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C 66 il Segreto della Cantina

C 66 il Segreto della Cantina

In un angolo nascosto della Toscana, dove le colline si vestono di vigneti e ulivi secolari, c’è una piccola azienda vinicola che cela un tesoro prezioso.

Lorenzo, un uomo dalla terra, con le mani segnate dal lavoro e gli occhi che brillano quando parla dei suoi vigneti, è l’anima di questo luogo incantato.
Accanto a lui, Cinzia, la compagna di una vita, che con dolcezza e determinazione lo affianca nella sua passione.
Tra le tante bottiglie che riposano nelle cantine, ce n’è una che ha un posto speciale nel cuore di Lorenzo: il C66. Nato da un’intuizione di Cinzia, questo vino rosso è un blend di Sangiovese e Merlot, un abbraccio tra la tradizione toscana e un tocco di eleganza.

Per otto lunghi anni, il C66 ha riposato in silenzio, maturando lentamente, come un buon vino sa fare.

Francesco Turri Intervista Lorenzo Massart Patron di Poggiotondo

Un affinamento in bottiglia molto più lungo del solito, che ha regalato a questo nettare un’eleganza e una complessità uniche.
“È un vino speciale, questo,” confida Lorenzo con un sorriso, “un vino che mi sorprende ogni volta. Al palato è morbido, quasi carezzevole, poi esplode un’esplosione di frutta rossa, seguita da una mineralità che lo rende fresco e vibrante.”
Ma cosa rende così speciale il C66? Forse è il terroir unico, la cura maniacale con cui Cinzia e Lorenzo segue le sue vigne, o semplicemente la magia che si crea quando passione e natura si incontrano.

Oggi, dopo un’attesa così lunga, il C66 è finalmente pronto per essere gustato. È un invito a rallentare, a godersi il momento, a celebrare la vita. Un bicchiere di C66 è un viaggio sensoriale, un’esperienza indimenticabile.
Se avrete la fortuna di incrociare questo gioiello enologico, non esitate: stappatelo e lasciatevi trasportare dai suoi aromi e dai suoi sapori. E ricordate, i grandi vini, come le grandi amicizie, hanno bisogno di tempo per maturare.


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