
Le 100 “Iconic Wineries d’Italia” Ferrari, San Leonardo e Villa Corniole

Prestigioso riconoscimento anche per la maison spumantistica Ferrari, per le aziende della famiglia Lunelli (Terroir Driven Wines) e per la Tenuta San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gonzaga.
Nuovo prestigioso riconoscimento della rivista Forbes per la casa spumantistica trentina Ferrari, per la Tenuta San Lenardo e per Villa Corniole. Quest’ultima azienda familiare di Verla di Giovo (Valle di Cembra) è stata inserita tra le cantine più iconiche d’Italia. La premiazione ha avuto quale paloscenico l’Hotel Principe di Savoia di Milano nell’ambito di una giornata dedicata all’eccellenza del vino e al networking.
o state premiate per essersi distinte per il loro impegno in sostenibilità ambientale, sociale e brand reputatiLe aziende selezionate da Cristina Mercuri del Wine Club per la prestigiosa rivista Forbes Italia sonon, confermando il ruolo centrale del Made in Italy nel panorama enologico internazionale.
La mission: lo spumante Trentodoc e la valorizzazione del Müller Thurgau

Villa Corniole è stata premiata per la produzione di vini trentini di grande eleganza, con particolare attenzione agli spumanti metodo classico Trentodoc e al vitigno tipico della Val di Cembra: il Müller Thurgau.
“Per noi è stato un grande onore e una grande emozione – ha commentato Maddalena Nardin, che insieme al marito Onorio Pellegrini e alle tre figlie Sara, Linda e Sabina conduce l’azienda – salire sul palco con i grandi nomi che hanno fatto la storia del mondo del vino italiano. Ancor più con una motivazione totalmente in linea con la nostra mission, frutto della passione, della dedizione e del duro lavoro di tutto il nostro team, che vuole valorizzare l’eleganza dei vini trentini e, in particolare, il potenziale del territorio della Valle di Cembra.”
La tenuta San Leonardo dei marchesi Guerreri Gonzaga e la cantina di St. Michael-Eppan
Tra le aziende premiate figurano anche la maison spumantistica Ferrari di Ravina di Trento e

le Tenute della famiglia Lunelli (Menzione Terroir Driven Wines). E, sempre per quanto riguarda il Trentino Alto Adige, la Tenuta San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gionzaga e la Cantina di St. Michael-Eppan.
Ecco le altre aziende “iconiche” d’Italia: Alberelli di Giodo, Allegrini, Animaetnea, Argiano, Argiolas, Banfi, Bellavista (Menzione Research & Development), Feudi di San Gregorio, Frescobaldi, Gaja, Joaquin (Menzione Niche Production), Petra, Pietradolce, Ripa della Volta (Menzione Contemporary Wines), Berlucchi, Borgogno, Ca’ del Bosco (Menzione Pioneer Vision), Castello di Albola, Ceretto, Contadi Castaldi, Contratto, Famiglia Cotarella, Cristo di Campobello, Donnafugata, Lamole di Lamole, Le Macchiole, Lini910 (Menzione Quality Price Ratio), Lunae Bosoni, Lungarotti, Marchesi di Barolo, Marilisa Allegrini (Menzione Iconic Woman), Masciarelli, Masottina, Maugeri (Menzione Emerging Winery), Mazzei, Mesa, Montalbera, Sartori, Sella e Mosca, Tasca d’Almerita (Menzione Sustainability), Ornellaia, Tenuta San Guido, Tenuta Sette Ponti, Umani Ronchi, Velenosi, Villa Bucci.
Premiati anche 25 sommelier “maestri del calice”, manager e patron di ospitalità
Premiati anche in collaborazione con Passione Gourmet i 25 “Maestri del Calice”, riconoscimento dedicato alle figure chiave dell’ospitalità italiana che guidano con maestria la selezione dei vini nei migliori ristoranti del BelPaese. Sono stati assegnati anche 5 premi speciali a mentori, emergenti e carriere da encomiare.
Coordinato da Alberto Cauzzi, il progetto ha celebrato 25 professionisti tra sommelier, patron e restaurant manager che con competenza e sensibilità contribuiscono a elevare l’esperienza enogastronomica. Tra i professionisti premiati Valentina Bertini (Miglior Carriera Sommelier), Sebastien Ferrara, Beppe Palmieri (Sommelier Mentore), Giovanni Piezzo, Marco Reitano, Alberto Santini, Mitjia Sirk, Anna Coppola (Miglior Sommelier Emergente), Giampiero Cordero (Miglior Sommelier-Distributore), Daniela Franciosi (Carta dei Vini più originale nella proposta) e Alessandro Tomberli.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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