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A tavola con i Templari

Per la “Notte Templare” di Pratola Peligna (Aq), dal 2 al 4 settembre, focus di approfondimento sull’alimentazione dell’ordine e sulla loro longevità.

 

Sono molte le leggende intorno all’ordine dei Cavalieri Templari che contribuiscono a creare un alone di fascino e mistero sull’ordine. Ciò che è certo, è che questi cavalieri erano in assoluto i più longevi, con un’aspettativa di vita che superava di anche 30 anni la media dell’epoca.

 

Questo era dovuto, con ogni probabilità, alla loro alimentazione particolare, che sarà oggetto dell’incontro  “Storia del luogo, verità sui Templari in Abruzzo e l’alimentazione Templare”, organizzato nell’ambito di “Notte Templare”, la manifestazione dell’Associazione Rievoca che si svolgerà dal 2 al 4 settembre 2016 nel centro storico di Pratola Peligna, in provincia de L’Aquila.

 

Il rigido rispetto di un adeguato regime alimentare era un obbligo per i templari, che consumavano abitualmente pesce e legumi come base dei loro pasti, sempre accompagnati da verdure, mentre la carne era concessa fino a tre volte la settimana.

 

Altra regola legata alla dieta, prescriveva di consumare solo cibi provenienti da paesi europei, e che i refettori fossero curati e le tovaglie pulite. Il regolamento imponeva, inoltre, di lavarsi le mani prima di mangiare e vietava a chi era solito svolgere lavori manuali di servire il cibo in tavola.

 

È stata davvero la loro dieta il segreto di tale longevità? Secondo i documenti ufficiali, Jacques de Molay, l’ultimo Maestro dell’ordine, morì all’età di 71 anni, in un’epoca nella quale l’aspettativa di vita oscillava tra i 25 e i 40 anni.

 

Nel corso di “Notte Templare” sarà possibile gustare alcuni dei piatti tipici che erano soliti consumare i templari, e scoprire anche altri aspetti interessati della loro vita.

 

 

 


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