Il mondo della ristorazione e le sue 1.151 destinazioni
Premiati dalla Guida 2025 di Paolo Marchi gli chef, i sommelier, i maître dell’Anno, i migliori piatti identitari di pasta e di riso. Una sezione è dedicata alle “Storie di Gola” e ai ristoranti che si affacciano sul mare.
Ultima in ordine di tempo, ma non certo d’importanza, nei giorni scorsi è stata presentata a Milano la Guida 2025 online in versione digitale “Ristoranti d’Italia, d’Europa e del mondo” di Paolo Marchi, giornalista e critico enogastronomico, fondatore di “Identità Golose”, nonchè figlio del mitico Rolly Marchi, il giornalista trentino, inviato alle prime edizioni delle Olimpiadi invernali, alpinista, sciatore, scopritore di talenti, organizzatore, tra l’altro, del Trofeo Topolino, della 3Tre e dei Mondiali di Fiemme.
Paolo Marchi: “E’ una guida che guarda all’Italia, all’Europa e al mondo”
Paolo Marchi, che 18 anni fa ha ideato questa Guida assieme a Gabriele Zanatta, in sede di presentazione ha confessato che mai come quest’anno è importante leggere e approfondire le guide enogastronomiche.
“Le nostre guardano all’Italia, all’Europa, al mondo – ha precisato – e l’impegno non è mai stato così profondo e preciso come in questa occasione.”
La Guida di Paolo Marchi è diventata un punto di riferimento imprescindibile per appassionati e professionisti del settore poichè allarga lo sguardo al mondo della ristorazione internazionale.
Un mondo raccontato da 71 autori che hanno percorso strade, incontrato storie e assaggiato le cucine di città, metropoli e piccoli centri con l’intento di fotografare la realtà della ristorazione e dei gusti che cambiano, ispirando così gourmand e operatori del settore alla scoperta di storie, talenti e tendenze con un unico obiettivo: raccontare l’eccellenza.
I problemi legati agli anni della pandemia, alle guerre e al contesto economico
“Reduci dagli anni bui della pandemia, delle guerre in Ucraina e Medio Oriente e con gli attuali equilibri economici molto precari – ha aggiunto Paolo Marchi – si è ristretto il campo e ogni decisione va ponderata.
Con margini stretti, chi decide di aprire un ristorante lo deve fare con una approfondita analisi dei problemi che questo comporta.
Non si può essere spensierati come un tempo, quando si aveva un margine di errore per intervenire e correggersi.
Questa situazione consiglia prudenza ai più, ma anche un’estrema voglia di crescere nei più determinati, soprattutto sul fronte dell’innovazione.”
La Guida propone 1.151 destinazioni: ristoranti, trattorie, pasticcerie, gelaterie
La 18ª edizione della Guida di Identità Golose porta una ventata di freschezza nel panorama gastronomico, con ben 180 nuove realtà recensite, molte delle quali guidate da chef under 30.
Tra le novità più interessanti, poi, una sezione dedicata ai “Tables on the beach”, che omaggiano l’esperienza culinaria affacciata sul mare, con 89 locali selezionati lungo il litorale italiano.
Ben 1.151 sono le destinazioni tra ristoranti, trattorie, pasticcerie e gelaterie dove l’Italia, protagonista indiscussa con 908 insegne, si distingue per la varietà e la qualità delle sue tavole.
La Lombardia domina la scena con 186 locali recensiti, seguita da Veneto (85), Piemonte (80), Lazio (75) e Toscana (72).
Recensiti 243 ristoranti stranieri e destinazioni “golose” nel mondo
Per quanto riguarda il pianeta cibo nel mondo, sono 243 le schede dedicate ai ristoranti e alle destinazioni “golose” interenazionali.
E a dare una ventata di freschezza, quest’anno – ha ricordato Paolo Marchi – va registrato l’ingresso di 180 nuove realtà, molte delle quali guidate da chef “under 30”.
Una generazione che sta riscrivendo le regole della cucina con idee audaci e grande sensibilità verso il futuro.
Anche quest’anno non mancano gli attesi Oscar che celebrano i più meritevoli talenti della gastronomia italiana e internazionale, un impegno da parte della Guida per premiare ed incoraggiare l’arte e la creatività degli chef, la loro passione e la ricerca dell’eccellenza.
