Tremila cavalli di 60 razze, 350mila metri quadrati di aree espositive, oltre 750 aziende da 25 nazioni diverse, quasi 200 le iniziative in calendario tra gare, campionati, esibizioni e sfilate, convegni, spettacoli, ma anche show cooking e degustazioni enogastronomiche, tutto questo sarà a disposizione dei 160 mila visitatori attesi a Fieracavalli di Verona dal 5 all’8 novembre 2015.
Nella sua 117^ edizione, per sottolineare ancora di più l’affinità naturale che lega il cavallo e il territorio, Fieracavalli arricchisce “La Valigia in Sella”, il progetto espositivo nato nel 2014 per proporre iniziative turistiche legate al cavallo, con la prima guida “Italia a Cavallo”, edita dal Touring Club Italiano, che sarà presentata venerdì 6 novembre alle ore 12.45 presso il Pad. 4 stand C2.
Sempre sul fronte del turismo, si registra quest’anno nei giorni di Fiercavalli la nuova proposta espositiva di Veronafiere: al PalaExpo viene presentato il primo Salone del Turismo Rurale, dedicato alle nuove forme di turismo green, che già caratterizzano i territori italiani.
A tale proposito il comprensorio del Soave e dell’Est Veronese dal 5 all’8 novembre a Fieracavalli racconta il modo di vivere il territorio in sella ad un cavallo, tra rievocazioni storiche, “cura etica” del vigneto e piatti della tradizione, a cura del Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave.
Turismo e viticoltura sono strette a filo doppio nella presente edizione di Fieracavalli, a cui il Consorzio del Soave prende parte con una duplice presenza: allo stand “L’Osteria del Gusto” (Area B) saranno presenti Strada del Vino Soave, Strada del Vino Lessini Durello, Strada del Vino Arcole, Strada del Merlara; e al Palaexpo di Verona Fiere, con “La Posta del Gusto”, uno spazio dedicato al meglio della tavola e dell’accoglienza, voluto dal Consorzio per promuovere l’ospitalità, i prodotti tipici e l’enogastronomia.
All’Osteria del gusto, tutti i giorni, è possibile assaggiare una serie di piatti delle tradizioni locali, come i piselli di Colognola, la Sopressa, il bollito con la pearà o la torta al Melo Decio, solo per citarne alcuni, in abbinamento ai diversi vini dell’area veronese.
Mentre, la “Posta del Gusto” si propone come luogo di aggregazione dei tanti mediatori territoriali che da sempre sono direttamente impegnati in attività di promozione turistica e di valorizzazione delle differenti aree produttive. In tutti questi comprensori produttivi sono ancora oggi ben note le poste, cioè i luoghi di sosta per il cambio del cavallo che i tanti commessi viaggiatori utilizzavano per spezzare lunghe tratte e dare tregua agli animali.
Il comprensorio produttivo del Soave è senza dubbio un luogo principe per il cavallo che, sostituito dai trattori, sta oggi gradualmente tornando in auge non solo per il piacere di una cavalcata tra i filari di Garganega ma anche per la cura del vigneto.
Maura Sacher
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