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Carlo De Biasi alla conquista degli Usa

Carlo De Biasi alla conquista degli Usa L'enologo trentino della Società Agricola toscana "San Felice" è stato inserito dalla rivista americana "The  Wine Enthusiast" tra i finalisti del prestigioso Wine Executive of the Year Awards.

Carlo De Biasi alla conquista degli Usa

L’enologo trentino Carlo De Biasi, direttore generale della Società Agricola San Felice

L’enologo trentino della Società Agricola toscana “San Felice” è stato inserito dalla rivista americana “The  Wine Enthusiast” tra i finalisti del prestigioso Wine Executive of the Year Awards.

Prestigioso riconoscimento per Carlo De Biasi, direttore generale della Società Agricola San Felice Wine Estates di Castelnuovo Berardenga (Siena).

L’enologo trentino è stato inserito tra i finalisti del prestigioso Premio Wine Executive of the Year ai Wine Star Awards, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali assegnato ogni anno dalla rivista americana “The Wine Enthusiast”, il magazine del settore più diffuso negli Stati Uniti.

La nomination di Carlo De Biasi rappresenta un motivo di orgoglio per il Trentino e un’ulteriore soddisfazione per il Gruppo assicurativo tedesco Allianz di Monaco di Baviera, proprietario dal 1978 della Società Agricola toscana San Felice. 

Nomination anche per Ferrari, l’eccellenza della spumantistica italiana

Il Borgo San Felice a Castelnuovo Berardenga (Siena) circondato dai vigneti

Tra le nomination ottenute dall’Italia (Carlo De Biasi, l’azienda toscana Col d’Orcia, Meletti Liquori e la società di distribuzione negli Usa Banville di Lia Tolaini) figura anche la maison trentina Ferrari che rappresenta – si legge nella motivazione – l’eccellenza spumantistica italiana.

“Ferrari Trento (che nel 2015 aveva vinto il premio nella stessa categoria, ndr), sinonimo di celebrazioni e bei momenti – aggiunge Wine Enthusiast – è diventato lo spumante ufficiale della Formula 1.

Il fondatore Giulio Ferrari ha iniziato nel 1902 con l’obiettivo di produrre uno spumante che potesse competere con il mercato francese e mostrare al mondo cosa potevano essere le bollicine trentine italiane.”

La cerimonia di premiazione si svolgerà nel gennaio del 2025.

Carlo De Biasi: per 17 anni da Zonin, poi Cantina Toblino, ora San Felice

Gli enologi Francesca Giuggioli, Aldo Lorenzoni e Carlo De Biasi tra i vigneti della tenuta San Felice

Carlo De Biasi, classe 1968, ha rivestito per 17 anni il ruolo di direttore generale delle dieci aziende vitivinicole di proprietà della famiglia Zonin in Italia e all’estero per poi diventare nel 2016 direttore generale della Cantina di Toblino maturando, in campo nazionale e internazionale, un invidiabile bagaglio di esperienze e competenze.

Dal 2022 è direttore generale della Società Agricola San Felice Wine Estates di Castelnuovo Berardenga (Siena) del Gruppo assicurativo Allianz.

Negli ultimi anni l’azienda San Felice ha rinnovato con slancio la propria “mission”, ispirata da autenticità, sostenibilità e innovazione, valori che da sempre rappresentano il fulcro della filosofia del Gruppo.

“La nomination di Carlo De Biasi – hanno dichiarato i responsabili del Gruppo Allianz – costituisce un importante riconoscimento per il talento e la dedizione dimostrate dal general manager trentino e al tempo stesso la conferma del costante impegno di San Felice nel promuovere una produzione vinicola d’avanguardia capace di armonizzare la tradizione con una spinta verso il futuro.

Siamo profondamente orgogliosi – hanno aggiunto – di questo riconoscimento che ci spinge ad affrontare con rinnovato entusiasmo le sfide che ci attendono.”

La Società Agricola San Felice è il gioiello del Gruppo assicurativo Allianz

La bottaia della tenuta Borgo San Felice a Castelnuovo Berardenga

La Società Agricola San Felice è dal 1978 il gioiello del Gruppo assicurativo Allianz nel settore vitivinicolo.

I vini San Felice, la cui filosofia aziendale affonda le radici nel rigoroso rispetto della natura, sono l’espressione di una realtà che si sviluppa su tre distinti territori della Toscana e su tre diverse denominazioni: Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri con le tenute Borgo San Felice, Campogiovanni e Belll’Aja. Duecento sono gli ettari vitati su complessivi 685 ettari di proprietà nel comune di Castelnuovo Berardenga (Siena), a 400 metri sul livello del mare, occupati anche da seminativi e boschi.

Il “Vitiarium” a tutela del prezioso patrimonio genetico della Toscana

Carlo De Biasi, direttore generale della Società Agricola San Felice

Oltre al Sangiovese (che rappresenta l’85% degli impianti vitati) l’Agricola San Felice è impegnata nella tutela dei cloni e degli antichi vitigni a rischio di estinzione presenti nelle tre tenute aziendali.

A questo proposito negli anni Ottanta del secolo scorso ha dato vita ad un vigneto sperimentale: il “Vitiarium” con l’obiettivo meritorio di salvaguardare il patrimonio genetico viticolo della Toscana.

Oltre 300 sono i vitigni classificati: tra questi figurano il Pugnitello, l’Abrusco e il Mazzese. 

Nel 1968 San Felice tiene a battesimo il primo “Supertuscan”: il Vigorello

L’azienda San Felice è famosa tra i wine lover per aver creato nel 1968 il primo “Supertuscan” con il mitico Vigorello (Sangiovese con l’aggiunta di vitigni internazionali: Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot e dal 2006, al posto del Sangiovese, il Pugnitello).

Dieci anni dopo San Felice dalle cantine San Felice esce il Poggio Rosso, primo cru in assoluto di Chianti Classico mai prodotto, oggi in commercio con la menzione di Gran Selezione.

Le cantine del Borgo di San Felice –  all’interno della prestigiosa struttura di albergo diffuso che dal 1992 è Dimora Relais & Chateaux del Chianti Classico (con il ristorante “Il Poggio Rosso”, una stella Michelin, altra eccellenza di San Felice) – risalgono all’Ottocento e in passato hanno rappresentato uno dei primi impianti moderni di vinificazione e affinamento, esempio virtuoso per tutto il comparto produttivo toscano, e non solo.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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