Carbonara a domicilio sono soprattutto gli uomini, in particolare tra 26-35 anni, seguiti dai giovanissimi 18-25.
Prevalgono gli impiegati che preferiscono gli spaghetti (la ricerca evidenzia una top tend di preferenze sul tipo di pasta, inclusi il supplì e gli Arancini), e se li fanno portare anche in ufficio, pausa pranzo.
La ricerca, realizzata da Just Eat su un campione di 10.000 utenti in 10 città italiane, esamina anche luogo per luogo il gradimento e mette in evidenza che, sugli oltre 6.000 kg ordinati nel corso del 2018, prevale Roma (patria della Carbonara) con quasi 3.000 kg consumati a domicilio; Catania con 110 kg segna una crescita del +364% di ordini (ove, per un tocco di tipicità territoriale, spopolano gli arancini alla carbonara), Palermo del +190% e Genova del +172%.
Minore incidenza di crescita è registrata in città del Nord come Trieste con +80%, Milano con 78%, Bologna e Padova, rispettivamente con +58% e +40%.
A Verona gli appassionati di carbonara si sono accontentati di 101 kg, preferendo bigoli e bucatini.
Per concludere la carrellata a volo d’angelo tra le informazioni della ricerca, un paio di note curiose: gli appassionati di carbonara sono maggiormente gli uomini rispetto alle donne; sono soprattutto gli studenti (18-25) che si sbizzarriscono in fantasia riguardo alla ricetta tradizionale; se amati in assoluto restano gli spaghetti, gli uomini preferiscono le linguine mentre le donne i rigatoni.
Maura Sacher
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