Situato alle porte di Lucca, il ristorante Butterfly è una casa di campagna completamente ristrutturata, ma che ha mantenuto integra la sua anima di casale toscano.
I padroni di casa sono lo chef Fabrizio Girasoli, e la moglie Mariella Palatresi, maitre di sala e sommelier. Hanno iniziato la loro avventura nel 1997, si sono trasferiti in questa nuova location nel 2002 e nel 2007 è arrivata l’inaspettata, ma meritatissima stella Michelin.
Il locale è arredato in stile rustico – elegante, con pavimenti di cotto originali, tende di seta e poltroncine anni ’30 color panna con profili neri anni. Soffitti di travi in legno e tavelle di cotto. Molto particolare il contrasto tra il pavimento antico e le lampade moderne. All’interno tanti i riferimenti al nome a cui si ispira il locale, ovvero all’opera Butterfly di Giacomo Puccini, attraverso quadri e locandine. Dal parcheggio, il Butterfly si raggiunge percorrendo un vialetto, attraverso un giardino molto curato, con tanto di fontana e che d’estate si trasforma in un delizioso dehors dove cenare sotto le stelle.
Al nostro arrivo ci accolgono con un aperitivo: un bicchiere di Francois Montand, una bollicina francese e delle crocchettine di ricotta, zucchine e menta. Molta cura nella mise en place con tovaglie color grigio perla e originali le meduse in vetro di Murano sospese sui tavoli dove si mangia. Il ristorante è suddiviso in diverse salette dislocate nei tre piani, una a piano terra, tre al primo piano ed una mansardata con un tavolo da due a sei persone per cene private.
Scegliamo dalla carta il menù “Sapori di mare” che inizia con un amuse bouche: una crema di fagioli, budino di cavolfiore, branzino, spaghetto croccante e olio della lucchesia. Io adoro il pane quando è fatto in casa, è qui al Butterfly è un vero trionfo di golosità: pane alla cipolla, al burro, focaccia patate e rosmarino, baguettina alle olive, con farine biologiche, di kamut, segale e farro.
Il primo antipasto che ci servono si chiama “il tonno è di scena”: una tartare di fagioli schiaccioni di Pietrasanta, caviale di olive e briciole croccanti alla colatura di alici e tortellino alla bottarga sulla zucca. Sembra un quadro e ci dispiace “rovinarlo” mangiandolo, ma il gusto è semplicemente speciale, anzi, come direbbero i francesi, supèrbe. Come inizio è veramente sorprendente.
Anche il secondo antipasto ci lascia a bocca aperta, è “l’Astice…take away” nel panino croccante, con insalatina iceberg e maionese al mandarino e ketchup, entrambe preparate da Fabrizio. Il menù prosegue con due primi: “Acquerello”, risotto morbido Carnaroli selezione Acquerello al pomodoro cuore di bue, astice burrata e trasparenza di limoni; e “sapori in equilibrio”, fagottini pasta fresca alla patata rossa affumicata, le arselle sgusciate, i pomodori datterini alla griglia e i piselli novelli. Anche questi piatti eccezionali.
Passiamo al secondo: “Isolana…contemporanea” ovvero pescato di lenza su rostì di patate al rosmarino, con salsa di cicale e bruschetta all’isolana. Una stupenda reinterpretazione del classico piatto mediterraneo. Il nostro percorso di mare viene accompagnato da un bianco della zona: il Palistorti di Valgiano 2011 (50% Vermentino, 25% Trebbiano e Malvasia e 25% Sauvignon blanc). Prima del dolce effettivo ci offrono come pre-dessert un’insalatina di fragole con crema alla vaniglia e frutta candita. Poi arriva “il dessert” che s’intitola “Per…amare”, sono dei ravioli caldi croccanti alla pera Williams, cioccolato al biscotto e gelato al Ricciarello. Un’altra bontà senza fine.
La cucina di Fabrizio è innovativa ma al tempo stesso tradizionale, realizzata con basse cotture e con le migliori materie prime del territorio. Con una continua ricerca dei prodotti di nicchia della zona. La sua creatività si esprime, oltre che nella presentazione dei piatti, anche nell’accostamento dei vari ingredienti di cui si percepisce ogni singolo sapore. Ogni piatto prima di uscire dalla cucina è controllato personalmente dallo chef.
Mi è piaciuta molto e l’ho trovata originale, l’idea di dare un nome a ciascun piatto. L’ambiente è caldo, raffinato, il servizio molto attento, ma discreto. Fabrizio e Mariella sono estremamente cortesi e disponibili, soprattutto nel fare in modo che l’ospite si senta a proprio agio come a casa, coccolato in ogni minimo dettaglio. Nella carta, oltre alle singole proposte, anche un menù di terra.
Ampia la scelta dei vini, con una buona selezione di champagne. Terminiamo la cena con un buon caffè e con della frutta essicata presentata dentro una delicatissima coppa in vetro di Murano, colma di zucchero. Presentazione molto scenografica, in linea con tutta la nostra cena. L’esempio di quando il gusto e l’estetica si sposano alla perfezione.
Ristorante Butterfly
s.s. 12 dell’Abetone e del Brennero 192
Marlia – Lucca
Tel. 0583-307573
cell. 339-4680514
Aperto tutte le sere, domenica tutto il giorno
Mercoledì chiuso per turno
Isabella Radaelli
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