Alto Adige protagonista con chef e maître, il Trentino con la pasta Felicetti
Tra i riconoscimenti più prestigiosi va segnalato l’exploit dell’Alto Adige. La guida 2025 ha premiato, infatti, con l’Oscar di miglior sous-chef il giovane Mauro Siega, friulano di Maniago, capitale mondiale (assieme a Toledo) della coltelleria, executive chef del Ristorante “Atelier Moessmer” di Norbert Niederkofler (3 stelle Michelin) di Brunico.
E come miglior maître il meranese Matteo Lattanzi della Gourmetstube 1897 dell’Hotel Quellenhof di San Martino in Passiria (Bolzano).
Il Trentino, dopo gli exploit in passato di Alessandro Gilmozzi e Peter Brunel, quest’anno è presente in Guida con uno dei prodotti più prestigiosi: la pasta Felicetti.
La guida ha, infatti, premiato come miglior piatto di pasta il Fusillone Monograno Felicetti con crema di mandorle e ricci di mare, seppie alla brace e prezzemolo, piatto proposto dallo chef Gianluca Renzi del Ristorante “Le Cattedrali Relais” di Asti.
Una sezione è dedicata alle “Tables on the Beach” e alle “Storie di Gola”
Tra le novità della Guida 2025, Paolo Marchi ha dedicato un’inedita sezione ai “Tables on the Beach”, una celebrazione della cucina che si affaccia sul mare: 89 luoghi che raccontano la magia del litorale italiano, dove le portate diventano specchio del paesaggio e ogni esperienza gastronomica racconta il fascino della costa.
Ad arricchire la guida, tornano infine le “Storie di Gola”, cinque racconti che intrecciano cronaca e visione, firmati da giornalisti e food writer capaci di leggere il presente e anticipare il domani. Atenaide Arpone, Pina Sozio e Silvia Cittadini accendono così i riflettori su 20 pasticcerie, 28 panetterie e 45 gelaterie che segnano una direzione interessante, scelte per la loro visione sostenibile e creativa. Lo sguardo si allarga poi al futuro: Andrea Ciprian esplora la rinascita gastronomica di Cortina, che si prepara alle Olimpiadi 2026, mentre Kyoko Nakayama racconta Osaka, città che ospiterà l’Expo 2025, dove la cucina si fa simbolo di identità e innovazione.
Gli Oscar assegnati dalla “Guida ai Ristoranti d’Italia, d’Europa e del mondo”
Anche quest’anno la guida ha premiato i talenti meritevoli d’encomio che si affacciano sulla scena gastronomica italiana e internazionale, valorizzando tradizione, creatività, ricerca. Ecco l’elenco dei premiati.
- La miglior chef – Cinzia De Lauri e Sara Nicolosi – Altatto (Milano).
- Il miglior chef – Marco Ambrosino – Ristorante Sustanza (Napoli).
- Il miglior chef internazionale – Halvar Ellingsen – Kvitnes Gård, Vesterålen (Norvegia).
- Il Miglior chef pasticciere – Fabrizio Fiorani – Principe di Belludia a Il San Corrado, Noto (Ragusa).
- La Sorpresa dell’anno – Ausa Ristorante di Anisia Cafiero e Pasquale De Biase (Isernia).
- Il Miglior sous-chef – Mauro Siega – Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler, Brunico (Bolzano).
- La miglior sommelier – Chiara Graziani – Geranium, Copenhagen (Danimarca).
- Il miglior sommelier – Gianluca Sanso – Ristorante Cracco (Milano).
- Il miglior maître – Matteo Lattanzi – Gourmetstube 1897 dell’Hotel Quellenhof, San Martino in Passiria (Bolzano).
- Servizio e accoglienza – Enrico Bartolini al Mudec (Milano).
- Giovane famiglia – Famiglia Sirk del ristorante Trattoria Al Cacciatore de La Subida – Cormons (Gorizia).
- Il Miglior food writer – Lavinia Martini – Cibo Today.
- Il Miglior influencer – Lorenzo Prattico – @prattquello.
- Contaminazioni – Charles Joshua Pierce – Ristorante Lorto del Nordelaia, Cremolino (Alessandria).
- Sperimentazione in cucina – Nicola Bonora – Motelombroso (Milano).
- Identità di pasta – Fusillone Monograno Felicetti, crema di mandorle e ricci di mare, seppie alla brace e prezzemolo di Gianluca Renzi del Ristorante Le Cattedrali Relais (Asti).
- Identità di riso – Riso, piselli e finocchietto di Caterina Ceraudo – Ristorante Dattilo, Strongoli (Crotone).
- Table on the Beach: Langosteria Paraggi – Santa Margherita Ligure (Genova).
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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