Lunedì 1 giugno 2015 il comune di Salza Irpina ospiterà la “Serata dei Sapori Salzesi”, a conclusione della rassegna “Le Nevere e gli Antichi Mestieri della Terminio Cervialto”, che nel mese di maggio ha toccato sette tappe nel territorio della Comunità Montana Terminio Cervialto. E’ stato un lungo viaggio, alla scoperta di un’area che conserva intatto il fascino dei borghi antichi d’Irpinia, dove il tempo vorace ha ingoiato tracce di storia ma, per una forma di compensazione, ha conservato abitudini e tradizioni che ancora ci restituiscono una realtà che custodisce valori legati ad uno stile di vita rispettoso della dimensione umana dell’esistenza, insieme ai mestieri degli artigiani che un tempo animavano le cittadine dell’Irpinia. Caposele, Castelvetere sul Calore, Chiusano di San Domenico, Montemarano, Nusco, Santa Lucia di Serino, Senerchia e, appunto, Salza Irpina, continuano la tradizione gastronomica locale, fatta di una cucina semplice e genuina che considera il cibo momento conviviale e culturale, senza ridurlo a mera commodity.
Le antiche nevere o neviere, scelte come simbolo di questo viaggio promosso dalla Comunità Montana Terminio Cervialto e finanziato nell’ambito del PSR Campania 2007-2013, Iniziativa PIRAP – Parco Regionale dei monti Picentini, Misura 313 – Incentivazione di attività turistiche, rappresentano la volontà delle genti locali di attribuire al cibo un valore e rispettarne la conservazione, industriandosi, in tempi in cui l’energia elettrica non illuminava ancora le nostre notti, a costruire dei “frigoriferi” artigianali ma tutt’altro che rudimentali, per la conservazione della neve destinata alla produzione di sorbetto artigianale o a raffreddare le bevande e i cibi nei periodi estivi. Proprio il sorbetto al limone è stato il filo rosso che ha legato i sapori dei singoli borghi attraversati, insieme alla rievocazione di antichi mestieri ormai in via d’estinzione, celebrati per mezzo di un percorso espositivo – didattico che ha visto rivivere la Merlettaia, il Furnaro (fornaio), il Pastaro (pastaia), il Casaro, il Chianchiere (macellaio), il Cestaio e l’Ebanista, impegnati anche in dimostrazioni artistiche.
“Il racconto delle Nevere” a cura della compagnia La Carrozza d’Oro e lo spettacolo folkloristico del gruppo “La Takkarata” hanno interpretato momenti della vita quotidiana di appena mezzo secolo fa, presentando al pubblico, che ha seguito numeroso le iniziative, abitudini e peculiarità da riscoprire, promuovere e valorizzare.
A Salza Irpina, presso l’Anfiteatro di Via Tufello, si chiuderà con il trionfo di sapori della cucina locale, che nella “Serata dei Sapori Salzesi”, vedrà protagonisti piatti tipici come le penne all’arrabbiata, gli gnocchetti coi fagioli di Domenico, la trippa alla Silvana, le salsicce e cotechini alla brace, i salumi nostrani, il caciocavallo podolico con la “panella” di Alfonso e i dolci fatti in casa. Il tutto accompagnato da Aglianico sincero di Montemarano. La serata si concluderà con il grande spettacolo di musica etno-popolare del gruppo ZEKETAM.
L’impressione è quella di aver imboccato la strada giusta per invogliare gli amanti di un turismo consapevole e sostenibile a conoscere le radici profonde della cultura delle aree interne della Campania.
Maddalena Venuso
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri