Assegnati gli Oscar della Grappa
La rivista “Wine Ethusiast” ha premiato come miglior distilleria del mondo l’azienda friulana Nonino. Riconoscimenti prestigiosi anche a Bertagnolli, Marzadro, Pisoni, Roner, Nardini, Tosolini e Bonaventura Maschio.
La grappa, la cui denominazione è riservata esclusivamente all’acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte, vinificate, distillate e imbottigliate in Italia, è uno dei simboli del made in Italy, famoso e conosciuto in tutto il mondo.
E, come il vino, ha le sue grandi firme. Come Nonino, ad esempio, la storica distilleria friulana che sotto la guida di Giannola Nonino (nostra signora della grappa che, tutt’oggi, conduce l’azienda, con le figlie Cristina, Elisabetta, Antonella e la nipote Francesca), ha valorizzato le grappe monovitigno e creato l’acquavite d’uva. Era il 1984 quando Giannola e Benito Nonino, dopo un viaggio in Alsazia e nella Foresta Nera, cambiarono per sempre il panorama della distillazione italiana.
Quarant’anni fa la nascita dell’acquavite d’uva Nonino, una sfida vinta
Fino agli anni Ottanta in Italia era impossibile distillare l’uva. Con determinazione, Giannola e Benito Nonino sfidarono le normative e dopo mesi di trattative con i vari ministeri ottennero il via libera da parte delle autorità.
Nasceva così un nuovo straordinario prodotto: l’acquavite d’uva ribattezzata “Ue” che in friulano significa “uva”.
Un distillato che esprime l’essenza del territorio.
Nonino ha festeggiato i 40 anni dell’acquavite d’uva conquistando l’Oscar di miglior distilleria al mondo, riconoscimento prestigioso assegnato dal magazine americano “Wine Enthusiast” che ha
premiato come miglior grappa d’Italia (punteggio 97 centesimi) l’Antica Cuvèe Nonino Riserva.
E’ altresì da ricordare l’altro prestigioso riconoscimento assegnato dalla rivista europea Falstaff che alla “Spirits Competition” ha premiato con il punteggio di 100 centesimi la Gran Riserva Nonino 27 years ÙE Monovitigno Refosco dal Peduncolo Rosso Millesimata 1988.
Gli altri riconoscimenti assegnati da “Wine Enthusiast” alle grappe italiane
Oltre alla Distilleria Nonino, nella “Top 100 Spirits 2024” del magazine statunitense “Wine Enhusiast” fugurano molti i brand italiani premiati non solo con la grappa, ma anche con il gin e gli aperitivi.
Come Bonaventura Maschio con La Grappa 903 Barrique (91 punti) o Bepi Tosolini con la Smoked Grappa (90 punti).
E, ancora, Alessandro Motta con la Grappa di Brachetto (90 punti) e Caffo con la Vecchia Grappa (92 punti).
Punteggi lusinghieri per la grappa di amarone Bertagnolli e Marzadro
“Wine Enthusiast” ha premiato con punteggi lusinghieri (95 punti) anche due grapope di Amarone del Trentino: la Grappa di Amarone Bertagnolli e le Giare della Distilleria Marzadro.
Nella classifica “Top 100 Spirits 2024” figurano anche la Grappa di Gewürztraminer Rover (92 punti) e la
la Grappa di Chardonnay Pisoni (91 punti).
Riconoscimenti anche a Nardini, Meletti, a molti Vermouth e Gin italiani
Altri riconoscimenti al Liquore al Caffè di Meletti (93 punti), all’Acqua di Cedro di Nardini (95 punti), al Gin Day Edition di Ambrosia (94 punti), al Vermouth Rosso di Silvio Carta (92 punti), al Vermouth bianco di Casal Farneto (93 punti), al Vermut Sospeso di Onesti Group (96 punti), al Purgatorio Extra Dry Vermouth 9 di Dante (94 punti), al Rosso della Regina Sweet Vermouth di Chazalettes & Co (95 punti) e all’Aperitivo Amaro di Amante 1530 (94 punti).
Al top come punteggio troviamo, infine, con 98 punti, il Rum 10 Year Barbados di Rolling Fork ed il Bourbon Bottled-in-Bond 13 Years Aged di Old Fitzgerald, entrambi statunitensi.
Il “Tridente” dell’Istituto Grappa del Trentino, una garanzia
L’Istituto di Tutrela della Grappa del Trentino, fondato nel 1960, oggi conta 26 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione trentina.
Ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il Tridente con la scritta «Trentino Grappa».
Ogni anno vengono prodotti 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130 mila quintali di vinaccia.
Tre le tipologie principali di grappa prodotte, il primato spetta alle grappe da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% da uve a bacca rossa.
La promozione guarda ai turisti che frequentano il Trentino
Dalla promozione alla tutela, passando per la formazione con uno sguardo ai nuovi consumatori: queste le prossime sfide dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.
«Il nostro obiettivo è quello di guardare al futuro, senza perdere di vista la tradizione puntando sull’innovazione” ha dichiarato il presidente dell’Istituto Alessandro Marzadro.
“Vogliamo allo stesso tempo dialogare con il consumatore di oggi e di domani – ha aggiunto – e per farlo dobbiamo puntare su un concetto di promozione più dinamico, con un linguaggio diverso, senza perdere però il contatto con i nostri punti di forza che sono la tradizione e la qualità.
Guardiamo altresì ai tanti turisti che frequentano il Trentino e che potranno diventare dei “grappa lovers” sfruttando il lavoro già svolto da tante distillerie, con l’obiettivo di creare un percorso emozionale alla scoperta della grappa trentina e della sua storia, fatta di persone e di territori diversi tra loro.»
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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