Campanello d’allarme per i consumi di vino negli Stati Uniti
Wine Market Council è una storica associazione no profit che comprende produttori di vini, coltivatori, importatori, venditori, grossisti e altri operatori del settore vitivinicolo.
Ha effettuato negli Stati Uniti una indagine tra l’autunno del 2021 e la primavera del 2022 tra i consumatori di vini.
È emerso che solamente 44 milioni di “americani” bevono almeno una volta alla settimana e rappresentano solo il 18 % dei 240 milioni di persone adulte.
Questa percentuale seppur risicata è in aumento del 4 % rispetto allo stesso periodo pre pandemia.
I consumatori di vini definiti marginali ossia che bevono almeno una volta ogni tre mesi, chissà che spaventosa sete arretrata che hanno, ammontano al 15 % degli adulti “americani” ossia 35 milioni.
In questo caso la percentuale è in calo del 10 % rispetto ai dati del periodo precedente la pandemia.
La quota totale di queste due categorie di consumatori di vini risulta più alta nella popolazione della fascia compresa tra 60 e 70 anni.
Tra le generazioni più giovani comprese tra 20/30 anni diminuisce invece la quota dei consumatori.
È in aumento la percentuale di coloro che consumano solo birre, superalcolici, distillati e bevande RDT – ready to drink ossia pronte da bere in lattina.
Sono al 29 % con un incremento del 3 % rispetto alla ultima rilevazione.
Soprattutto tra le generazioni più giovani la tendenza a discostarsi dal bere vini è in aumento.
E crescono gli astemi, che tristezza, che con 66 milioni di persone hanno una quota sulla popolazione totale del 28 %.
Gli astemi aumentano del 3 % e stanno crescendo in tutte le fasce di età.
Una ricerca NielsenIQ mette in evidenza che nei locali birre, distillati e superalcolici sono più richiesti rispetto al vino.
Vini e birre sono scarsamente apprezzati presso la popolazione nera che sono il 14 % della popolazione.
Gli ispanici sono il 17 % di tutti gli abitanti degli Stati Uniti e apprezzano di più superalcolici e birre rispetto ai vini.
Ho scritto “americani” tra le virgolette perché storicamente gli unici veri Americani sono i Nativi che attualmente rappresentano solo l’1,2 % del totale.
Sono ridotti a questa misera percentuale grazie ai ripetuti massacri che tra il quindicesimo e il ventesimo secolo hanno eliminato circa 100 milioni di Nativi, Indigeni, Amerindi, Precolombiani e Indiani d’America.
Umberto Faedi
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