Bossi Fedrigotti presenta il “Conte Federico”, nobili bollicine
In occasione del Trentodoc Festival la tenuta Bossi Fedrigotti ha aperto le porte al pubblico. Emozionante la
sboccatura alla volée di 5 storiche annate da parte dello “chef de cave” Dante Cavazzani.
In occasione del Trentodoc Festival delle bollicine, la kermesse consacrata alle bollicine di montagna, la tenuta roveretana dei Conti Bossi Fedrigotti ha aperto le porte al pubblico per una visita allo storico Maso San Giorgio e per un’esclusiva cena tematica, protagonista il Conte Federico Trentodoc Riserva Brut. Un menu di quattro portate accompagnate da una selezione di quattro annate sboccate alla volée dall’enologo della casa Dante Cavazzani.
Gli ospiti sono stati accolti dalle contesse Maria José e Isabella Bossi Fedrigotti e da Sandro, Raffaele e Giacomo Boscaini storici produttori in Valpolicella alla guida del Gruppo Masi Agricola di cui le Cantine Conti Bossi Fedrigotti fanno parte dal 2007.
L’evoluzione e la straordinaria longevità di 5 annate del Conte Federico
Un’occasione unica per degustare ben cinque diverse annate del Trento Doc Riserva Metodo Classico sboccate al momento:
il 2008, che ha stupito per la sua freschezza e vivacità,
il 2011, il 2015, il 2018 e l’annata 2019 presentata in anteprima.
Il Conte Federico (Chardonnay e Pinot Nero), caratterizzato dalla lunga permanenza sui lieviti, ha dimostrato,
oltre all’eleganza, la sua capacità evolutiva e il potenziale di invecchiamento.
La tartare di gambero rosso, il risotto con i porcini, il Brò brusà e il baccalà
Il menu prevedeva, dopo l’aperitivo di benvenuto dello chef della Tenuta Masi Canova di Lazise, Vitangelo Galluzzi, una Tartare di gambero rosso, emulsione al Conte Federico, radici, erbe e fiori.
Piatto delizioso al pari del Vialone Nano risottato al Conte Federico con i porcini in tre consistenze e capesante alla vaniglia.
Non da meno il mitico “Brò brusà” al Conte Federico, baccalà in crosta di polenta e caviale al melograno.
E come peccaminoso dessert la Formaggella al Conte Federico con confettura di Pero Misso e noci. Dulcis in fundo, con il caffè, le piccole tentazioni dello chef.
Fin dall’Ottocento i conti Bossi Fedrigotti producevano la “Schampagna”
“È un piacere collaborare con Trentodoc per la promozione dell’eccellenza degli spumanti prodotti in Trentino” ha dichiarato Raffaele Boscaini, direttore Marketing di Masi.
“Questa occasione ci permette di sostenere la cultura e le tradizioni enogastronomiche del territorio e di raccontare la storia dei Conti Bossi Fedrigotti, château a cui siamo legati dal 2007.
Come si apprende dai documenti storici della famiglia, sin dall’800 i Conti producevano la “Schampagna”: la tradizione continua con il Conte Federico, metodo classico caratterizzato da un inconfondibile bouquet.
Per questa speciale serata abbiamo selezionato cinque annate iconiche, attraverso cui gli ospiti hanno potuto apprezzare la complessità aromatica e la longevità di questo vino di straordinaria eleganza.”
Una famiglia radicata in Trentino da 600 anni. E da 300 produce vino
La famiglia dei Conti Bossi Fedrigotti è radicata in Trentino, a Borgo Sacco (Rovereto) per la precisione, da 600 anni e da più di 300 produce vino, tramandando la passione per la propria terra e per i caratteristici vini che esprimono gli aromi e i sapori delle Dolomiti. Questo patrimonio, simbolo della nobile tradizione enologica trentina, è valorizzato in tutto il mondo dall’esperienza del Gruppo Masi, di cui fa parte dal 2007.
Tra le generazioni dei Bossi Fedrigotti viticoltori, spicca la figura lungimirante del Conte Federico, padre degli attuali proprietari, che ha dato grande slancio alla produzione dei vini dell’azienda e che nel 1961 ha creato il Fojaneghe, il primo vino in stile bordolese in Italia prodotto da uve Cabernet e Merlot. Al suo nome è dedicato lo spumante protagonista della serata, il Conte Federico Trentodoc Riserva Brut.
Presentando le nobili bollicine le contesse Maria José e Isabella Bossi Fedrigotti hanno ricordato che nei documenti storici di famiglia, vi è testimonianza che fin dall’800 i Conti Bossi Fedrigotti producevano e commercializzavano un vino particolare chiamato “Schampagna”. Una tradizione che continua con il metodo classico dedicato al “Conte Federico”, un Trentodoc elegante e di grande personalità, dal perlage vivace e persistente. Il bouquet ricorda i fiori bianchi con alcune note di nocciola, mentre al palato è un’esplosione di sapori e di aromi, dono prezioso dei vigneti selezionati di Pinot Nero e Chardonnay della Vallagarina.
Oltre alle bollicine e al “Fojaneghe”, il Pinot Grigio, il Marzemino e il Teroldego
La famiglia dei Conti Bossi Fedrigotti è una delle più antiche famiglie nobilliari del Trentino-Alto Adige e da oltre 300 anni tramanda la passione per la propria terra attraverso vini d’eccellenza che esprimono i sapori autentici dei vigneti delle Dolomiti. Il Conte Federico è solo uno dei gioielli dello storico casato roveretano Bossi Fedrigotti, disponibile anche in formato Magnum impreziosito da una preziosa cassetta in legno.
Oltre al “Conte Federico” e al mitico “Fojaneghe” creato nel 1961 da un giovane enologo, Leonello Letrari, la tenuta Conti Bossi Fedrigotti propone altre cinque etichette degne di menzione: il “Vign’Asmara” (100%Chardonnay), vino varietale di buona stuttura e complessità, il Pinot Grigio della Valdadige “Pian del Griso”, fresco e minerale, e gli autoctoni Marzemino e Teroldego della linea Mas’Est.
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