I Viaggi di Graspo

Matteo Lattanzi, il Roncetto ed il Pellegrino

Matteo Lattanzi, il Roncetto ed il Pellegrino Ci saranno dei vitigni originali nascosti anche sul nostro territorio?

Matteo Lattanzi, il Roncetto ed il Pellegrino

Enologo Matteo Lattanzi

Ci saranno dei vitigni originali nascosti anche sul nostro territorio? Questa la domanda che Matteo Lattanzi, giovane enologo di Marcellina (Rm), si poneva senza però sapere che da essa si sarebbe generata una storia di scoperte e di correlazioni.

da sx Matteo Lattanzi, Luigino Bertolazzi e Daniele Dal Ceè fra i primi a degustare il Pelleg – Copia

La curiosità per il territorio e il rapporto dello stesso con la vite in un ambito come l’attuale, interessato da forti elementi di cambiamento climatico, hanno fatto diMatteo un vero cacciatore di vitigni.

Siamo a Nord-Est di Roma nella Sabina Romana tra i Monti Lucretili e la media Valle dell’Aniene.
Tutto parte nel 2013 quando in diversi areali boscosi vengono individuati esemplari isolati di “Vitis vinifera Sativa” in perfetto equilibrio con il bosco.

Essi presentavano un aspetto lianoso fino a raggiungere, su sostegno vivo di acero ed orniello, altezze elevate. È stato altresì possibile notare la fruttificazione di alcuni dei singoli esemplari che sono stati successivamente analizzati con analisi molecolari da Daniele Migliaro.dal CREA di Conegliano.


Con sorpresa quasi tutti i biotipi analizzati sono risultati sconosciuti e pertanto, rimangono tuttora definibili come “unicum” genetici.

Grappoli di uva Roncetto da alcune viti propagate da Matteo Lattanzi – Copia

Il materiale di propagazione è stato quindi raccolto e catalogato per avviare una prima moltiplicazione con l’interesse di studiarne il comportamento in campo.

Grazie al prezioso contributo di Vincenzo Lattanzi, conoscitore e tecnico del Parco dei Monti Lucretili impegnato nella mappatura e catalogazione dei vari biotipi di vite e di Michela Lenzi, Fabrizio e Gabriele Lattanzi, ad oggi dopo anni di ricerca sono stati creati due campi catalogo che cominciano a dare scalarmente produzione.

Le analisi di caratterizzazione ampelografica ed enologica sui vini ottenuti da ogni singola varietà sono seguite da Giovanni Pica di ARSIAL e da Domenico Tiberi del CREA-VE di Velletri.

Il bosco dove Matteo ha trovato alcune accessioni

Le analisi sulle componenti enologiche delle uve comprese della frazione dei polifenoli e degli antociani, nonché la raccolta nei diversi siti dei campioni da identificare sono a cura di Paolo Storchi del CREA di Arezzo.

Ad oggi è stato quindi possibile per cinque di queste varietà eseguire micro-vinificazioni in purezza, che stanno permettendo di definire il carattere varietale di questi vitigni, testimoni della storica e ricca biodiversità viticola di questo territorio.

I cinque vitigni ad oggi vinificati sono: il Roncetto, il Pellegrino, il Sidumì, la Stretta ed il Vecio’ un vitigno che Matteo ha ricevuto in regalo dal signor Quintilio Fornari ed da Pierino Fornari,  anziani custodi di una vite franca di piede messa a dimora nel 1918.

I risultati anche se poco significativi per via delle quantità ridotte, hanno risposta sensoriale sicuramente positiva, e risposta analitica che designa ottimi parametri tecnologici di uve e vini.

Il Roncetto prende il nome del santuario della Madonna dei Ronci in prossimità della quale è stata trovata questa vite.

in lontananza i monti Lucretili dove i ritovament di nuove varietà sono stati numerosi

Un altro vitigno recuperato è Il Pellegrino, vite a bacca rossa, ritrovato in prossimità della via Tiburtina Valeria. Una varietà che ha stranamente come parentale il Marzemino, ed è caratterizzata da una foglia spessa che sta dimostrando una buona tolleranza alle crittogame ed una grande capacità di accumulo zuccherino.

Se il Roncetto si caratterizza per la sua struttura data da un esuberante potenziale polifenolico, il Pellegrino racconta nel calice la sua esuberanza enologica, con  tutte le suggestioni di questo territorio ancora misterioso che anche grazie a Matteo sta lentamente emergendo dall’oblio.

Il viaggio continua……

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

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Enologo Matteo Lattanzi

Via Colonnella Patrascia 3, 

00010  San Polo dei Cavalieri Roma 

tel-339 4891281

Mail. matteo.lattanzi@hotmail.com

 

 

 


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