Al Concorso Internazionale riservato ai migliori Müller Thurgau italiani ed esteri, in occasione della XXVIII Rassegna Vini Müller Thurgau svoltasi a Cembra e appena conclusasi, il Müller Thurgau Rónch della Cantina Concilio, di Volano, provincia di Trento, si è aggiudicato una delle Medaglie d’oro.
In concorso le etichette partecipanti erano 59 e la giuria ha assegnato 14 ori e 3 argenti, premiando 12 Müller Thurgau italiani e 5 tedeschi, a dimostrazione di quanto questo vitigno sia ormai radicato sul suolo italiano, tipicamente delle zone collinari e montane (dal Trentino alla Sicilia, passando per il Collio Goriziano e i Colli Trevigiani, le Marche e la Basilicata).
Il vitigno è originato in Germania, nato nel 1882 alla Scuola Enologica di Geisenheim, nell’Assia, da sperimentazioni con incroci tra vitigni a bacca bianca del Riesling renano, studiati dallo svizzero Hermann Müller, nativo di Thurgau. Ad oggi, mentre impianti di Müller Thurgau sono attecchiti persino in Giappone, Cina, Nuova Zelanda, oltre che in Ungheria, Slovacchia e Slovenia, la produzione italiana di Müller Thurgau del Trentino è il 75% di quella totale italiana, con oltre 1.300 produttori.
La scheda del vino medaglia d’oro dell’azienda Concilio necessariamente va preceduta da riferimenti storici sull’origine del nome Rònch: l’etimologia ha origini squisitamente latine, dal verbo “runcare”, “sarchiare”, ossia tagliare, potare, estirpare con la ronca, in genere per mettere a coltivazione un terreno, il termine veniva riferito ad una zona resa adatta alla coltivazione. Ecco che “Rónch” per le cantine Concilio è il richiamo alle antiche origini in cui in Trentino si praticava l’agricoltura spianando a forza di roncola la vegetazione selvaggia sulle pendici montane, là dove oggi si arrampicano i vigneti, in particolare quelli che portano le uve alle sue cantine.
Scheda tecnica di Müller Thurgau Rónch:
Denominazione: Trentino D.O.C.
Vinificazione e affinamento: pressatura da una macerazione a freddo delle uve, della durata di 8-10 ore, per consentire un parziale passaggio delle sostanze aromatiche dalle bucce al mosto, segue la classica fermentazione in bianco, evitando quella malolattica che nuocerebbe alla ricchezza dell’aroma.
Dati analitici: Alcool 12,5% vol., Acidità 6 g/l.
Dati sensoriali: Colore giallo paglierino con riflessi verdi. Il profumo è ad ampio spettro aromatico, e risaltano note di pesca, rosa moscata, salvia. Il gusto è armonico, caratterizzato da una leggera vena acidula, che viene particolarmente apprezzata se abbinata a piatti di pesce. Di media struttura, è fine ed elegante.
Abbinamenti: Ottimo come aperitivo, si può unire al pesce, in particolare al carpaccio di pesce spada e ad altri piatti di pesce crudo, oppure ad antipasti a base di uova. Si serve alla temperatura di 10 gradi e si consuma preferibilmente giovane.
Maura Sacher
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