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Ecco i ristoranti premiati dall’Espresso

Ecco i ristoranti premiati dall'Espresso Al top "Le Calandre" di Massimiliano Alajmo, l'"Osteria Francescana" di Massimo Bottura

Ecco i ristoranti premiati dall’Espresso

Massimiliano Alajmo, chef del Ristorane Le Calandre di Rubano (Padova)

Al top “Le Calandre” di Massimiliano Alajmo, l'”Osteria Francescana” di Massimo Bottura, “Piazza Duomo” (Alba) di Enrico Crippa e il ristorante “Reale” di Niko Romito

Presentate nei giorni scorsi a Milano le due guide enogastronomiche 2025 dell’Espresso: la “Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia” curata da Andrea Grignaffini e la “Guida ai 1000 Vini d’Italia” curata da Luca Gardini. Oggi puntiamo i riflettori sui ristoranti.

Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena

Per quanto riguarda l’Olimpo della ristorazione, Grignaffini ha premiato con i “5 Cappelli” e con  l’identico punteggio (19,5 su 20) un poker di ristoranti: “Le Calandre” di Massimiliano e Raffaele Alajmo (Rubano di Padova), l’”Osteria Francescana” di Massimo Bottura (Modena) che vince anche il premio come miglior “Piatto dell’Anno”, il Ristorante “Piazza Duomo” (Alba) di Enrico Crippa con la famiglia Ceretto e il “Reale” di Niko Romito a Castel di Sangro (L’Aquila) che vince anche il premio come “Pranzo dell’anno”. 

Premiati con i “5 Cappelli”: Cracco, Ciccio Sultano, Klugmann e Uliassi

Carlo Cracco, chef del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

La Guida dell’Espresso ha premiato con i “5 Cappelli”, ma con un punteggio inferiore (19 su 20), anche il ristorante Cracco in Galleria a Milano, il Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa Ibla, L’Argine di Antonia Klugmann a Vencò (Gorizia) e il ristorante marchigiano Uliassi (Senigallia). 

Niko Romito, chef del Ristorante Reale di Castel di Sangro (L’Aquila)

Tra le novità 2025 della guida (che verrà lanciata a breve anche in una versione internazionale), l’ingresso di 70 nuovi ristoranti e l’attribuziine di 12 premi speciali. Tra questi ultimi riconoscimenti il più importante è stato assegnato al Ristorante lombardo di Canneto sull’Oglio (Mantova) “Dal Pescatore” della famiglia Santini per l’impeccabile servizio di sala, mentre “Miglior sommelier” è stato proclamato Rudy Travagli dell’Enoteca La Torre Villa Laetitia (Roma). Premiata come “Miglior carta dei vini”, infine, la monumentale Bibbia del Ristorante “La Ciau del Tornavento” di Maurilio Garola, nel cuore delle Langhe, a Treiso (Cuneo).

Emblematica l’assegnazione dei “5 Cappelli” ad una cuoca di confine

Antonia Klugmann, lady chef del Ristorante L’Argine a Vencò (Gorizia)

Presentando la Guida 2025, Andrea Grignaffini, ha sottolineato che le Guide de L’Espresso, dal 1979 raccontano con passione il meglio dell’Italia, andando oltre i confini della tradizione e mantenendo sempre vivo il rispetto per chi contribuisce a rendere seducente il panorama enogastronomico italiano.

Testimone di questo racconto è l’assegnazione dei “5 Cappelli” ad Antonia Klugmann, chef del ristorante L’Argine a Vencò, terra di confine tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.

“Un giusto tributo – ha confessato – ad una cuoca che, nella remota bellezza della periferia italiana, lavora con una meticolosità assoluta, ispirandosi alla natura per raggiungere l’essenza del gusto.”

Ristorazione solidale: premiata la Fondazione Ernesto Pellegrini

Mario Uliassi, chef del Ristorante Uliassi a Senigallia (Ancona)

“Uniti dalla passione per la buona cucina e per il vino di qualità, abbiamo coinvolto i più importanti chef nazionali, produttori di vini d’eccellenza, giornalisti e cultori del settore”, ha dichiarato il direttore de L’Espresso, Emilio Carelli.

L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e di Gianluca Ianuario, presidente de L’Espresso, che ha consegnato il premio per il “Miglior progetto di ristorazione solidale” alla Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, riconoscendo lo straordinario impegno nel promuovere valori di inclusione, solidarietà e sostenibilità attraverso il lancio del Ristorante Ruben a Milano.

I “Cappelli” della Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia de L’Espresso

Enrico Crippa, chef del Ristoante Piazza Duomo di Alba

Cinque “Cappelli” con un punteggio di 19,5 su 20
Le Calandre di Massimiliano e Raffaele Alajmo (Rubano di Padova), l’Osteria Francescana di Massimo Bottura (Modena), Piazza Duomo di Enrico Crippa (Alba), Ristorante Reale di Niko Romito (Castel di Sangro, L’Aquila).

