Ho già scritto qualche articolo sugli ospiti “speciali” a tavola, ossia cosa servire quando si invitano persone con tradizioni religiose diverse dalla nostra o con particolari convinzioni su determinati alimenti, ma l’accoglienza in Italia del Presidente dell’Iran Hassan Rohuani mi induce a una nuova riflessione.
Possiamo adattarci a non servire vino in un pasto solo perché alcuni dei nostri commensali sono dichiaratamente astemi? Certo che no, diciamo tutti.
L’astemio berrà acqua e non lo biasimeremo. E quando nell’eventuale brindisi eleverà il bicchiere dell’acqua, da buoni padroni di casa faremo finta di niente, benché l’immancabile irriducibile cultore del Galateo mormorerà che non è di buon auspicio brindare se non con il vino (anche se minimamente conosce le basi archetipe, ma si affida alla superstizione).
L’ospite non ama la carne? Non gliela sarà servita. Non tollera i latticini, non gli saranno proposti. Chi ospita si adatta alle esigenze dei suoi commensali, senza rinunciare a soddisfare il palato degli altri.
Immergiamoci, invece, in un ambiente di relazioni diplomatiche ad alto livello.
Lo staff del Cerimoniale di Hassan Rohuani, uomo colto e pluri-laureato, con studi in Gran Bretagna, riconosciuto come grande diplomatico nei rapporti con l’Occidente e ostacolato dallo zoccolo duro del clero fondamentalista islamico, nelle sue visite in Europa, Spagna, Francia, Italia ha imposto le regole islamiche, in ossequio ai dettami coranici: niente vino a pasto, non solo per gli islamici credenti ma per tutti.
Così è avvenuto nella cena ufficiale dell’altro giorno.
Beh, forse è un eccesso di zelo, da parte degli ospitanti adeguarsi alle “pretese” protocollari degli ospiti, nel timore dell’annullamento dell’invito gastronomico. Sarebbe bastato un intelligente buffet, con tavolate per tutti i gusti. Meglio rinunciare ad un banchetto formale seduti a tavola che pasteggiare ad acqua o succhi di frutta o tè.
Questione di rispetto delle tradizioni, le nostre, di chi ospita. Quando siamo invitati in casa altrui ci adegueremo al loro protocollo.
A volte mi pare chi oggi si occupa di Cerimoniali non abbia assimilato troppo bene le regole frutto di lunga esperienza dei loro predecessori.
donna Maura
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