Il mondo del vino georgiano è in continua evoluzione, un viaggio iniziato ottomila anni fa ma che procede spedito verso il futuro e ora, grazie ai passi in avanti dell’export aumentano le occasioni per poter assaggiare queste produzioni.
Egnews da sempre segue il mondo del vino georgiano testimoniandone ogni sua apparizione in Italia e cercando si scoprire sempre qualcosa in più di una realtà ancora in grandissima parte da rivelare. Sono tante le Aziende che si stanno strutturando trasformandosi da una dimensione più contenuta e quasi familiare ad una più commerciale, ma stando ben attente a non snaturarsi troppo per non perdere quei tratti di autenticità che ne caratterizzano le produzioni.
Una di queste è Euphoria Winery creata nel 2019 a Tbilisi da Besik Sabashvili che si avvale della consulenza di Giorgi Gakharia a capo del team degli enologi. La produzione di Euphoria è indirizzata per lo più al metodo di vinificazione georgiano che prevede l’utilizzo del qvevri, l’anfora interrata capace di imprimere un tratto distintivo a questi vini, ma non viene disdegnato nemmeno il metodo di produzione europeo.
Seguendo la politica dei piccoli passi Besik Sabashvili ha iniziato con l’acquisto di sei qvevri implementando pian piano la cantina che oggi ne conta più di venti per una produzione che attualmente si attesta intorno alle 100.000 bottiglie l’anno, più la Chacha, tradizionale acquavite georgiana ottenuta dalla distillazione delle vinacce, raccolte dal fondo dei qvevri dopo la fermentazione.
Nel frattempo la cantina è stata costantemente aggiornata dal punto di vista tecnologico con il moderno impianto di refrigerazione e i fermentatori in acciaio di ultima generazione. I vini in produzione per ora sono nove, ma non si esclude un’ulteriore implementazione della gamma. Le uve impiegate, di differenti vitigni, sono provenienti da vigneti dislocati nelle principali aree vocate del paese.
Diversi sono anche i metodi di impiegare il qvevri tra una regione e un’altra e che si differenziano tra loro per la percentuale di bucce e raspi impiegati nella fermentazione. Abbiamo assaggiato un blend di Tsiska – Tsoulikauri vinificato in qvevri con il metodo di Imereti nella zona occidentale da dove provengono le uve, che prevede l’utilizzo solo di una piccola parte (circa il 10%) di bucce e di vinaccioli senza i raspi.
Profilo olfattivo elegante dominato dalla frutta a polpa bianca con la mela che emerge delicatamente in prevalenza, poi note di erbe aromatiche come maggiorana e lievi accenni di agrume. Sorso corposo ma non pesante grazie all’acidità che lo sostiene regalando grande freschezza, chiude con gradevole accenno amaricante nel finale che si allunga in discreta lunghezza. Sul sito dell’Azienda in primo piano si legge la frase “Felicità ad ogni goccia” e Euphoria Tsiska – Tsoulikauri qvevri 2022 mantiene la promessa.
Bruno Fulco
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