Cinque “Cappelli” con un punteggio di 19 su 20
Ristorante Carlo Cracco in Galleria (Milano), Ristorante Duomo di Ciccio Sultano (Ragusa Ibla, Sicilia), Ristorante L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann, Dolegna del Collio (Gorizia), Ristorante Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona).

Quattro “Cappelli” (punteggio 18,5 ) all’Atelier Moessmer di Brunico

 

Norbert Niederkofler, chef dell’Atelier Moessmer (3 stelle Michelin) a Brunico

Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler (Brunico), Ristorante Bros’ (Lecce), Ristorante D’O (Cornaredo, Milano), Ristorante Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo), Da Gorini (San Pietro in Bagno, Forlì Cesena), Dalla Gioconda (Gabicce Monte, Pesaro

Ciccio Sultano, chef del Ristorante Duomo di Ragusa Ibla (Sicilia)

Urbino), Dani Maison (Idchia, Napoli), Ristorante Del Cambio (Torino), Ristorante Dina (Gussago, Franciacorta, Brescia), Enoteca Pinchiorri (Firenze), Enrico Bartolini (Milano), Glam di Enrico Bartolini (Venezia), Il Pagliaccio (Roma), Ristorante Imago (Roma), La Peca (Lonigo, Vicenza), La Pergola (Roma), 
La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti (Serralunga d’Alba, Cuneo), La Tana Gourmet (Kaberlaba, Altopoiano d’Asiago), Lido 84 di Riccardo Camanini (Gardone Riviera, Brescia), La Madonnina del Pescatore (Senigallia, Ancona), Ristorante Materia (Cernobbio, Como), Seta by Antonio Guida (Milano), Venissa (Isola di Mazzorbo, Venezia), Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara), Villa Feltrinell (Gargnano sul Garda, Brescia).

Quattro “Cappelli” (punteggio 18) al “Molin” di Alessandro Gilmozzi

Alessandro Gilmozzi, chef patron del Ristorante El Molin di Cavalese (1 stella Michelin)

Ristorante Acquerello (Fagnano Olona, Varese), Ristorante Agli Amici 1887 (Udine), Ristorante Andreina (Loreto, Ancona), Antica Corona Reale (Cervere, Cuneo), Ristorante Aqua Crua di Giuliano Baldessari (Barbarano Vicentino), Ristorante Balzi Rossi (Ventimiglia), Casa Perbellini 12 Apostoli di Giancarlo Perbellini (Verona), Casa Vissani di Gianfrano Vissani (Baschi, Terni), Contrada Bricconi (Oltressenda Alta, Bergano), Ristorante Contraste (Milano), Ristorante Cracco Portofino (Genova), Dal Pescatore (Canneto sull’Oglio, Mantova), El Molin di Alessandro Gilmozzi (Cacalese), Enoteca La Torre Villa Laetitia (Roma), Harry’s Piccolo (Trieste), Ristorante I Tenerumi (Isola di Vulcano, Messina), Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano), Kresios (Telese Terme, Benevento), Ristorante La Madia (Roma), Locanda del  Sant’Uffizio di Enrico Bartolini (Cioccaro di Penango, Asti), Ristorante Lux Lucis (Forte dei Marmi, Lucca), Miramonti l’Altro (Concesio, Brescia), Paolo Griffa al Caffè Nazionale (Aosta), Piazzetta Milù (Castellammare di Stabia, Napoli), Podere Belvedere (Monteffolonico, Siena), Quattro Passi (Nerano, Napoli), Torre del Saracino (Vico Ecquense, Napoli).

I premi speciali assegnati dalla Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia

Miglior dolce
Fragilità Gioco al cioccolato 2024 di Massimiliano Alajmo, Le Calandre (Padova)

Miglior pasticcere
Luca Villa del Ristorante Imàgo, Hotel Hassler, Piazza Trinità dei Monti (Roma).

Miglior locale etnico
Moi Omakase (“Mi fido di te”), il tempio del sushi, chef Francesco Preite (Prato).

Miglior trattoria d’Italia
Trattoria Vino e Cibo di Riccardo Rotatori (Senigallia, Ancona).

Miglior proposta italiana all’estero
Oliver Piras e Alessandra Del Favero de Il Carpaccio del Royal Monceau (Parigi).

Miglior Maître dell’Anno
Achille Sardiello del Ristorante Pipero, Corso Vittorio Emanuele (Roma).

Miglior sommelier dell’Anno
Rudy Travagli dell’Enoteca La Torre Villa Laetitia, Lungotevere delle Armi  (Roma).

Miglior carta dei vini
La Ciau del Tornavento, in cantina 1.800 etichette da tutto il mondo, Treiso (Cuneo).

Miglior team di sala
Dal Pescatore Famiglia Santini, Canneto sull’Oglio, località Runate (Mantova).

Miglior chef emergente
Luigi Coppola – Ristorante Casa Coloni, Tenuta Duca Marigliano, Paestum.

Miglior piatto dell’anno
Da Gragnano a Bangkok di Massimo Bottura, Osteria Francescana (Modena).

Pranzo dell’anno premiato con il “Cappello di Platino”
Ristorante Reale di Niko Romito (3 stelle Michelin), Castel di Sangro (L’Aquila).

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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