I Viaggi di Graspo

Giuseppe, Corte Carezzabella e la Turchetta

Giuseppe, Corte Carezzabella e la Turchetta   La cosa bella è scoprire che non tutte le belle storie di conservazione e valorizzazione

Giuseppe, Corte Carezzabella e la Turchetta

 

La Turchetta una varietà dalle espressioni potenti. ma estremamente armoniose e piacevoli

La cosa bella è scoprire che non tutte le belle storie di conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio ampelografico italiano siano ricomprese nel nostro ultimo libro 100 Custodi per 100 Vitigni. 

Quasi ogni giorno incontriamo storie e persone che raccontano con passione ed originalità esperienze di vita, di lavoro e di vitigni che ancora non conoscevamo, il libro quindi più che raccontare ciò che abbiamo incontrato nei nostri viaggi diventa una porta che si spalanca su custodie territori che meritano tutta la nostra attenzione.

Il vigneto della Turchetta dell’azienda Carezzabella

Un vitigno che ci ha sempre intrigato è la Turchetta per essere un vitigno di media vigoria e di buona, ma di non abbondante produzione che si adatta bene anche ai terreni argillosi di pianura purché non asfittici.

Un vitigno dotato di buona rusticità, è quindi poco sensibile alle malattie crittogamiche ed in particolare, non è soggetto a marciume.

Che ritroviamo magistralmente interpretato nel calice da Giuseppe Reato di Corte Carezzabella a Rovigo sulle rive dell’Adige nel medio polesine con la sua famiglia sta lavorando per una profonda ri-naturalizzazione del territorio.

Giuseppe Reato il motore di Carezzabella

Ci racconta che ha iniziato dieci anni fa questa bella avventura con la conservazione e l’impianto di questo antico vitigno. 

Ci sorprende per la sua struttura e complessità che non ha paura del tempo. Il colore è risultato di un rosso fitto con riflessi viola, impenetrabile alla vista. 

Al profumo la nota di uva passa è potenziata da prugna e note di albicocca, il fruttato risulta ricco e composito. In bocca la struttura è imponente, se pur ancora ruvida la sua struttura tannica, mostra una potenzialità ed una esuberanza notevoli. 

II Marzotto (1925) riportando quanto pubblicato dal prof. Consolani della Cattedra ambulante di Agricoltura di Massa Superiore, riferisce in sunto che “la Turchetta è una buona varietà del Veneto, molto coltivata in altri tempi specialmente nelle pianure padovane.

Attualmente la Turchetta è più che altro coltivata nelle pianure veronesi e del Polesine. 

La bellezza dei luoghi

Allega facilmente e dà abbastanza buoni e costanti prodotti. Ha foglia media oblunga a cinque lobi, grappolo per lo più piramidale di media grandezza, spargolo. 

Ama potatura corta, resiste abbastanza alla peronospora e ad altre crittogame; non è soggetta a marciume. 

Il mosto è molto colorito, ricco di zucchero e scarso di acidità. Matura nella terza epoca cioè a fine settembre o primi di ottobre”.

Per queste sue interessanti caratteristiche Cosmo nel 1949, scrive che la Turchetta rappresenta il 5% delle uve coltivate nella provincia di Rovigo e la inserisce nella lista delle varietà che meritano di essere diffuse ed incoraggiate.

Montanari e Ceccarelli, nel 1950, la ricordano come componente dei vini rossi del rovigotto ed asseriscono che il vitigno, di non secondaria importanza, è indigena del Polesine.

E qui appunto la Turchetta ha ritrovato la sua casa ideale.

Vino e relax un binomio insuperabile

Corte Carezzabella è infatti un’azienda agricola biologica situata a poche centinaia di metri dal fiume Adige nel paese di San Martino di Venezze, vicino a Rovigo, capoluogo del Polesine.

Un’azienda multifunzionale dove, oltre alla produzione agricola, sono state sviluppate diverse attività connesse che rafforzano il senso della filosofia aziendale: rinaturalizare l’ambiente agricolo rendendolo un luogo aperto dove poter accogliere ospiti internazionali, educare e aggregare.

Il Frutteto di San Martino”, spiega Giuseppe è il nome storico e tutt’oggi ragione sociale aziendale, è nato nei primi del ‘900 ed è stato quasi interamente coltivato a frutteti fino all’inizio degli anni 2000. 

il momento prima della degustazione…

Nel corso degli ultimi vent’anni è emersa l’esigenza di rinnovare il volto storico dell’azienda: la bellezza della corte e la generosità del fondo agricolo hanno ispirato quindi il restauro dell’immobile e la ridefinizione della campagna.

Negli ultimi anni si è deciso di concentrare le forze sulla rinaturalizazione dell’azienda agricola, incentivando la biodiversità, animale e vegetale, e intraprendendo la strada della coltivazione con metodo biologico, per la quale l’azienda ha ottenuto la certificazione.

Giuseppe in un momento conviviale con la sua Turchetta

Un importante intervento di agro-forestazione ne cambierà il volto nei prossimi anni, grazie alla piantumazione di oltre 5000 alberi di essenze autoctone lungo la fascia perimetrale della proprietà e degli appezzamenti coltivati.

I prodotti artigianali, che nascono dalla frutta coltivata in azienda e dagli ortaggi stagionali dell’orto biologico, spaziano dalle confetture e composte ai succhi di frutta, alle polpe e passate di pomodoro, all’aceto di mele, alla farina macinata a pietra, con cui vengono realizzati prodotti da forno.

Il vino merita un’attenzione particolare. 

Da oltre 15 anni si è tornati alla coltivazione dell’uva nei terreni aziendali, spinti dal desiderio di dar vita a un’esperienza di viticoltura d’eccellenza nel territorio del Polesine. 

Un progetto di viticoltura attento alla sostenibilità e alla biodiversità, che pone grande attenzione alla naturalità dei processi produttivi, sia in vigneto che in cantina.

Cin cin, bentornata a casa Turchetta, 

il viaggio continua..

 

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

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Corte Carezzabella

Via Marconi Guglielmo, 752
45030 San Martino di Venezze Rovigo

info@carezzabellawinery.com
+39 351 19 34 437

https://www.carezzabellawinery.com


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