Alfio Ghezzi vola in alta quota
Sabato 3 dicembre il pluristellato chef giudicariese aprirà al Riufugio Col Margherita (2.514 metri) nel cuore delle Dolomiti il ristorante gourmet “InAlto”.
Grandi vetrate, una luminosità che ricorda la pittura dei maestri dell’impressionismo, il calore del legno, un anfiteatro straordinario che abbraccia le Dolomiti della Val di Fassa: dalla Marmolada al Monte Pelmo, dalla maestosità del Civetta fino alle Pale di San Martino.
Benvenuti al Ristorante Rifugio Col Margherita (2.514) nella Ski Area San Pellegrino. Benvenuti al ristorante gourmet “InAlto” di Alfio Ghezzi, il pluristellato cuoco trentino che il 3 dicembre prossimo inizierà nel cuore delle Dolomiti una sua nuova entusiasmante avventura.
Dal Ristorante Senso del Mart (il museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto) al mitico Eala My Lakeside Dream di Limone, dal Lago di Garda (il mare dei trentini e dei bavaresi) allo skyline paradisiaco delle Dolomiti patrimonio dell’Unesco, Allfio Ghezzi è pronto ad affrontare questa nuova sfida.
Ghezzi: “Amo la montagna, amo volare con il parapendio, amo l’alta quota”
«Faccio il cuoco da sempre, amo la montagna, amo volare con il parapendio e amo InAlto» esordisce Alfio Ghezzi nel presentare il suo prossimo progetto: “InAlto Alfio Ghezzi Dolomites”, un luogo in cui lo chef giudicariese potrà unire la passione per la cucina all’amore per l’alta quota.
“Cucinare a 2500 metri esige il senso del limite, indispensabile per offrire non solo una cucina rassicurante ma principalmente una cucina condivisa con il paesaggio e con le buone pratiche alimentari. Piatti pensati e cucinati con responsabilità rispettando le stagioni e la filiera corta, una cucina onesta e concreta. Tutto ciò si traduce nel mio lavoro con l’idea che la visione semplice del cibo, o meglio l’essenzialità, sia un tratto fondante di tutte le comunità che vivono le terre alte, ma sia anche e soprattutto una chiave per la riflessione e la comprensione del nostro essere cuochi consapevoli” afferma Alfio Ghezzi.
È questa la filosofia che lo chef porta ad “InAlto”, il rifugio che sorge a 2.514 metri sul Col Margherita, nella Ski Area San Pellegrino. Situato alla partenza di una delle più adrenaliniche piste nere del Dolomiti Superski, La VolatA, “InAlto” offre una proposta attenta, strutturata per l’intera giornata, da mattina a sera, secondo le esigenze di tutti, per una colazione, per una pausa pranzo, un aperitivo o uno spuntino goloso in giornate sulla neve ma anche in piena estate. La location, integrata alla stazione a monte della funivia Col Margherita che parte dal Passo San Pellegrino (Moena), è avvolta da un anfiteatro naturale unico: dalla parete sud della Marmolada, al monte Pelmo, dalla maestosità del Civetta fino alle Pale di San Martino.
Una cucina essenziale affidata al giovane Gianluca Pittigher
La proposta, spiega lo chef, verte su piatti genuini pensati e cucinati dal giovane resident chef Gianluca Pittigher con responsabilità che vanno oltre l’apparenza fine a se stessa o gli aspetti più scontati della tradizione per concentrarsi invece con uno sguardo fresco e curioso sul buono.
«Osserviamo le stagioni con coscienza, ci impegnano a far viaggiare le materie prime il meno possibile», sottolinea nuovamente Ghezzi.
Anche per le bevande Marco Donazzolo, restaurant manager, ha sviluppato lo stesso pensiero facendo tesoro della sinergia nata con lo chef creando così un’offerta coerente con la filosofia di cucina e con l’identità del rifugio. Marco ha scelto vini prevalentemente provenienti da viticoltori artigiani, birre locali, distillati della tradizione alpina, solo italiani, e nettari della linea Antologia Alfio Ghezzi.
Una balconata naturale in uno scenario di straordinaria bellezza
InAlto sorge in uno scenario di straordinaria bellezza dove si respira un’aria pura come nell’Artico. In questa
balconata naturale, a 2.514 metri di altitudine, si registrano valori di ozono di poco inferiori a quelli di Ny Ålesund (isole Svalbard, Norvegia), il paese abitato più a nord del mondo, misurati dagli strumenti della stazione Zeppelin. Sopra a Falcade (BL) e al Passo San Pellegrino, infatti, l’aria è pulita come a Ny Ålesund, dove si trova la base Dirigibile Italia del CNR. I dati emergono dall’osservatorio del Col Margherita, avamposto del CNR per lo studio della composizione chimica degli aerosol atmosferici nelle Alpi orientali. Un’eccellenza scientifica che lavora in sinergia con l’università Ca’ Foscari di Venezia.
Il Col Margherita è una tappa immancabile per gli amanti dello sport, InAlto è il fulcro anche di una serie di percorsi di trekking e di altri dedicati agli appassionati delle due ruote come i San Pellegrino Bike Trail Karpos che comprendono tre single trail e due flow trail che si intersecano tra di loro a cavallo tra Veneto e Trentino, tra la Valle del Biois e la Val di Fassa. Percorsi che rendono la montagna più estrema a portata di bici con diversi gradi di difficoltà.
Da non perdere il Col Margherita Park, un parco tematico, studiato e realizzato in collaborazione con il Muse, il museo delle scienze di Trento, che si articola in un facile percorso che racconta la storia e la formazione delle Dolomiti e il nuovissimo parco botanico.
L’inaugurazione del nuovo ristorante il prossimo 3 dicembre. In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
La funivia da Passo San Pellegrino ai 2.514 metri di Col Margherita
La funivia Col Margherita permette di raggiungere facilmente il rifugio in pochi minuti. Orari: dalle ore 9 alle 16. Partenza dal Passo San Pellegrino. Oppure a piedi percorrendo il sentiero 658 fino al bivio forcella di Predazzo e poi prendere il sentiero fino al 695.
L’apertura del ristorante “InAlto”, estiva e invernale, coincide con quella degli impianti di risalita della Ski Area San Pellegrino.
Contatti: info@inaltocolmargherita.it | tel: +393440491503 | Indirizzo: Funivia Col Margherita
S.p.A. Sen Pelegrin, 32 38035 MOENA
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