Le tendenze dei nuovi prodotti nel 2021 rispecchiano le indicazioni e i desideri dei consumatori.
Fra produzione sostenibile e cibi vegetali o cosiddetti green – verdi si prospettano novità interessanti e bizzarre.
Una azienda giapponese ha brevettato il caffè spalmabile o butter coffee, una crema in barattolo dal forte e concentrato sapore di 5 volte più intenso, a parer loro, di un espresso e contenente 40 mg di caffeina.
Uova vegetali surgelate stanno spopolando in Usa, ma personalmente non mi fanno voglia. La birra ottenuta dalla fermentazione di avocado compendiata con sidro di mele si aggiunge ad altre birre sostenibili già in produzione.
In Italia molti birrai stanno concentrando la produzione su birre derivate da scarti di pane. Arriveranno formaggi non formaggi basati sulla caseificazione vegetale ma a me scusate piace il Parmigiano Reggiano.
Interessante una bevanda anti ossidante, argomento che va molto di moda, a base di frutto della passione e resa spumante dal Gac un tipo di melone proveniente dal Sudest asiatico.
I prodotti vegani in alternativa alla carne animale sono molto apprezzati per motivi etici, ambientali, salutistici e gustativi secondo i consumatori di questa tipologia di cibo.
Una alimentazione basata prevalentemente sui prodotti vegetali non è più a tempo sinonimo di dieta povera o punitiva.
Vasetti contenenti hummus e crema di legumi sono in previsione visto che i legumi quali i ceci sono ricchi di nutrienti, poco costosi e privi di allergeni.
Etichette semplici e con dati chiari, completi e facili da interpretare sono giustamente sempre più richieste dai consumatori.
L’eliminazione dalle etichette dei prodotti agroalimentari di sequenze di dati spesso interminabili, numeri scritti in caratteri piccoli e didascalie sensate sono assolutamente indispensabili per i prodotti di largo consumo.
Umberto Faedi
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