I Viaggi di Graspo

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi, di G.R.A.S.P.O. diventano Accademici Italiani della Vite e del Vino.

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi, enologi e fondatori di G.R.A.S.P.O. diventano Accademici Italiani della Vite e del Vino.

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi, enologi e fondatori di G.R.A.S.P.O. diventano Accademici Italiani della Vite e del Vino.

Luigino Bertolazzi riceve la pergamena dal Presidente Rosario Di Lorenzo

 

La prestigiosa Istituzione ha riconosciuto con questa nomina l’importanza del grande lavoro svolto dall’Associazione G.R.A.S.P.O. sul fronte della salvaguardia e recupero dell’importante patrimonio ampelografico italiano. 

 

Aiutare il mondo del vino ad affrontare e a superare le sfide che si trova di fronte. È questo l’impegno dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino che, a Firenze, all’Auditorium della Camera di Commercio, ha ufficialmente inaugurato il suo 75esimo Anno Accademico.

da sx Aldo Lorenzoni, Luigino Bertolazzi e Antonio Tebaldi

Un appuntamento di rilievo per il settore, e non solo, dato che oggi l’Accademia rappresenta il più importante sodalizio italiano dedicato alla vitivinicoltura, con al suo attivo circa 600 accademici tra studiosi, imprenditori e divulgatori del settore oggi guidata dal   Prof. Rosario Di Lorenzo.

L’Accademia Italiana della Vite e del Vino tra i propri membri annovera docenti universitari, il meglio dei ricercatori italiani in campo vitivinicolo, i titolari delle maggiori imprese del settore e gran parte di coloro che, sotto diversi aspetti, contribuiscono alla esaltazione nell’ambito sociale, artistico e letterario delle denominazioni e dei vini di alta qualità.

da sx Antonio Tebaldi con Luigino Bertolazzi

L’Accademia è collegata al Ministero dei Beni Culturali ed al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste. L’attività si svolge in “tornate” a carattere itinerante con eventi organizzati insieme a visite conoscitive di specifiche realtà produttive. Questo ne consente la divulgazione e valorizzazione in Italia e all’estero. 

“ Un riconoscimento prestigioso che ci sorprende e ci onora, ha sottolineato Lorenzoni nel suo intervento, ricordando che l’azione di G.R.A.S.P.O.,

da sx Aldo Lorenzoni, Rosario Di Lorenzo e Luigino Bertolazzi

ovvero Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità viticola si sviluppa sul fronte del recupero di antichi vitigni abbandonati nella convinzione che la biodiversità possa essere una risorsa importante per il futuro della viticoltura, sia in chiave di cambiamento climatico che per una migliore e più dinamica comunicazione delle singole identità territoriali ed oggi coinvolge numerosi professionisti e viticoltori sensibili di tutta Italia.

Una operatività che partita dal Veneto si è poi allargata anche ad altre realtà in tutta Italia identificando varietà ed areali dove il recupero di una più forte attenzione alla biodiversità viticola può essere strategica per delineare nuove prospettive produttive in un contesto oggi piuttosto omologato”.

sx Paolo Storchi, Aldo Lorenzoni, Rosario Di Lorenzo, Luigino Bertolazzi e Danilo Riponti

Luigino Bertolazzi ha invece evidenziato i primi concreti risultati di questa esperienza ricordando che l’Associazione non solo identifica i vitigni a rischio erosione genetica ma li vinifica e condivide con operatori ed istituzioni tutto il percorso di ricerca. La condivisione e la divulgazione dei risultati rappresenta da sempre per GRASPO una priorità.

“Il risultato di questi primi anni di lavoro, di rilievi e di vinificazioni è stato raccontato in alcune nostre precedenti pubblicazioni e testimoniato su riviste di settore e social dedicati.

Aldo Lorenzoni riceve la nomina dal Presidente Rosario Di Lorenzo

Racconti dove forse per la prima volta accanto all’identificazione, alla storia, alle caratteristiche del vitigno e del vino vengono valorizzate le persone, che chiamiamo custodi. Una esperienza di oltre 100.000 chilometri in tanti territori italiani, incontrando tantissimi produttori, eseguendo numerosissimi prelievi di materiale vegetale per stabilire l’identità dei vitigni, scoprendo ad oggi 15 nuove varietà di uva e realizzando solo nell’ultima vendemmia oltre 100 microvinificazioni”.

Temi che sono stati al centro della relazione del Presidente dell’Accademia, Di Lorenzo, che ha ricordato come oggi “il comparto sia al centro di sfide complesse che interessano il mondo della produzione e che hanno come temi quelli della sostenibilità, dei cambiamenti climatici e dei vitigni resistenti.

Ma ci sono anche da affrontare problemi di comunicazione oltre a quelli che incidono sul mercato del vino. Ad iniziare dall’approccio con il modo di bere dei giovani e dal cambiamento del gusto che è in atto a livello globale con la preferenza per i vini dealcolati.

Sono aspetti che ci pongono di fronte a problematiche importanti che il sistema vitivinicolo deve saper affrontare e superare”, il presidente in conclusione ha ricordato quindi l’impegno dell’Accademia a svolgere il proprio ruolo per dare un contributo alla risoluzione di questioni che coinvolgono tutta la filiera. 

A partire dal prossimo Vinitaly lunedì 15 aprile alle ore 9,30  in sala Rossini quando, con il coordinamento dell’Avv. Danilo Riponti, l’Accademia affronterà il delicato tema della legalità alimentare.

Una occasione ideale anche per GRASPO per anticipare i contenuti del nuovo libro: 100 Custodi per 100 vitigni, la Biodiversità viticola in Italia.

Il viaggio continua…..

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

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Accademia Italiana del Vino e della Vite

Via Logge Degli Uffizi Corti, 1 

50122 – Firenze

Mail-accademiaitalianavitevino@gmail.com

https://www.aivv.it

 


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